Nel corso dei suoi 60 anni di storia, il mercato dei chip ha sempre evidenziato un andamento di natura ciclica. Facendo un viaggio a ritroso nel tempo (metà anni ’70), non si è mai registrato un periodo che ha visto un calo del settore per più di tre trimestri consecutivi (fonte: IC – Insights). Dopo una diminuzione del 9% nel terzo trimestre di quest’anno, e ipotizzando un analogo andamento per i prossimi due trimestri, il periodo Q3 2023 – Q1 2023 rappresenterebbe il settimo calo della durata di nove mesi fatto registrare da questo settore. In considerazione del fatto che non era mai successo un declino sequenziale della durata di quattro trimestri, per il Q2 2023 vi sono fondate aspettative di un ritorno alla crescita. Sebbene la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina possa avere esiti difficilmente prevedibili, alcune società di analisi di mercato pronosticano una modesta crescita a partire appunto dal secondo trimestre dell’anno prossimo stimata attorno al 3%. Anche comunque a fronte di un eventuale rimbalzo, il mercato complessivo dei chip per il 2023 dovrebbe far segnare un calo pari a circa 6 punti percentuali
Uno sguardo al settore automotive
Il 2022 è stato un anno di crescita per l’elettronica destinata al mercato automotive, a differenza di quello avvenuto in altri settori trainanti (PC e smartphone) per il mondo dei chip, anche se negli ultimi mesi, come segnalato da un recente studio di Semiconductor Intelligence, si sta assistendo a un progressivo rallentamento. Le più recenti proiezioni di S&P Global Mobility prevedono un aumento della produzione globale di veicoli leggeri del 6% per l’anno in corso, a cui seguirà un incremento più contenuto (4,2%) nel 2023. Quest’ultima crescita è comunque la metà rispetto al dato di luglio 2022, che prevedeva per l’anno prossimo un più robusto + 8,8%. Se la produzione nel 2021 e 2022 è stata ostacolata dal ben noto fenomeno di shortage di semiconduttori e di altri componenti, sulla produzione del 2023 pesa la debolezza della domanda. Elevata inflazione, aumento dei tassi di interesse e rischio di recessione sono tra i principali fattori che avranno un impatto negativo sulla domanda di nuovi veicoli da parte dei consumatori.