EON_635

EON EWS n . 635 - NOVEMBRE 2019 19 e poi fornire ai propri clienti informazioni utili per mi- gliorare l’uso delle risorse e degli spazi negli edifici e uffici aziendali, all’insegna della sostenibilità e della produttività. Ciascun sen- sore rileva in tempo reale vari dati, tra cui il numero degli occupanti in un dato ufficio, i tempi di permanen- za, la qualità dell’aria nella stanza, i livelli di luce e suo- ni nell’ambiente. Tra i clienti di Beringar c’è, ad esempio, l’NHS (National Health Ser- vice), il servizio sanitario in- glese, che ha implementato l’applicazione per gestire meglio i letti ospedalieri. ADI, il peso in Europa La torta del business globa- le di ADI, illustra Britchfield, è così composta: dei circa 6,2 miliardi di dollari di ri- cavi raggiunti nell’anno fi- scale 2018, attorno all’86% è derivato da attività nei mercati B2B, ossia mondo industriale, comunicazio- ni, automotive. In termini di settori, il 50% del fattu- rato proviene dal compar- to industriale; il 20% dal- le comunicazioni; il 16% dall’automotive e il 14% dal settore consumer. A livel- lo di regioni del globo, gli Stati Uniti contribuiscono al 34% delle entrate, seguiti dall’Europa (24%), dalla Cina (20%), dal Giappone (12%), e dal resto dell’Asia (10%). Nell’area Emea ADI occupa circa 2mila addetti, dei qua- li circa la metà lavorano in Irlanda; negli ultimi cinque anni i nuovi occupati sono cresciuti al ritmo di circa 250-370 l’anno, principal- mente in Irlanda, Germa- nia, Regno Unito, Spagna, Turchia e Romania. Inoltre, il centro R&D della socie- tà situato a Limerick, sul quale negli ultimi quattro anni sono stati investiti 50 milioni di euro, produce oltre cento nuovi prodotti ogni anno per ADI a livel- lo mondiale. L’Europa poi, aggiunge Britchfield, guida i settori della guida auto- noma e dell’elettrificazione nel comparto automotive, a livello di semicondutto- ri e tecnologia per i veicoli di fascia alta. Nello spazio Emea, aggiunge, i costrut- tori auto di punta si affida- no alla competenza di ADI in materia di rilevamento Un wafer per semiconduttori analogici Due momenti della visita nella cleanroom di ADI a Limerick e misura per realizzare si- stemi di presa decisionale affidabili e intelligenti, e per fornire soluzioni dotate del- la precisione e affidabilità necessarie per proteggere la vita delle persone. Innovazione nei mondi automotive e Industria 4.0 Oggi il programma europeo di valutazione dei nuovi au- toveicoli Euro NCAP (Euro- pean New Car Assessment Programme), spiega Chris Jacobs, Vice President Au- tonomous Transportation and Automotive Safety, pone l’accento sulla safe- ty come obiettivo primario, indicando nel regolamen- to nuovi requisiti e funzio- nalità di prossima gene- razione, che includono il monitoraggio evoluto dello stato emotivo del guidatore, come anche il rilevamento dello stato interno della vet- tura (numero di occupanti, bambini, anziani a bordo). Di conseguenza, OEM e fornitori di primo livello, tra- dizionalmente concentrati sullo sviluppo di tecnologia di AI per monitorare e com- prendere gli eventi in corso nell’ambiente esterno, stan- no ora sviluppando teleca- mere, radar, LIDAR, sensori e sistemi AI evoluti anche per il controllo costante di tutto ciò che succede all’in- terno dell’abitacolo dell’au- tomobile. In tale ambito, ag- giunge Jacobs, ADI dispone di una tecnologia Time of Flight (ToF) 3D, basata sui LIDAR (Light Detection and Ranging) “scannerless”, in grado di catturare ogni sce- nario d’interesse con alta risoluzione, e collabora con i principali brand del settore (Volkswagen, BMW, Volvo, Audi, Mercedes-Benz, Peu- geot, Bosch, Continental, Magneti Marelli) per rea- lizzare sistemi di traspor- to autonomo più affidabili e sicuri. Un altro mondo è quello Industria 4.0: qui, spiega Kevin Carlin, Vice President Industrial Auto- mation & Energy, il tema chiave è la convergenza tra IT (information technology) e OT (operational techno- logy), cioè la connessione tra mondo digitale e mondo fisico che consente alle im- prese di recuperare flessibi- lità, efficienza, produttività, e diventare più competitive. Carlin fa l’esempio di un costruttore auto europeo (non nominato) che, nella valutazione di soluzioni di condition monitoring, ha potuto riscontrare proble- mi nel sistema di salda- tura del telaio e danni alla scatola del cambio, con la possibilità di pianificare in anticipo e completare la riparazione nel tempo di fermo programmato, evitan- do i downtime imprevisti e risparmiando almeno due milioni di euro. A TTUALITÀ

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