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Gli standard di connettività al centro di un sondaggio di reichelt elektronikERT

reichelt elektronik

Il distributore reichelt elektronik, in collaborazione con la società di ricerca OnePoll, ha recentemente condotto uno studio su 250 aziende italiane per analizzare il loro approccio agli standard di connettività. Dal sondaggio emerge che elevata sicurezza (38%) e affidabilità (32%) sono due elementi molto importanti quando si parla di connettività. Seguono trasmissione dei dati in tempo reale con ritardi minimi (26%) e capacità di trasmissione di pacchetti di dati particolarmente grandi (24%). Diversi standard di connettività ottimizzano infatti l’integrazione di macchine, sensori, attuatori e controller, che aiutano ad aumentare l’efficienza, ad ottimizzare i processi industriali e a diagnosticare i guasti in modo molto più rapido. Per questo motivo, la connettività gioca un ruolo fondamentale per le aziende del comparto industriale.

Questo spiega perché le aziende facciano affidamento, in primo luogo, su reti wireless a banda larga, come WiFi (64%) e Bluetooth (42%). A questi si aggiunge anche lo standard di comunicazione mobile 5G, relativamente nuovo, utilizzato dal 42% delle aziende italiane che hanno risposto al sondaggio di reichelt elektronik, che ha così superato – seppur di poco – il suo predecessore 4G (40%).

Secondo le aziende italiane, i requisiti hardware più importanti coincidono con resistenza alla polvere (38%), all’acqua (36%) e al calore fino a 55 gradi (31%).

Il 40% delle aziende italiane intervistate ha anche dichiarato di fare affidamento sul router WLAN, seguito da server (37%), firewall (30%) e dal cavo LAN (25%).

Le aziende italiane sono alla ricerca di maggiori funzionalità, ma temono gli investimenti

Oltre agli attacchi informatici in continuo aumento, sono molte le sfide che le aziende devono affrontare a causa dei molteplici device e componenti connessi. Tra queste, l’80% delle aziende italiane interpellate per il sondaggio di reichelt elektronik ha affermato di riscontrare difficoltà nella trasmissione di dati dettata, ad esempio, dalla lentezza (26%) o da sistemi generalmente sovraccarichi di dati (22%). A queste si aggiungono problemi causati da tempi di latenza troppo lunghi (19%), difficoltà nella connessione di diversi dispositivi con uno standard di connessione coerente (16%) e elevati consumi energetici del sistema o dei dispositivi individuali (16%).

Ciononostante, il 75% delle aziende italiane intervistate non ha in programma alcun investimento nei sistemi hardware per i prossimi due anni, principalmente a causa degli elevati costi richiesti per la posa di nuovi cavi per l’implementazione di soluzioni e dell’espansione necessarie. Per quanto riguarda il possibile acquisto di nuove tecnologie, le aziende chiedono prezzi inferiori per l’hardware (35%), maggiore velocità di trasmissione di grandi pacchetti di dati (30%), migliore compatibilità tra diversi dispositivi (29%).

5G, cybersecurity e interoperabilità

Nel complesso, in materia di investimenti, il 38% degli intervistati guarda allo standard di comunicazione mobile 5G come il futuro della connettività e afferma che investirebbe in questa direzione. Il 40% degli intervistati in Italia spera in un miglioramento delle prestazioni nei prossimi cinque anni, oltre ad essere particolarmente sensibile al tema della sicurezza informatica (38%), motivo per cui il 38% delle aziende italiane investirebbe nell’espansione della propria infrastruttura di cybersecurity.

Per quanto riguarda il sistema hardware, il 26% delle aziende si aspetta un miglioramento dell’interoperabilità tra le singole componenti entro il 2028.

“La connettività non può essere sottovalutata. Le aziende sono oggi ben posizionate e apprezzano l’affidabilità delle trasmissioni di dati, ma questo è solo l’inizio. Nei prossimi anni assisteremo a grandi cambiamenti in questo contesto, determinati dall’utilizzo su larga scala del 5G. Questi protocolli di trasmissione dati aprono la strada a molteplici opportunità per le aziende, ma allo stesso tempo le portano a dover ripensare la loro infrastruttura, a partire dall’hardware” – ha commentato Thomas Kruse, Product Manager for network technology di reichelt elektronik.