EON_638

EON EWS n . 638 - FEBBRAIO 2020 23 come V2I (Vehicle-to-Infra- structure) e V2X (Vehicle-to- Everything), le quali a loro volta richiederanno analoghi impegni in termini di tecnolo- gia e di training della AI. Progettazione e simulazione per le automobili del futuro - PAVE360 Siemens ha presentato PA- VE360 nel maggio del 2019. PAVE360 è una piattaforma omnicomprensiva per la pro- gettazione e la simulazione, dedicata ad agevolare la pro- gettazione dei sistemi SoC. PAVE360 è in grado di realiz- zare simulazioni di tipo digital twin estremamente accurate e complete delle piattaforme di prossima generazione, partendo dal livello del sili- cio fino ad arrivare a quello dell’intero veicolo. PAVE360 può addirittura consentire a diversi vendor di lavorare congiuntamente allo svilup- po e al testing di ogni singo- lo componente di uno stesso veicolo, a ogni livello, fino a simulare il funzionamento del veicolo completo all’interno di una città simulata, in svaria- te condizioni simulate di gui- da. Ne consegue che di ogni singolo componente elettro- nico e meccanico presente nel sistema possono essere rilevate tutte le metriche di test riguardanti la potenza, le prestazioni, il comportamento geometrico e termico all’inter- no di scenari complessi, per garantire che siano conformi 1.000 volte quella presente nei sistemi dell’odierno livello SAE), il tutto combinato con un’imponente attività di trai- ning delle funzionalità di In- telligenza Artificiale. Questa necessità di un adeguato ad- destramento della AI per con- sentire il controllo autonomo del veicolo in effetti costitui- sce il fattore maggiormente li- mitante per i tempi di sviluppo degli AV. Se da un lato l’indu- stria automobilistica è infatti riuscita a ridurre il tempo me- dio di sviluppo di un veicolo da oltre 5-7 anni agli attuali 3-4 anni, gli AV potrebbero riportare questa media a 5 anni e oltre. Ciò significa che per mirare all’introduzione sul mercato di un AV intorno al 2025/2026, il suo sviluppo deve assolutamente iniziare entro quest’anno. Numerosi OEM, come ad esempio Tesla , introdurranno degli AV nel corso dei pros- simi 1 o 2 anni, ma in real- tà la tecnologia, il mercato e le normative sono ancora in piena evoluzione, per adat- tarsi a supportare adeguata- mente gli AV. Ciononostan- te, è probabile che gli AV ri- escano a raggiungere entro il 2025/2026 una diffusione sufficiente a innescare un punto di svolta del mercato in grado di trainarne la cresci- ta, per giungere a una piena transizione verso gli AV nel corso dei decenni successivi. Va inoltre sottolineato che alla transizione dovranno anche corrispondere importanti in- vestimenti infrastrutturali, atti a supportare le varie inter- connessioni tra il veicolo e l’esterno, identificate anche alle specifiche di sistema de- finite e che rispettino i requisiti di sicurezza imposti dalle nor- mative. Nel caso degli EV e degli AV, PAVE360 consente inoltre un’adeguata progetta- zione dei pacchi batterie, in funzione degli obiettivi di auto- nomia desiderati per il veicolo. La piattaforma PAVE360 per- mette infine di effettuare an- che il cosiddetto testing in- circuit , non appena vi sia la disponibilità di versioni fisiche dei componenti, sia elettroni- ci sia meccanici. Il principale vantaggio offerto dalla piatta- forma consiste nel fatto che ogni componente hardware o software del sistema può essere sviluppato simultane- amente, per ottimizzarne la progettazione, ridurre i tem- pi di sviluppo e agevolare la certificazione finale (nonché il training, nel caso dei veicoli a guida autonoma). Sebbene PAVE360 sia indirizzata innan- zitutto alle applicazioni per il settore automobilistico, questa piattaforma può essere utiliz- zata praticamente per qualsi- asi sistema elettromeccanico, una volta che siano disponibili i modelli dei diversi compo- nenti e della piattaforma, il che fa di PAVE360 la piattaforma di progettazione più duttile at- tualmente esistente. Benefici della partnership con Arm PAVE360 già ora suppor- ta una parte della IP di Arm, come peraltro la IP relativa ai semiconduttori prodotti da svariati altri vendor. Nella fa- AV rappresentano un enorme balzo in avanti nella tecno- logia dei trasporti e portano con sé cambiamenti radicali per l’intero mercato automo- bilistico. Un’importante area d’intersezione tra gli AV e gli EV è incentrata sui consumi energetici dell’esteso com- plesso di sensori e dell’appa- rato di elaborazione dedicato alla AI presente a bordo, un vero e proprio supercomputer. Questi aspetti condizionano numerose scelte da effettuare nelle fasi iniziali del progetto, che in definitiva finiscono per impattare sulla progettazione del pacco batterie e, in ultima istanza, sull’autonomia del veicolo. Per la transizione verso gli AV il settore automotive ha de- ciso di adottare un modello graduale, basato sui diversi livelli di autonomia decisio- nale del veicolo definiti dallo standard SAE, che vanno dal livello 1 (presenza di sistemi fondamentali di sicurezza) fi- no al livello 5 (veicoli a guida totalmente autonoma). Tut- tavia, in realtà è necessario che la transizione avvenga in modo sufficientemente ra- pido, soprattutto per evitare i rischi connessi all’incertezza presente al livello 3, nel quale è possibile passare repenti- namente da una condizione in cui è l’umano ad avere il controllo a una in cui questo spetta invece al veicolo. La transizione verso la piena au- tonomia, comunque, richiede un significativo incremento nella quantità di sensori, nelle funzionalità della rete e delle comunicazioni, nonché nella potenza di elaborazione (oltre I livelli di autonomia SAE La piattaforma di simulazione PAVE360 T ECNOLOGIE

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