EON_636

EON EWS n . 636 - DICEMBRE 2019 23 dell’utilizzatore. I dispositi- vi con gli assistenti virtuali stando rendendo la casa un ambiente sempre più connesso e interattivo. Gli utilizzatori possono ora at- tivare molte azioni median- te comandi vocali invece di utilizzare una tradizionale interfaccia fisica. I dispo- sitivi possono ora essere programmati per attivarsi in tempi prestabiliti, oppure al verificarsi di determina- te condizioni, senza alcun intervento da parte dell’uti- lizzatore. Sicurezza, rispar- mi, partecipazione sociale, oltre a salute e benessere sono ora integrate in modo più semplice nella vita quo- tidiana, invece di essere aspetti da considerare se- paratamente. L’interoperabilità tra i di- spositivi, comunque, è un concetto ancora in evo- luzione. Oggigiorno sono parecchi gli ecosistemi tecnologici in competizione tra di loro che si conten- dono il mercato, per cui il monitoraggio e il controllo di dispositivi che non sono progettati con queste piat- taforme possono risultare difficoltosi, se non addirittu- ra impossibili. Anche se la casa connessa rappresen- ta il presente, per il futuro è richiesta una semplicità ancora maggiore in termini di interoperabilità. La casa proattiva Anche se parlare della prossima evoluzione può sembrare un esercizio speculativo, i primi semi di tale evoluzione hanno già messo radici. Sfruttando tecnologie emergenti quali l’intelligenza artificiale (AI), apprendimento automatico, elaborazione del linguaggio naturale e funzioni di rico- noscimento visivo, la casa proattiva ha acquisito capa- cità di rilevamento, ovvero è in grado di “osservare”, “ascoltare”, “annusare” e “percepire”. Il nucleo cen- trale di questa capacità è rappresentato dai sensori capaci di rilevare movimen- ti, temperature, occupazio- ne e così via. Entro il 2025, in base ai da- ti forniti da ABI Research , saranno circa 80 miliardi i dispositive connessi a In- ternet. Gartner , dal canto suo prevede che nel 2022 una tipica abitazione po- trebbe contenere un nu- mero di dispositivi smart superiore a 500. Sfruttando l’intelligenza artificiale per elaborare, analizzare e in- terpretare i dati provenienti da questi dispositivi, le ca- se “intelligenti” saranno in grado di imparare preferen- ze e modelli di utilizzo, as- sumendosi la responsabili- tà di espletare compiti quali accendere le luci in deter- minati periodi della giorna- ta, regolare la temperatu- ra in base alle condizioni atmosferiche, suggerire la musica da ascoltare o cre- are una lista degli acquisiti. “Penso che gli individui po- trebbero non rendersi conto di ciò che sta avvenendo e di come questi sistemi co- gnitive entreranno a far par- te della vita quotidiana – ha affermato John Cohn, IBM Fellow per il settore dell’In- ternet of Things. La casa diventerà un partner proatti- vo nell’esistenza quotidiana dei residenti, prevedendo ciò di cui hanno bisogno o che desiderano – sulla base delle condizioni esistenti o anche al variare di que- ste ultime – a volte anche prima che i residenti stessi abbiano acquisito la piena consapevolezza dei loro bi- sogno o desideri. Una casa proattiva, ad esempio, po- trebbe “osservare” che il traffico è molto intenso e “decidere” di svegliare uno dei residenti 30 minuti pri- ma in modo da permetter- gli di evitare possibili ritardi dovuti appunto al traffico. Nel frattempo il materasso “intelligente” avrà tenuto traccia del ritmo di sonno della persona, per cui “sa- prà” che una sveglia “dol- ce” è la soluzione migliore quella determinata matti- na. Una volta sveglia, la persona troverà la doccia già predisposta alla sua temperatura preferita (la doccia sarà in grado di rico- noscere i vari abitanti della casa, sulla base delle loro dimensioni o di altre carat- teristiche), mentre il caffè verrà preparato secondo i gusti della stessa. Mentre la persona si sta preparan- do, uno specchio sempre ovviamente “intelligente” potrà fornire consigli utili circa la scelta dell’abbiglia- mento, insieme alle ultime notizie e agli aggiornamenti sulle condizioni del traffico. Questo esempio dimostra come, in tempo reale, una casa “intelligente” sia in gra- do di effettuare complesse analisi a partire dai dati for- niti dal cloud e dai sensori locali, confrontarli con le conoscenze e le preferen- ze acquisite e quindi pren- dere una serie di decisioni “intelligenti” e proattive che permettono ai residenti di risparmiare tempo ed ener- gie e, molto probabilmente, ridurre i loro livelli di stress. A TTUALITÀ

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