EON_634

EON EWS n . 634 - OTTOBRE 2019 21 gli apparecchi elettronici, sia mobili sia non-mobili. A cavallo del secolo, conse- guentemente, siamo pas- sati da una singola tabella di marcia della tecnologia dei chip a tabelle di marcia separate. Per la memoria e per la logica; o per disposi- tivi a basso assorbimento e dispositivi a prestazioni elevate. Il che ha voluto dire che gli ingegneri dedicati alla ricerca sul basso as- sorbimento hanno dovuto selezionare la tecnologia e i materiali per basse correnti di dispersione; mentre quelli impegnati sulle prestazioni elevate si sono dovuti con- centrare su parametri quali la compatibilità con alti vol- taggi e temperature estre- me. Di conseguenza, chip, memorie e altri componenti fondamentali dell’IT sono sempre più specializzati. Se da un lato dello spettro ab- biamo il “processore multiu- so” (un chip di computer che può essere programmato per quasi tutto), da tempo ci siamo evoluti verso proces- sori più dedicati. Chip otti- mizzati per l’elaborazione d’immagini, per esempio, che per realizzare il mede- simo obiettivo presentano un fattore di risparmio ener- getico mille volte superiore. Questo, naturalmente, è già molto in linea con la visione futura della disintegrazione degli smartphone, laddove a ciascun dispositivo verrà assegnato un compito alta- mente specialistico. Allo stesso tempo sono cambiati alcuni fondamentali dell’informatica. Nel paradig- ma originale ispirato da per- sonaggi come Turing e Von Neumann, l’informatica era sinonimo di “elaborazione” ( processing, calculating ) e veniva applicata impiegan- do algoritmi sequenziali. Per dirlo in parole spicce: un computer era qualcosa in cui s’inseriva un numero e che era in grado di calcolarne con estrema efficacia un al- tro, sulla base di un gruppo di formule predefinito. “Oggi l’informatica non è più solo elaborazione e calcolo. È anche intera- zione”. E a guidare non sono gli algoritmi, ma i dati. In altre parole, un computer non è più qualcosa in cui “inserire un numero”, ma un sistema complesso con molteplici possibilità d’input e output, ingressi e uscite. La sua in- telligenza non è più costru- ita su una serie di formule lineari, ma su un sistema di autoapprendimento che – ottimizzato attraverso l’in- terazione con l’ambiente – genera output in previsione delle esperienze desiderate. Tutta questa evoluzione ren- de persino più difficile defi- nire tabelle di marcia per i semiconduttori e stabilire quale sarebbe un prossimo passo utile ed economica- mente vantaggioso nello sviluppo della tecnologia. Per questo una collabora- zione estesa tra progetta- zione del sistema e della tecnologia diventa sempre più vitale. E allo stesso tem- po dev’essere chiaro, sin dalle prime battute di questo sviluppo, per quale scopo verrà utilizzata una determi- nata tecnologia: IoT, cloud, autoapprendimento... Alcuni decenni or sono un collega in imec , Hugo De Man, esortava a “ Meet in the middle ”, incontrarsi a metà strada. Dunque il con- cetto non è certamente nuo- vo, ma diviene sempre più rilevante. Per organizzazioni come imec e l’industria dei semiconduttori, acquisire e attivare una simile metodo- logia è una sfida costante che ha un impatto sull’inte- ra organizzazione interna. Team abituati a operare se- paratamente devono all’im- provviso lavorare a stretto contatto. E se prima un team poteva concentrarsi su un intero campo tecnolo- gico, ora deve dividersi per riuscire a incrementare la propria specializzazione. Saremo tutti ingegneri? Questo sviluppo può offrire nuove opportunità a ciascu- no di noi, perché una cono- scenza tecnologica relati- vamente avanzata favorirà ulteriormente il processo di democratizzazione. Prendia- mo come esempio, foto e vi- deo. Oggi, negli smartphone Rappresentazione schematica della democratizzazione della tecnologia. Con il tempo, tecnologie più avanzate entreranno nella vita quotidiana di un numero sempre più grande di persone, mentre nuove tecnologie emergenti definiscono la cassetta degli attrezzi di maker, hacker e altri fanatici delle tecnologie Siamo passati da una tabella di marcia di ridimensionamento a una moltitudine di tabelle di marcia tecnologiche, diversificate in rapporto a funzioni, applicazioni e così via A TTUALITÀ

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