EON_631

EON EWS n . 631 - GIUGNO 2019 23 rabili all’ombreggiatura, cau- sata per esempio dalle pale dei vicini mulini a vento. Fotovoltaico integrato ovunque L’altra metà dell’equazione di costo di un pannello sola- re – i costi BOS – è a prima vista più difficile da compri- mere. Ma al tempo stesso esiste una via d’uscita che apre la strada a un campo totalmente nuovo per la ge- nerazione di energia soste- nibile e che prevediamo avrà assunto dimensioni davvero considerevoli nel 2035. Gli uffici più moderni, gli edifici pubblici e i magazzini sono ricoperti di grandi pannelli prefabbricati, costituiti di ve- tro o materiali opachi. Questi hanno un numero svariato di funzioni: formano il guscio protettivo esterno, lo strato isolante, e determinano an- che l’estetica dell’edificio. Ma che cosa succederebbe se vi aggiungessimo una funzione ulteriore: la generazione di energia solare? Ovviamente non tramite l’installazione di moduli solari standard, che aumenterebbero i costi e le esigenze di manutenzione, invece di tagliare i costi del BOS. Quello che stiamo cer- cando di realizzare invece sono pannelli per facciate con celle solari integrate, pannelli che possano essere fabbricati in modo flessibile e con un risparmio sui costi in un’ampia gamma di forme, aspetti e resa. Imec e KU Leuven stanno attualmente conducendo dei test di set- taggio nel contesto della col- laborazione con EnergyVille. Stiamo ragionando anche su processi industriali che per- metterebbero la produzione automatica di pannelli diret- tamente dai disegni architet- tonici. Dato che l’utilizzo delle celle di silicio impone alcune restrizioni alla forma e alla trasparenza dei pannelli, consideriamo ci sia ampio spazio per celle solari a film sottile, un’altra tecnologia che imec sta sviluppando nel quadro di Solliance. Le celle a film sottile probabilmente non saranno efficienti quan- to quelle di silicio, ma posso- no essere davvero sottili, in parte trasparenti o colorate, collocate su larghe lastre di formato flessibile, persino in forme piegate e ritorte. Reti più intelligenti, con lo stoccaggio Nel 2035, la nostra rete elet- trica sarà molto più intelli- gente di quanto non sia oggi. Consisterà di una raccolta di sottoreti nidificate con al centro le nanoreti di singoli palazzi, uffici, edifici pubbli- ci e case. Queste saranno a loro volta inglobate in mi- croreti, che racchiuderanno edifici vicini per formare un distretto elettrico. Queste reti separate opereranno in una modalità il più possibile autonoma. Genereranno lar- ga parte dell’energia neces- saria e si preoccuperanno di non sovraccaricare le reti di connessione, così che que- ste non risultino sovradimen- sionate. Dal momento che la generazione di energia, lo stoccaggio e numerose del- le apparecchiature odierne girano a corrente continua, le nanoreti trasporteranno corrente continua, conver- tendola in corrente alternata quando necessario, evitan- do buona parte delle perdi- te dell’odierna conversione CA/CC. Nondimeno, si renderà ne- cessario lo stoccaggio, in modo tale che l’energia ge- nerata in una giornata di sole possa essere utilizzata di notte, o quando il cielo è grigio e piovoso. Gli ingegne- ri immaginano lo stoccaggio a livello del singolo edificio – stoccaggio residenziale – ma anche a livello di distretto o superiore. Lo stoccaggio residenziale e distrettuale dovrebbe essere compat- to, così probabilmente sarà composto da tecnologia litio- ion migliorata. Oggi il costo di questo genere di batterie sta calando rapidamente, ed entro il 2035 le previsioni indicano una discesa sotto i 100 euro per kilowattora. Ciò renderà possibili soluzioni di stoccaggio domestico di 10 Elettrolito allo stato solido di imec, un nuovo materiale per realizzare batterie Li- ion di nuova generazione per veicoli elettrici e stoccaggi residenziali kilowattora per circa 1.000 euro. Tuttavia, case e distretti avranno a disposizione un’al- tra forma di stoccaggio; si tratta dei veicoli elettrici che entro il 2035 dovranno avere alimentatori di 100 kilowat- tora. Dato che questi veicoli saranno spesso inattivi, cari- chi e pronti, potranno essere usati per alimentare gli elet- trodomestici casalinghi as- sicurando al tempo stesso il mantenimento di una carica di energia sufficiente a farli muovere. Nel 2035, l’Europa avrà im- boccato la strada che nel 2050 ne farà un continente a impatto zero, secondo un obiettivo stabilito di recente. Ciò significa che le emissio- ni di gas serra come il CO 2 saranno largamente limitate rifornendo larga parte della nostra società con elettricità generata da fonti di combu- stibili non fossili quali solare, eolico e nucleare – un obiet- tivo che è raggiungibile sotto il profilo sia tecnico sia prati- co, ma richiede investimenti enormi e implementazioni accelerate. Entro il 2050, ciò che rimarrà dei gas serra, de- rivanti dai processi industriali e agricoli, alla fine dovrà es- sere compensato attraverso tecnologie di cattura e stoc- caggio del carbonio, tenendo conto che le emissioni nette di CO 2 dovranno raggiunge- re il segno negativo. BART ONSIA A TTUALITÀ

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