I sensor hub sono essenzialmente processori low power che sono utilizzati per effettuare, quando occorre, calcoli sui dati ricevuti dai sensori. L’uso di questo tipo di componenti, in base ai dati degli analisti, sta crescendo sensibilmente visto che si tratta di componenti che, rispetto ad altre soluzioni, possono consentire di risparmiare interessanti quantità di energia, un aspetto molto importante per i device alimentati a batteria.
Secondo i dati di IHS, le consegne di sensor hub a livello mondiale nel 2014 è stimata in 658,4 milioni di unità, cioè il 154% in più rispetto ai 259,6 milioni dello scorso anno. Gli analisti ritengono che possa crescere del 1300% nel periodo compreso tra il 2012 e il 2017 in termini di consegne, raggiungendo 1,3 miliardi di unità.
Per quanto riguarda i vantaggi, buona parte dell’elaborazione di dati provenienti da sensori, attualmente, è realizzata tramite gli application processor, una soluzione che però è caratterizzata da consumi particolarmente elevati quando l’applicazione continua e eseguire ininterrottamente queste elaborazioni in background. L’aumento del numero di sensori nei device portatili ha reso rilevavate questo problema. Centralizzando invece l’elaborazione dei dati provenienti dai diversi sensori, si può migliorare l’efficienza del sistema e ridurre i consumi.