È un dato di fatto: le nostre abitudini quotidiane sono strettamente legate all’uso dello smartphone o del tablet. E per questo motivo, il touch screen è sempre più utilizzato nell’automotive.
I touch screen in ambito automobilistico dovrebbero superare 50 milioni di unità vendute e consegnate nel 2017, con un incremento dell’11%, dai 45 milioni di unità nel 2016, secondo quanto afferma IHS Markit. Ancora più importante, le spedizioni di touch screen capacitivi si prevedono supereranno i modelli touch resistivi nel 2017.
“La tecnologia capacitiva si usa comunemente negli smartphone e nei tablet” , ha dichiarato Shoko Oi, analista senior di IHS Markit. “Sebbene ci siano preoccupazioni per la sicurezza degli schermi touch durante la guida, i pannelli touch stanno diventando una caratteristica standard dei nuovi veicoli che entrano sul mercato”.
Gli schermi tattili delle vetture oggi mostrano contenuti provenienti da una varietà di sorgenti sia dall’interno sia dall’esterno dell’auto. Tuttavia, molte applicazioni più recenti richiedono ora pannelli touch che spostano il ruolo dei display all’interno dell’auto, non solo rivelando le informazioni ma diventando una vera e propria interfaccia uomo-macchina. Per questa ragione, insieme all’aumento del volume dei dati visualizzati, saranno sempre più richiesti display che incorporano forme più grandi, non necessariamente rettangolari o curve, ma soprattutto verticali, e risoluzioni più alte.
Secondo l’IHS Markit Automotive Touch Panel Report, nelle nuove vetture la tecnologia di proiezione capacitiva sta sostituendo la tecnologia resistiva nei display automobilistici, nonostante i costi più elevati. “Le ultime tendenze verso le auto connesse e la telematica stanno spingendo più produttori di automobili a prendere in considerazione l’adozione touch screen che possano fornire un’esperienza utente simile a quella dei display touch di smartphone e tablet”, conclude Shoko Oi.