IDT, Integrated Device Technology, ha annunciato l’apertura del laboratorio HPAC (Open High-Performance Analytics and Computing) Lab, dedicato alla sperimentazione delle tecnologie di analisi dei dati in tempo reale richieste da aziende e utenti finali dei più avanzati servizi informatici di cloud computing. Il laboratorio supporta le tecnologie di elaborazione eterogenee proposte dai principali costruttori di CPU e acceleratori hardware che collegano i loro dispositivi sfruttando la gamma di semiconduttori di interconnessione per bus RapidIO e PCIe, i prodotti avanzati per l’interconnessione e le interfacce di memoria realizzate da IDT.
Ospitato nella sede IDT di Ottawa (Canada), il laboratorio Open HPAC Lab viene gestito con un modello collaborativo. È stato scelto da IDT e da alcune aziende partner per aiutare gli utenti finali a sviluppare software applicativo dedicato all’analisi di grandi quantità di dati (Analytics) e all’elaborazione ad elevate prestazioni (HPC, High-Performance Computing), (HPC) che richiede vari tipi di processori caratterizzati da bassa latenza, elevata velocità e grande efficienza energetica. Le applicazioni tipiche a cui si rivolge il laboratorio comprendono l’elaborazione analitica in tempo reale, l’apprendimento approfondito (deep learning), il riconoscimento di pattern, l’elaborazione analitica dei video e delle immagini.
La tecnologia sviluppata nel laboratorio è stata usata per analizzare il contenuto del traffico Twitter in occasione della finale dei campionato del mondo di calcio del 2014, ed è stata recentemente adottata dal CERN per l’analisi dei dati dell’esperimento LHC (Large Hadron Collider) e nei suoi data center dedicati all’analisi analitica. Il laboratorio utilizza soluzioni informatiche in formato standard allineate con le specifiche definite nell’ambito dell’iniziativa Open Compute Project (OCP) High-Performance Computing, copresieduta da IDT.
“Poiché l’analisi di grandi quantità di dati non strutturati nei data center cloud iperscalabili (hyperscale) sta diventando sempre più importante, diventa indispensabile utilizzare dispositivi elettronici acceleratori, come GPU e FPGA, da affiancare ai processori. Altrettanto importante è utilizzare interconnessioni a bassa latenza, fondamentali per tenere il passo con i carichi di lavoro trattati dai sistemi multiprocessore distribuiti,” afferma Sailesh Chittipeddi, chief technology officer di IDT e Vice President of Global Operations. “Abbiamo lanciato il laboratorio Open HPAC Lab per mettere a disposizione un ambiente che favorisca la collaborazione tra chi ha bisogno di sfruttare al meglio quelle caratteristiche di bassa latenza ed efficienza energetica offerte dalle interconnessioni RapidIO”.