EON_629
EON EWS n . 629 - APRILE 2019 3 T ERZA P AGINA visioni degli esperti di IC In- sight , secondo i quali Dram e Nand avrebbero generato, rispettivamente, un fattura- to di 101,6 e 62,6 miliardi di dollari, contro i 750 milioni delle “nuove” memorie 3D Xpoint di Intel (fonte: MKV ) e poche decine di milioni di dollari delle Mram (36 milioni di dollari nel 2017, secon- do uno studio di Objective Analysis ). Il predomino di Dram e Nand continuerà per diversi anni ancora, ma le memorie di nuova generazione – che tanti anni hanno passato in gestazione – stanno comin- ciando a ritagliarsi delle fette non trascurabili di mercato. A distinguersi in questo senso sono le memorie 3D Xpoint frutto della collaborazione tra Intel e Micron che, secon- do le stime di MKV, dovreb- bero portare un fatturato di 1,5 miliardi di dollari entro il 2020. Tra le numerose tipo- logie di memoria emergenti, le memorie a transizione di fase (PCM, Phase Change Memory), le RAM magne- tiche (Mram, in particolare S e si escludono i dispositi- vi di archiviazione di mas- sa su supporto magnetico, il mercato delle memorie è attualmente di dominio di tre contendenti: le memo- rie Flash di tipo Nand (ele- mento essenziale di ogni dispositivo mobile), le RAM dinamiche (la memoria “di lavoro” di elaboratori di ogni tipo) e le RAM statiche (ve- loci ma costose cache , tipi- camente integrate in CPU e SoC). Altri tipi di memorie, di stampo “tradizionale”, come le Flash Nor che si trovano integrate nei microcontrollori per memorizzarne il codice, o di natura innovativa, come le diverse forme di memorie emergenti, rappresentano oggi una frazione trascura- bile del mercato. Secondo un’analisi pubblicata a marzo da Yole Développement , dei 165 miliardi di dollari del mercato 2018 delle memorie stand-alone oltre 160 miliardi sarebbero di pertinenza dei segmenti Dram e Nand. Nu- meri in accordo con le pre- nella variante Spin Transfer Torque o STT) e le RAM re- sistive (ReRam) sono matu- rate a sufficienza da potersi proporre come soluzioni commerciali, non necessa- riamente come prodotti in- dipendenti ma certo come complementi in grado di mi- gliorare significativamente le prestazioni di chip, disposi- tivi di memorizzazione e si- stemi di elaborazione. Con l’avvicinarsi dei limiti di miniaturizzazione delle tec- nologie tradizionali (passato il nodo dei 15 nm le memo- rie Flash sono passate a un’architettura 3D per in- crementare ulteriormente la densità, mentre le dimensio- ni nanometriche dei dispo- sitivi rendono difficile conte- nere le perdite nelle Dram più spinte) il ricorso a nuove tecnologie si fa sempre più inevitabile. Difficoltà d’imple- mentazione e costi faranno sì che all’inizio le nuove ti- pologie di memoria PCM, Mram e ReRam vadano a sostituire principalmente le memorie embedded di tipo Sram e Nor, e solo in un fu- turo più lontano si possano proporre come alternativa ad alte prestazioni delle me- morie Dram. Ad alimentare la domanda di memorie in grado di sposare la velocità delle Dram con l’elevata densità delle Flash 3D saranno in particolare le applicazioni d’intelligenza artificiale, Big Data e IoT. I dispositivi dell’Internet delle Cose, ad esempio, hanno bisogno di una memoria non volatile a bassissimo consu- mo ma dalle prestazioni co- munque elevate. Il mercato delle memorie di prossima generazione sta appena iniziando a fiorire: secondo uno studio di Rese- arch and Markets , da 2,28 miliardi di dollari fatturati nel 2017 si passerà a 26,57 miliardi di dollari nel 2027 – una crescita caratterizzata da un Cagr del 29,5%. Su un arco temporale più breve, gli analisti di Orbis Research prevedono che il mercato delle memorie Mram-STT e ReRam passerà da 2,36 miliardi di dollari nel 2017 a 9,63 miliardi di dollari nel 2023 (Cagr: +26,5%). Ci si aspetta inoltre che la fetta dominante di questo mer- cato venga ascritto alle me- morie non volatili: uno stu- dio pubblicato da LP Infor- mation prevede infatti per questo tipologia di memorie emergenti il passaggio da 1,76 miliardi di dollari nel 2017 a 7,19 miliardi di dollari nel 2023 (Cagr: + 26,4%). Per i piccoli dispositivi dell’IoT il trend di maggior rilievo non sarà tanto il ricor- so a una memoria più den- sa o performante, quanto la transizione da volatile a non-volatile della memoria di lavoro. Mentre ci si avvicina ai limiti di scalabilità delle memorie “tradizionali”, cominciano ad affacciarsi sul mercato alcune tecnologie di memorizzazione alternative M ASSIMO G IUSSANI Memorie: in arrivo le nuove generazioni
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