Lo scorso giugno, il Consiglio di Stato cinese ha emesso un documento ufficiale contenente le linee guida per promuovere e incentivare lo sviluppo dell’industria dei circuiti integrati. L’obiettivo è quello di supportare il mercato domestico dei semiconduttori. Il documento ha suscitato l’interesse degli operatori del settore a livello globale, anche perché sono indicati gli obiettivi di sviluppo e le misure da intraprendere per incentivare la crescita, ma soprattutto in virtù dei target ambiziosi che sono indicati e per la presenza di un fondo nazionale di investimento nel settore dei circuiti integrati.
Secondo le previsioni il fatturato dell’industria dei circuiti integrati dovrebbe raggiungere 350 miliardi di RMB nel 2015, e mantenere un tasso di crescita Cagr di oltre il 20% fino al 2020. In altre parole, i ricavi nel 2020 si prevede di raggiungeranno 143 miliardi di dollari.
Le nuove politiche andranno a promuovere lo sviluppo e la cooperazione globale, oltre alle attività di investimento attuate in passato. Nel 1990, il governo cinese ha realizzato due linee di produzione di semiconduttori direttamente tramite il Progetto di ingegnerizzazione nazionale 908 e 909. E tornando all’inizio del 21° secolo, Smic è stata co-fondata da imprese statali e un team di imprenditori.
Ora il governo cinese sta per sostenere lo sviluppo del settore attraverso i fondi azionari, il che è in linea con la filosofia di riforma del nuovo governo e pone gli investitori e gli imprenditori al centro dello scenario di crescita del settore. La presenza di investitori e imprenditori con una visione internazionale porterà l’industria dei semiconduttori in Cina a una cooperazione globale ad ampio respiro. Inoltre, i fondi di investimento del Governo cinese daranno impulso ai player in Cina e saranno un driver per nuove acquisizioni.
I driver alla crescita
La produzione a 32/38 nm dovrà essere di serie entro il 2015, quella a 16/14 nm entro il 2020. Per quanto riguarda la progettazione, alcune tecnologie chiave (dispositivi e terminali smart, comunicazione di rete) si dovranno avvicinare ai livelli internazionali entro il 2015, e raggiungere gli standard dei mercati ‘leader’ nel 2020. Sul fronte degli imballaggi e dei test, i ricavi derivanti da tecnologie di medio e alto livello dovranno essere oltre il 30% dei ricavi totali entro il 2015, mentre le tecnologie chiave dovranno avvicinarsi ai livelli dei mercati principali entro il 2020.
I wafer di silicio da 12 pollici prodotti in Cina saranno pronti per l’uso nella produzione di dispositivi entro il 2015, ed entreranno nella supply chain globale entro il 2020. Le attrezzature a 65/45 nm prodotte in Cina saranno utilizzate nelle linee di produzione entro il 2015, e immesse nella supply chain a livello globale entro il 2020.
L’industria dei semiconduttori in Cina vedrà una forte espansione per la portata dei fondi azionari del settore. La nuova strategia a sostegno dell’industria sarà adottata con un approccio basato sul mercato e attuato attraverso fondi nazionali di investimento. I fondi di investimento del settore dei circuiti integrati a livello locale sono stati stabiliti dalle città di Pechino, Shanghai, Wuhan, e Hefei. I fondi pubblici totali sono stimati arrivare a 100 miliardi di dollari con l’attuazione dei fondi di settore locale.
Attualmente, l’industria dei semiconduttori cinese detiene oltre il 10% della capacità globale di produzione e più del 20% del packaging globale. I nuovi investimenti contribuiranno a far espandere queste quote di mercato, dando vita a una industria dei semiconduttori più forte e promettente in Cina. In secondo luogo, gli investimenti e le attività di fusione nel settore dei semiconduttori in Cina sono state molto dinamiche e continueranno a esserlo con i nuovi fondi di investimento, anche perché non sono indirizzati solamente ai produttori locali ma vanno a incentivare anche fusioni e acquisizioni anche al di fuori dei confini cinesi.
Inoltre, le nuove politiche andranno anche a promuovere lo sviluppo e la cooperazione globale, oltre alle attività di investimento attuate in passato. Per le aziende del settore non sarà semplice fare previsioni e mettere a punto nuove strategie, alla luce delle nuove dinamiche che andranno a influenzare tutta l’industria dei semiconduttori.
Che fare?
Secondo gli esperti, il primo passo da fare è quello di capire meglio la Cina. Le aziende devono riconoscere che la Cina non è solo il più grande mercato dei semiconduttori – e non solo una base di produzione con evidenti bassi costi di produzione. Il punto più importante è che l’economia e l’industria dei semiconduttori in Cina sta cambiando radicalmente, e questo andrà a influenzare il settore dei semiconduttori a livello globale.
Va poi considerato che la Cina è una entità economica molto diversificata, con aree metropolitane sviluppate come Shanghai, Pechino e Shenzhen, e altre regioni centrali e occidentali che ancora devono svilupparsi e che presentano molte potenzialità. Ciascuna di queste regioni offrirà opportunità specifiche per le aziende della filiera dei semiconduttori.