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I mercati Internet nel 2014 sfiorano i 16 miliardi di euroERT

In occasione di SMAU Milano 2014, l’Osservatorio SMAU – School of Management Politecnico di Milano ha presentato i risultati della ricerca sui “Mercati Internet Consumer”.

Il valore complessivo dei mercati Internet consumer in Italia cresce del 15% rispetto al 2013, sfiorando in valore complessivo i 16 miliardi di Euro (15,7 miliardi).

La stragrande maggioranza (88%) del valore dei mercati Internet consumer è ancora legata a Pc e tablet (in crescita del 10% nel 2014), ma è la componente smartphone a registrare i tassi di crescita più elevati (+73%), grazie in particolare al raddoppio delle vendite di prodotti e servizi non digitali (Mobile Commerce). Il peso dei mercati Internet su smartphone, che in valore assoluto complessivamente arrivano a superare i 2 miliardi di Euro, passa dal 9% del 2013 al 12% del 2014.

Ancora irrilevante, invece, il ruolo delle Internet Tv, nonostante la sempre maggiore diffusione di schermi che portano Internet sul televisore di casa.

eCommerce

L’eCommerce B2c,inteso come il valore degli acquisti online di prodotti e servizi non digitali da parte dei consumatori italiani, nel 2014 arriva a 11,7 miliardi di Euro (Iva esclusa), in crescita del 16% rispetto ai valori del 2013. Sul totale mercati Internet, il peso dell’eCommerce B2c è pari al 75%. Oltre il 90% del mercato eCommerce è ancora rappresentato dall’acquisto su Pc/Tablet, ma la componente Smartphone è passata in un anno dal 5% al 9%. Non si registrano, invece, attività degne di nota di T-commerce (eCommerce su Tv).

Pubblicità su Internet

La pubblicità su Internet raggiunge per la prima volta la soglia dei 2 miliardi di Euro, pari al 13% del totale mercati Internet, in crescita del 14% rispetto ai valori del 2013. È un segnale fortemente positivo, alla luce dell’andamento ancora difficoltoso del mercato pubblicitario sui canali tradizionali. Il mercato dell’Internet Advertising rimane prevalentemente concentrato nelle mani di Pc/tablet (86%), ma cresce velocemente la componente legata agli smartphone (passata dall’11% del 2013 al 14% del 2014); ancora non rilevante, seppur in crescita, la pubblicità su Internet Tv.