EON_627

EON EWS n . 627 - FEBBRAIO 2019 25 scita del mercato. Per esem- pio, i ricercatori hanno calco- lato che saranno necessarie circa 220 “gigafactory” per soddisfare la domanda glo- bale di batterie per alimenta- re i veicoli elettrici. Dove co- struirle e con quali fondi sarà un’altra sfida da affrontare, e in molti auspicano interventi governativi. In realtà ci so- no già dei progetti in questo senso. Per esempio il proget- to di ricerca Fab4Lib, guidato da TerraE Holding GmbH e finanziato dal Ministero fede- rale tedesco dell’Istruzione e della ricerca (BMBF), ha l’obiettivo di stabilire una ca- pacità di produzione di cel- le agli ioni di litio di circa 8 GWh all’anno in Germania. al riciclaggio Non bisogna trascurare, inol- tre, l’aspetto del riciclaggio anche perché le stime indica- no che per le batterie agli ioni di litio, nel 2030, circa il 10% del fabbisogno di materie pri- me sarà soddisfatto tramite il riciclaggio delle batterie e fino al 40% nel 2050. Paralle- lamente, per quanti intendo- no sviluppare impianti di rici- claggio di questo tipo, la cat- tiva notizia è che non ci sa- ranno quantitativi adeguati di batterie da riciclare prima di 10 anni, che è il tempo di vita medio di questi componen- ti. Questo significa che po- trebbe essere difficile trovare risorse finanziarie sufficienti per la ricerca e lo sviluppo nel settore del riciclaggio nel breve termine. Gli analisti auspicano, anche in questo caso, che l’Unione Europea e i vari governi nazionali nel frattempo possano sostene- re la ricerca e lo sviluppo da parte delle università e di al- tre organizzazioni per questo specifico segmento. M olte materie prime per la produzione dei componenti elettronici non sono, per ora, una risorsa particolarmen- te limitata, ma le previsioni di sviluppo di diversi settori, come per esempio la mo- bilità elettrica, sono tali da modificare sensibilmente nei prossimi anni l’attuale sce- nario. I soggetti interessati alla di- sponibilità di materiali, come litio, cobalto, nichel e grafi- te, sono diversi. Fra questi ci sono naturalmente i pro- duttori di componenti, che devono poter contare su fonti di approvvigionamento affidabili e quantitativamente adeguate, ma anche i go- verni di diversi Paesi che devono mettere in atto del- le politiche ben precise per assicurare la crescita dei ri- spettivi settori industriali. Per esempio, sono già diversi i sistemi di batterie fabbricati in Europa, ma attualmente le celle necessarie per que- sto scopo devono essere acquistate principalmente da fornitori asiatici (giappo- nesi, sudcoreani e cinesi). Le aziende europee dipen- dono quindi dai produttori esterni e dalle loro catene di approvvigionamento. Quali parti del valore aggiunto del settore della mobilità elet- trica saranno realizzate in futuro in Europa e nei singoli Paesi diventa quindi anche una questione politica. In sostanza, lo scenario che si prospetta per la mobilità elettrica indica che nel 2050 l’80% di tutte le autovetture di nuova immatricolazione sulle strade in tutto il mondo potrebbe essere alimentato da sistemi di trazione alter- nativi. L’aumento della mobi- lità elettrica sta alimentando notevolmente la domanda globale di batterie, con re- quisiti di capacità annua pa- ri a 6.600 GWh, secondo i dati dell’ Oeko-Institut di Friburgo (Germania). La catena del valore: dalle materie prime… Le materie prime non sono scarse: le riserve globali di litio sono stimate in 16 mi- lioni di t, quelle di cobalto in 7,1 milioni di t, mentre per il nichel si parla di 74 milioni di t. Queste quantità sono sufficienti per le ne- cessità previste e, secondo gli esperti, non c’è da aspet- tarsi carenze su questo versante. Il segmento dei veicoli elettrici però sta cre- scendo in modo molto dina- mico e gli analisti avvisano che non si possono neppure escludere limitazioni tempo- ranee per la disponibilità di singole materie prime. In sostanza gli analisti pre- vedono un aumento so- stanziale della domanda di litio, cobalto e nichel fino al 2030, ma se le celle agli ioni di litio rimarranno la tecnolo- gia di energy storage privi- legiata per i veicoli elettrici, la domanda di litio crescerà ancora, almeno fino al 2050. alle gigafactory… A parte le materie prime, ci sono però molti altri punti della catena del valore che dovranno adeguarsi alla cre- S TEFANO B IANCHI Il notevole sviluppo previsto per la mobilità elettrica comporterà una maggiore domanda di batterie con le relative implicazioni in termini di materie prime e capacità produttive Le implicazioni della crescita del mercato dei veicoli elettrici La disponibilità delle materie prime per realizzare batterie agli ioni di litio è buona, anche in considerazione che in alcuni casi, come per il litio, in futuro una parte rilevante deriverà dal riciclo delle batterie usate T ECNOLOGIE

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