Recenti ricerche sull’adozione di Realtà assistita/aumentata (AR) e intelligenza artificiale (AI) indicano che la dimensione del mercato globale dell’AR dovrebbe raggiungere 8,8 milioni di unità entro il 2026, con gli smart glass che stanno registrando una sempre maggiore adozione in diversi settori, tra cui la logistica. Accenture, invece, ha rilevato che nove dirigenti C-suite su dieci credono di dover sfruttare l’AI per raggiungere i propri obiettivi di crescita.
Secondo Dynabook, non a caso gli esempi più evidenti di AR si sono verificati in ambito consumer. Dai giochi come Pokémon GO agli showroom IKEA, l’adozione di queste tecnologie da parte dei consumatori è stata rapida e diffusa, ma anche le applicazioni nella logistica sono cresciute, in molti casi più rapidamente. In particolare dal 2020, quando spostarsi è stato impossibile, il lavoro a distanza è diventato una necessità e i budget sono stati ridotti, le applicazioni industriali e logistiche per AR e AI sono state considerate più un “need-to-have” che un “nice-to-have”. Ed è inverosimile che questo possa cambiare. Anche dopo la pandemia, molte aziende della logistica probabilmente non vorranno tornare ai metodi precedenti.
La realtà assistita e la realtà aumentata (AR) sono spesso usate in modo intercambiabile, ma la realtà assistita, a differenza della realtà aumentata, non cambia ciò che l’utente sta vedendo, piuttosto aggiunge uno strato extra di informazioni alla visione periferica. Gli smart glass, come il nuovo dynaEdge DE200 di Dynabook, sono una delle principali applicazioni per la realtà assistita, che cresceranno sempre di più nei prossimi anni. L’intelligenza artificiale ha invece il potenziale per trasformare completamente il settore della logistica, che secondo McKinsey ha deciso di implementarla per quattro funzioni aziendali, che includono: gestione dei servizi, sviluppo di prodotti e servizi, marketing e vendite e gestione della catena di rifornimento.
“Le attività come il retrofit, l’assemblaggio, la produzione e la riparazione delle linee di produzione sono perfetti per l’AI e l’AR. Grazie all’AR, è possibile fornire a chiunque, da un ingegnere automobilistico a un astronauta, una sovrapposizione visiva, ad esempio attraverso gli smart glass, per avere tutte informazioni relative a quello che stanno guardando. Questa è stata sicuramente una caratteristica fondamentale della tecnologia fin dal principio”, ha dichiarato Massimo Arioli, Business Unit Director Italy di Dynabook Europe GmbH.
Nel settore della logistica, si può prevedere che i produttori utilizzeranno sempre di più l’AI per aumentare capacità e precisione.
L’assistenza dell’AR offre anche numerosi vantaggi, tra cui la riduzione del tempo necessario per interpretare le istruzioni così come la formazione e l’aumento della produttività. La ricerca condotta da Dynabook ha rilevato che il 57% delle aziende di logistica probabilmente utilizzerà gli occhiali smart entro i prossimi tre anni, con il 47% che lo farà per la funzionalità ’hands-free’, il 47% per ottimizzare le funzionalità in loco e il 40% per migliorare il lavoro mobile.
Entro il 2026, secondo Gartner, il 75% delle industrie ad alta intensità di capitale utilizzerà l’AR come componente chiave per la riduzione/eliminazione dei costi tra i lavoratori in prima linea.
Se l’AI è una tecnologia più sviluppata, è costosa e può richiedere un forte investimento iniziale, inoltre può essere difficilmente scalabile. Gartner ha scoperto che CIO e leader IT stanno trovando difficile scalare i progetti AI: solo il 53% dei progetti è passato dai prototipi alla produzione perché mancano gli strumenti giusti per creare una pipeline AI di livello produttivo.
“Questo non significa che l’implementazione sia impossibile o addirittura difficile. Gli investimenti sono una parte necessaria della crescita aziendale e la maggior parte dei leader aziendali nel settore della logistica concorda sul fatto che AI e AR garantiscono eccellenti ritorni sugli investimenti dopo un breve periodo di tempo, se implementati correttamente”, ha aggiunto Arioli.