IC analogici: Texas Instruments ancora al top

Pubblicato il 4 giugno 2021

E’ un dato di fatto che i componenti analogici restano un componente critico in quasi tutti gli odierni sistemi digital-centric. Praticamente tutti i dispositivi utilizzati in qualsiasi comparto – consumer, informatico, delle comunicazioni, automotive, industriale, medicale – utilizzano componenti analogici per gestire i consumi di potenza e aumentare la durata della batteria nei dispositivi portatili.

Nell’ultimo aggiornamento del suo “2021 McClean Report” IC Insights ha stilato la classifica dei 10 principali costruttori di integrati analogici. Complessivamente, le 10 aziende della “top ten” hanno fatto registrare un fatturato di 35,4 miliardi di dollari, che rappresenta il 62% del mercato totale dell’elettronica analogica, valutato in 57 miliardi di dollari.

 Il primato di TI

 Il leader del settore è ancora una volta Texas Instruments, con una quota di mercato del 19% e vendite pari a 10,9 miliardi di dollari, in aumento di 650 milioni di dollari (6%) rispetto al 2019. Per l’azienda l’analogica vale il 75% del fatturato prodotto dalla vendita di semiconduttori, che nel 2020 è stato pari a 14,5 miliardi di dollari. L’anno scorso circa la metà dei dispositivi analogici della multinazionale di Dallas sono stati prodotti a partire da wafer da 300 mm e ciò ha consentito risparmi dell’ordine del  40% per i componenti a livello di die e del 20% per quelli già integrati nel package e testati, rispetto all’uso dei wafer da 200 mm. Grazie a questi risparmi TI ha annunciato la realizzazione di una fabbrica per wafer da 300 mm a Richardson (Texas) per supportare la futura crescita dei componenti analogici. Questa nuova fab dovrebbe essere operativa nel 2022.

Lo sprint di Skyworks

Alle spalle di Texas Instruments troviamo Analog Device, le cui vendite sono ammontato a 5,1 miliardi di dollari (-1%) che rappresentano il 9% del mercato. Nel 2020 i prodotti della società sono stati utilizzati per la maggior parte nel settore industriale (53%), seguito da quelli della comunicazione (21%), automotive (14%) e consumer (11%).

Sul gradino più basso del podio si è posizionata Skyworks Solutions, azienda specializzata nella realizzazione di moduli front end e amplificatori di potenza per handset e smartphone, dispositivi SoC e SiP per infrastrutture wireless, chip per la gestione della potenza, componenti analogici di precisione, circuiti integrati e moduli per Wi-Fi e integrati per ZigBee e Bluetooth utilizzati nel settore “smart energy”.

L’eccezionale crescita (+24%) fatta registrare da Skyworks è in larga misura ascrivibile al forte incremento della domanda di prodotti per la connettività wireless, abbinata all’inizio dei cicli di aggiornamento tecnologico che comprendono le soluzioni per 5G e Wi-Fi 6. I dispositivi della società hanno rivestito un ruolo importante nel lancio degli smartphone 5G di Samsung, Oppo, Vivo, Xiaomi e altri produttori di prima fascia.

Il ruolo delle europee

I tre principali fornitori di circuiti integrati in Europa – Infineon, ST e NXP — sono presenti nella classifica delle top ten e detengono complessivamente una quota di mercato del 17% (un punto percentuale in meno rispetto al 2019). Infineon si è classificata al 4° posto, in vendite pari a 3,8 miliardi di dollari (+2%): la presenza del colosso tedesco è molto forte nel settore automotive (che rappresentano il 41% delle vendite del 2020) e in quello della sensoristica e della potenza (31% delle vendite). Gli integrati analogici di Infineon trovano applicazione anche nei comparti del controllo della potenza industriale (16%) e della sicurezza dei dispositivi connessi (11%).

Al  5° posto si è piazzata ST, le cui vendite sono calate dell’1% rispetto al 2019. I dispositivi analogici della multinazionale italo-francese sono impiegati in applicazioni di controllo motore (driver per motori, anche nelle versioni ad alta tensione), automazione (commutatori di potenza “intelligenti” e gestione dell’energia (integrai per la comunicazione powerline). Al 6° posto, con un fatturato di 2,5 miliardi di dollari, troviamo NXP, che sta ottenendo lusinghieri risultati nel settore automotive. I prodotti della società sono componenti essenziali di sistemi quali LiDAR, reti a bordo veicolo e 5G.

Filippo Fossati



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