EON_633

EON EWS n . 633 - SETTEMBRE 2019 3 T ERZA P AGINA paiono avviate verso una lunga battaglia legale che coinvolgerà produttori fabless di circuiti in- tegrati, creatori di prodotti per il mercato consumer e persino distributori di componenti elet- tronici. Lo scorso agosto Global Foundries, azienda basata negli Stati Uniti ma acquisita da inve- stitori sauditi, ha avviato una causa legale in USA e Germa- nia contro TSMC e diciannove importanti aziende del settore per la presunta violazione di se- dici dei suoi brevetti nei prodotti a 7 nn, 10 nm, 12 nm, 16 nm e 28 nm della fonderia taiwanese. Nella denuncia, che si prefigge di bloccare l’importazione di tali prodotti negli Stati Uniti e in Germania e chiedere i danni per violazione dei brevetti per quelli già venduti, sono chiamati in causa sei progettisti fabless ( Apple , Broadcom , Mediatek , Nvidia , Qualcomm e Xilinx ), dieci produttori di apparecchia- ture ( Arista , Asus , Blu , Cisco , Google , HiSense , Lenovo , Motorola , TCL , OnePlus ) e tre distributori ( Avnet , Digikey e Mouser ). Il coinvolgimento dei distributori in una causa di violazione dei brevetti per la produzione di circuiti integrati è uno degli aspetti più inquie- Le opportunità di ripresa del mercato dei semiconduttori, che nel 2018 era andato sog- getto a un fisiologico calo dopo due anni di crescita sostenuta, stanno venendo limitate da tutta una serie di congiunture nega- tive i cui effetti si stanno accu- mulando in questi mesi. Alla maturazione del mercato degli smartphone, oramai incapace di sostenere gli enormi livelli di crescita di qualche anno fa, si stanno infatti assommando gli effetti negativi della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, del- la montante tensione commer- ciale tra Giappone e Corea del Sud, del rallentamento dell’eco- nomia cinese, delle incertezze europee associate a una Bre- xit sempre più concitata e, non ultima, della recente battaglia legale tra Global Foundries e Taiwan Semiconductor Manu- facturing Company (TSMC). Le due fonderie, che si collo- cano ai primi tre posti della pro- duzione mondiale di semicon- duttori (gli ultimi dati trimestrali mostrano che TSMC detiene il 50,5% del mercato, seguita da Samsung con il 18,5% e da Global Foundries con l’8,3%) tanti di questa vicenda, specie considerando che gli accordi di distribuzione sono soliti pre- vedere clausole di manleva appositamente concepite per non far ricadere sui distributori i “peccati” dei produttori. La de- cisione di Global Foundries di perseguire i clienti di TSMC vie- ne vista da alcuni analisti come una strategia mirata a mettere pressione all’azienda taiwane- se ma ha l’effetto di stressare una catena di fornitura, quella dell’elettronica, già messa a dura prova dagli eventi recenti. Global Foundries sostiene di aver intrapreso la via giudiziaria per difendere gli investimenti multimiliardari effettuati in Ame- rica ed Europa, proprio allo scopo di contrastare il trasferi- mento dell’industria dei semi- conduttori in Asia.TSMC ha per ora rilasciato un comunicato in cui sostiene la mancanza di fondamento delle accuse mos- se e, nel menzionare l’elevato numero di brevetti del proprio portafoglio IP, lascia intuire la possibilità di controdenunce in quella che si preannuncia es- sere una lunga battaglia legale. Secondo alcuni analisti, se i giudici accoglieranno le istanze di Global Foundries ingiungen- do un blocco delle importazioni in Europa e America dei pro- dotti TSMC coinvolti, l’industria dei semiconduttori potrebbe dover dire addio alle possibilità di ripresa per il 2020. Questa infatti non è che l’ultima nuvola che si va ad addensare sul fu- turo del settore: lo scorso luglio il Giappone ha imposto nuove norme sull’esportazione di ma- terie prime verso la Corea del Sud che hanno di fatto ristretto le importazioni coreane di aci- do fluoridrico, poliimmide fluo- rinata e fotoresist. Si tratta di componenti essenziali alla pro- duzione di chip e OLED il cui mancato approvvigionamento avrà ripercussioni negative sul- la produzione di memorie Dram e Flash, circuiti logici e display da parte di grandi produttori come LG , Samsung e Hynix . Continuano poi a farsi sentire gli effetti della guerra commer- ciale sino-americana, con il ban nei confronti di Huawei che sta costando caro ai fornitori del colosso cinese (Broadcom in primis ), alle aziende america- ne che esportano prodotti in Cina, come Apple, e ai relativi indotti. I costi associati all’acce- lerazione del trasferimento di numerose aziende dalla Cina continentale in Asia (in partico- lare in Vietnam, Malesia e In- dia), il rallentamento di alcune tra le principali economie mon- diali e la possibilità ancora non scongiurata di una Brexit senza accordo, completano un qua- dro complessivamente poco sereno. E se è pur vero che sul lungo termine il mercato dei semiconduttori è destinato a ri- prendere la sua crescita trasci- nato dalle commesse per 5G e IoT, sul breve termine sembra essere diretto verso la “tempe- sta perfetta”. La battaglia legale tra Global Foundries e TSMC si aggiunge a una serie di congiunture negative che frenano la ripresa del settore dei semiconduttori M ASSIMO G IUSSANI La tempesta perfetta

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