DMASS ha da poco rilasciato i dati relativi all’andamento del mercato della distribuzione in Europa relative al terzo trimestre dell’anno. Nel corso del periodo preso in considerazione il settore ha subito una contrazione del 12,1%, facendo registrare un fatturato pari 1,85 miliardi di euro. Pur con il segno negativo, si tratta di un dato migliore a quello del trimestre precedente, caratterizzato da una contrazione del 20,7%.
Come ha sottolineato Georg Steinberger, chairman di DMASS, con la seconda ondata pandemica che ha colpito l’Europa e ha costretto molti Paesi a un lock-down più o meno duro, è arduo dare un’interpretazione corretta ai numeri del terzo trimestre. “Il declino del terzo trimestre – ha proseguito Steiberger – può essere visto in chiave positiva in quanto evidenzia un miglioramento rispetto al dato del secondo trimestre. L’augurio è che l’effetto di questa nuova ondata non abbia ricadute così negative sull’industria high tech come quelle della precedente”.
I numeri per regione…
A livello di regioni e di singolo Paese, lo scenario è quanto mai variegato, passando da un +17% a -30%. Per quanto riguarda i maggiori Paesi, la Germania ha chiuso con -13,5% a quota 534 milioni di euro, mentre l’Italia ha fatto registrare -16,7% (141 milioni di euro) e la Francia -16,9% (109 milioni di Euro). Cali molto più marcati invece per Gran Bretagna (-27,4% a 116 milioni di euro) e per i Paesi nordici (-24% a 139 milioni di euro). Più contenute invece le perdite dei Paesi dell’Europa dell’Est, pari a -11,8% per un totale di 334 milioni di euro. Segnali positivi invece dal Benelux (+6,1 a 67 milioni di dollari) e da Israele, che ha fatto registrare, con 78 milioni di euro, un robusto +17%. Con il segno positivo anche Irlanda, Svizzera e Turchia.
…e per categorie di prodotto
Per quanto concerne le categorie di prodotto, sono poche quelle in crescita mentre la maggior parte ha subito una battuta di arresto compresa tra -3,6% e -31%. Tra le categorie principali, micro MOs e optoelettronica hanno limitato la caduta a una cifra, rispettivamente -8,4% (382 milioni di euro) e -9,3% (173 milioni di euro). Anche per il comparto che DMASS definisce “altre logiche” il calo è stato contenuto a -6,8% (109 milioni di euro). Declinano invece a due cifre i settori dell’analogica (-11,6% a 584 milioni di euro), discreti di potenza (-13,3% a 208 milioni), logiche programmabili (-20,3% a 107 milioni di euro) e discreti, esclusi quelli di potenza (-13,3% a 208 milioni). Ancora più sostenuto il calo delle memorie, con -21,7% (a quota 154 milioni di euro). Segno positivo (+0,4%) per i sensori, che hanno totalizzato quota 53 milioni di euro.
“La speranza è che il 2021 sia un anno di forte crescita – ha commentato Steinberger – anche se potrebbe volerci qualche tempo prima che la ripresa inizi. E’ anche auspicabile che vi possano essere anche iniziative a livello governativo finalizzate a ridare slancio al commercio europeo e mondiale”.