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Distribuzione di semiconduttori: +6,3% nel terzo trimestre 2018ERT

Secondo Dmass (Distributors’ and Manufacturers’ Association of Semiconductor Specialists), nel terzo trimestre del 2018 le vendite di semiconduttori realizzate tramite la distribuzione sono cresciute del 6,3%.

La crescita varia da regione in regione, ma  anche in base agli effetti del cambio. I Paesi più piccoli e quelli dell’Est europeo registrano incrementi maggiori rispetto ai Paesi considerati “chiave”.

I dati rilasciati dall’Associazione mostrano dunque un settore sano, che è cresciuto nell’ordine del 6%, nonostante le difficoltà riscontrate dall’industria europea della distribuzione di semiconduttori. Per tutta l’estate è proseguita una certa difficoltà a reperire prodotti, così come si sono ancora verificati aumenti dei prezzi. Nonostante queste criticità il terzo trimestre ha chiuso con 2,3 miliardi di euro di vendite, come detto registrando un aumento del 6,3% rispetto al 2017, generando 6,91 miliardi di euro di vendite.

Le percentuali di crescita variano secondo i vari paesi e aree geografiche, con un spread piuttosto ampio,  tra il + 41% e il -17%: l’Europa dell’Est e il Benelux hanno guidato il gruppo, mentre Germania, Austria, Russia e i paesi nordici hanno avuto una crescita media. In termini numerici, la Germania è cresciuta del 2,4%, fino a 700 milioni di euro, l’Italia del 5%, a 193 milioni di euro, il Regno Unito del 9,5%, a 166 milioni di euro, la Francia del 9%, a 155 milioni di euro, l’Europa orientale del 15,6%, a 375 milioni di euro, e i paesi nordici del 3,2%, a 189 milioni di Euro.

Georg Steinberger, presidente di DMASS afferma: “Dopo questi primi nove mesi, risulta chiaro che i paesi con contract manufacturing (EMS) piuttosto sostenuti stanno crescendo più velocemente rispetto ai principali paesi dell’Europa occidentale. E la maggior parte di questi paesi si trova nell’Est e in una certa misura nel Sud dell’Europa. ”

Per quanto riguarda i prodotti, anche i tassi di crescita sono tra il -17% e il +45%. Analogamente al secondo trimestre, discreti e logiche standard sono andate eccezionalmente bene, mentre le aree chiave analogiche e micro MOS hanno seguito il trend- sebbene per ragioni diverse – dei prodotti opto.  Ecco le percentuali registrate: discreti +23,5%  (141 milioni di euro),  discreti nell’ambito della potenza +12,1% a 240 milioni di Euro, i sensori +11,4% a 56 milioni di Euro. Opto, invece, ha registrato una contrazione del  2,7% a 210 milioni di euro. I circuiti integrati analogici sono cresciuti del 3,4%, a 678 milioni di euro, le memorie sono aumentate del 9,9% a 189 milioni di euro,  MOS Micro del 3,7% a 466 milioni di euro, le logiche programmabili del 6,8% a 147 milioni di euro.