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IC analogici: Texas Instruments sempre al topERT

La società di Dallas mantiene la leadership del settore con una quota di mercato del 19%

IC Insights ha stilato la classifica dei 10 principali produttori di circuiti integrati analogici del 2019 che collettivamente, detengono una quota pari al 62% del totale mercato, in aumento di due punti percentuali rispetto al dato 2018. Tradotto in numeri, il loro fatturato complessivo è di 34,2 miliardi di dollari rispetto a un valore di mercato globale di 55,2 miliardi.

Con vendite pari a 10,2 miliardi di dollari e una quota di mercato del 19%, Texas Instruments mantiene saldamente il primato in classifica, anche se le vendite sono calate di circa 600 milioni rispetto al 2018. Per TI il fatturato dell’analogica rappresenta il 75% del suo totale fatturato relativo ai semiconduttori. Gli integrati analogici di TI sono stati utilizzati nei settori industriale (36% del fatturato), smartphone e altri dispositivi elettronici personali (23%) e automotive (21%).

Al secondo posto si è classificata Analog Devices, con vendite pari a 5,2 miliardi di dollari (in calo del 6% rispetto al 2018) e con una quota di mercato del 10%. Secondo un portavoce della società i dispositivi di Analog Devices, molti dei quali frutto dell’acquisizione di Linear Technology avvenuta nel 2017, possono essere utilizzzati in applicazioni “che vanno dai sensori al cloud, dalla DC a oltre 100 GHz, dai nanoWatt ai Kilowatt”. I principali settori di utilizzo dei prodotti della società sono stati i seguenti: industriale (50%), comunicazioni (21%), automotive (16%) e consumer (13%).

Il ruolo dell’Europa

Tutti e tre i maggiori produttri di chip del Vecchio Continente – Infineon, ST e NXP – sono entrati nella top ten. Collettivamente, le tre aziende detengono il 18% del mercato globale, in aumento di due punti rispetto al 2018. Infineon si è piazzata sul gradino più basso del podio, con vendite pari a circa 3,8 miliardi di dollari . Molto forte la sua presenza nei settori automotive (con una percentuale del 44% del fatturato 2019) e della gestione della potenza (30%). I chip dell’azienda tedesca sono anche utilizzati nei settori del controllo della potenza in ambito industriale (18%) e delle chip card e della sicurezza (8%).

Nonostante vendite in calo del 3%, nel 2019 ST è riucita a guadagnate una posizione, piazzandosi al quarto posto della classifica. L’azienda italo/francese ha fatto registrare un fatturato pari a 3,3 miliardi di dollari (6% del mercato globale) Gli integrati analogici di ST sono utilizzati in applicazioni di controllo del movimento, automazione e gestione dell’energia. Ultima tra le europee, NXP ha totalizzato vendite per 2,6 miliardi di dollari (5% del mercato globale) Un settore chiave per NXP è quello automotive, dove i componenti analogici della società vengono utilizzati per la realizzazione di sistema avanzati quali LiDAR  reti veicolari e 5G.

La guerra Cina- Stati Uniti

Al quinto posto è invece scivolata Skyworks Solutions che, dopo aver fatto registrare vendite record nel 2018 con un volume d’affari di 3,7 miliardi di dollari, ha subito le conseguenze delle tensioni commerciali tra le due super-potenze. Non bisogna infatti dimenticare che la Cina è il secondo mercato regionale in ordine di importanza per Skyworks e molti dei clienti della società sono produttori di smartphone e altre apparecchiature di comunicazione ed eleborazione personali che hanno una forte presenza nel Paese asiatico.

Dopo tre anni consecutivi di crescita a due cifre nelle vendite, ON Semicoductor ha visto il proprio fatturato nel settore dell’analogica calare del 13% nel 2019.
In nona posizione, Microchip si è distinta per il fatto di essere l’unica azienda presente nella top-ten ad aver incrementato i proprio fatturato, che ha toccato quota 1,5 miliardi di dollari (+10%). L’azienda ha beneficiato dell’acquisto di Microsemi avvenuto nel mese di maggio del 2018. Chiude la classifica Renesas, con un fatturato di 900 milioni di dollari e una quota di mercato del 2%