EON_628
EON EWS n . 628 - MARZO 2019 17 dotti a livello mondiale. Perciò, stiamo consigliando ai nostri distributori di aumentare le proprie scorte dei nostri pro- dotti come soluzione tampone per limitare gli eventuali ritardi dovuti ai corrieri o ai controlli alle frontiere”. Accesso alla manodopera qualificata L’industria elettronica ha un particolare bisogno di mano- dopera altamente specializza- ta per garantire la continuità del suo successo e della sua crescita. Nel mercato unico è inclusa la libera circolazione dei lavoratori. Con un futuro che riserva limitazioni ancora sconosciute, non è certo se il settore continuerà a essere in grado di trovare manodopera proveniente da tutta Europa e dal Regno Unito senza ul- teriori difficoltà. Infatti, è pos- sibile che lavoratori qualificati con competenze specifiche non siano in grado o non si- ano disposti a trasferirsi dove è richiesta la loro professio- nalità. Resta da vedere come il Re- gno Unito affronterà questa questione, in quanto le limi- tazioni all’immigrazione sono state un tema chiave durante la campagna referendaria sul- la Brexit. Tuttavia, per quanto riguarda la manodopera spe- cializzata, la posta in gioco è molto più alta per l’industria elettronica del Regno Uni- to rispetto alla controparte nell’Unione Europea. Le nuo- ve restrizioni all’immigrazio- ne potrebbero dissuadere in particolare i giovani profes- sionisti, che sarebbero altri- menti entusiasti di trasferirsi dall’Europa per lavorare nel Regno Unito, determinando un maggiore isolamento del Regno Unito. Neil Harrison, CEO di Distre- lec , distributore leader in Eu- ropa nel settore dell’elettroni- ca, dell’automazione e delle tecnologie di misurazione, affronta il problema Brexit in modo diretto: “Essendo un di- stributore con sede nell’UE, con magazzini in Svizzera e nei Paesi Bassi e con la mag- gior parte dei nostri clienti nell’UE, forse siamo in una posizione migliore rispetto a molte altre aziende per ridurre al minimo gli eventuali disagi dovuti alla Brexit per i nostri clienti. Tuttavia, il successo di Distrelec è fondato soprattut- to sul lavoro dei nostri dipen- denti e abbiamo quindi preso provvedimenti per continuare a fare affidamento sulla ga- ranzia di trovare la persona giusta per la posizione giusta. Nei nostri uffici in tutta Europa e nel nostro Enterprise Hub di Manchester, continueremo a innovare e a trovare soluzioni originali per nuovi scenari co- me la Brexit”. Effetti sul settore nel Regno Unito Viste le conseguenze descrit- te fino a questo punto, mol- te grandi aziende del settore dell’elettronica hanno espres- so dubbi a proposito del pro- seguimento delle proprie attività nel Regno Unito. Se dovessero confermare queste preoccupazioni e abbandona- re il Regno Unito, ciò avreb- be ricadute a cascata anche sulle aziende secondarie del- la catena di approvvigiona- mento, che potrebbero essere state fondate e strutturate in modo specifico per soddisfare le esigenze commerciali delle grandi aziende. Lo scenario peggiore prevede per il Re- gno Unito la perdita di gran parte dell’industria elettronica, STEVE HERD che innescherebbe una rea- zione a catena inarrestabile con conseguenze pesantissi- me sulla crescita economica del paese. Eppure, non tutte le grandi aziende intendono abbando- nare il mercato britannico nel dopo Brexit. Rob Hammond, CEO e presidente di Ham- mond Manufacturing , ha di- chiarato: “Hammond è un’a- zienda globale e, come tale, sta preventivamente facendo tutto il necessario per servire al meglio i propri clienti, in- dipendentemente dalla dire- zione che prenderà la Brexit. Sia il Regno Unito sia l’Unio- ne Europea rappresentano grandi mercati di importanza fondamentale e Hammond sosterrà i suoi partner di di- stribuzione a livello locale e internazionale”. In definitiva, con l’avvicina- mento della Brexit, l’incertez- za che l’industria elettronica deve affrontare viene gestita meglio attraverso un’attenta pianificazione ad ampio rag- gio. Come hanno fatto mol- ti rappresentanti del settore, organizzare le contromisure per la peggiore delle ipotesi di Hard Brexit è una scelta sag- gia. I produttori, i fornitori e i distributori dovrebbero assicu- rarsi che le loro filiere di pro- duzione e catene di fornitura non saranno influenzate dalla Brexit, oppure adottare tutti i provvedimenti necessari per continuare la propria attività. In ogni caso, l’Unione Euro- pea e il Regno Unito sono legati da una preziosa part- nership commerciale e la lo- ro dipendenza reciproca non verrà cancellata da un giorno all’altro. Probabilmente, vi sa- rà un periodo di grazia dopo l’entrata in vigore della Brexit e i cambiamenti previsti e de- lineati finora non avranno ef- fetto immediato. Quando sarà finalmente fatta chiarezza su cosa comporterà esattamente la Brexit, l’industria elettronica europea continuerà a evolver- si nella sua scia. HyWEAR compact: il nuovo wearable per l’identificazione con barcode e Rfid Si indossa come un guanto e las- cia le dita, le mani e le braccia dell’operatore libere di muoversi. Si tratta di HyWEAR compact di Feig Electronic , distribuito in Italia da Rfid Global , un dispositivowearable ergo- nomico dedicato alla raccolta dati che rileva barcode 1D/2D e tag Uhf Rain Rfid. Il formato dell’HyWEAR compact permette di risparmiare svariati secondi nell’identificazione del codice a barre o del tag Rfid, poiché alcune operazioni, come impugnare un dispositivo e at- tivare lo scanner, sono eliminate. La semplice presa dell’oggetto da parte della mano equipaggiata con l’HyWEAR compact genera l’acquisizione dei dati, evitando movimenti dispendiosi in termini di tempo e inutili carichi di lavoro. Un altro quid performante del de- vice wearable è il WLAN roaming, ossia la capacità di transitare in modo automatico da una cella ra- dio a un’altra senza bisogno di log in: l’apparato si connette in modo trasparente al nuovo nodo WLAN, integrandosi perfettamente nel pro- cesso di comunicazione esistente. La batteria supporta HyWEAR compact lungo l’intera durata della giornata lavorativa e può essere facilmente sostituita da una batteria carica: una similemodularità nel de- sign assicura, tra i vantaggi, anche la riduzione dei costi di manutenzi- one. L’apparato wearable è disponi- bile in 3 varianti, per identificazione tramite barcode, Rfid UHF (865 - 928 MHz) oppure entrambe (variante ibrida). In particolare, la versione ib- rida ingloba un reader modulo Rfid prodotto da Feig Electronic, men- tre il barcode è attivato da un ap- posito trigger posto sul dito indice del guanto, cambiando dopo un determinato periodo di non-uso per ridurre il consumo energetico. Oltre al WiFi 2.4 GHz / 5 GHz con funzi- one di roaming, HyWEAR compact comunica via Bluetooth 5.0, mentre per la trasmissione wireless dei dati raccolti al sistema ERP è disponi- bile l’SDK.Tutto ciò fa dell’HyWEAR compact un tool ideale laddove gli operatori muovono a mano oggetti (picking, packing) raccogliendo nel contempo i dati: raccolta dif- ferenziata dei rifiuti porta a porta, logistica di magazzino, produzi- one, gestione bagagli e consegna di pacchi sono alcuni esempi sig- nificativi. HyWEAR compact è pen- sato infatti per garantire la piena libertà di movimento dell’operatore e, nel contempo, un’accurata data collection. brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi A TTUALITÀ
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