EON_625
EON EWS n . 625 - DICEMBRE 2018 18 ai clienti. L’offerta di prodotti ‘bits-to-antenna’, con la no- stra competenza di sistema ci rende un vero partner per i clienti, in grado di aiutarli ad affrontare le loro sfide più dif- ficili. Per esempio, sfruttando l’ecosistema RadioVerse sul nostro sito web, i clienti pos- sono passare dal concept al prototipo e poi alla produzione in maniera molto rapida. Sia che i clienti progettino usando i ricetrasmettitori ADI altamente integrati, o che invece usino i analogico-digitali discreti e la nostra gamma RF, la tecnolo- gia RadioVerse fornisce infor- mazioni tecniche esaustive, e piattaforme complete di svilup- po, che includono software e altri strumenti per la proget- tazione. I progettisti possono interagire con i nostri esper- ti tramite EngineerZone, una community di supporto che in- clude forum, blog e altri stru- menti di comunicazione. La piattaforma ‘small cell’ basata sull’AD9375 è un altro ottimo esempio dei contenuti dell’eco- sistema RadioVerse. Il sistema include tutti i componenti radio necessari per creare una pic- cola cella, dall’interfaccia SER- DES fino all’antenna. Il proget- to è adatto a piccole celle da interno con un’antenna 2T2R e potenza erogata di 250 mW. Tutti i componenti radio si tro- vano sulla scheda. Il consumo di potenza è circa 10 W e le dimensioni molto piccole, tanto da poter essere comodamente tenuto in mano. Una unica ali- mentazione a 12 V è richiesta, e la scheda è fornita con un kit di valutazione, che è possibi- le connettere direttamente a un sottosistema a banda base, per una veloce prototipazione del sistema completo”. L’ introduzione della 5G è ben avviata, molte prove sul cam- po sono effettuate e tante altre sono in svolgimento. Secondo il recente 5G Trial Snapshot Report del GSA, ad oggi sono state riportate oltre 326 dimo- strazioni e prove della 5G, con circa 134 operatori mobili che hanno annunciato esperimenti 5G in 62 Paesi. Molti di questi esperimenti erano focalizzati ad incrementare la velocità di connessione, ma non bisogna dimenticare che il 5G introdu- ce anche flessibilità e nuove caratteristiche che permettono nuove applicazioni. Il 5G apre la strada allo standard che ci accompagnerà fino al 2030 e oltre. Ne abbiamo parlato con Thomas Cameron, director of wireless technology di Analog Devices. D: In che modo la tecnolo- gia radio può contribuire al 5G? R: “La banda larga mobile avanzata richiede una veloci- tà dati maggiore e una gran- de capacità di rete. A livello di stazione base, la capacità può essere aumentata prin- cipalmente in tre modi: con porzioni di spettro, aumentan- do la densità delle stazioni ba- se e migliorando l’efficienza spettrale. A livello globale, si liberano continuamente nuove frequenze per l’uso mobile e la densità della rete è in au- mento grazie all’installazione di piccole celle, tuttavia ci so- no ancora margini di migliora- mento dell’efficienza nell’utiliz- zo delle risorse radio. Recen- temente, massive MIMO si è distinta come una tecnologia capace di apportare significa- tivi miglioramenti nell’efficien- za spettrale. Massive MIMO si basa sull’uso di molte anten- ne attive che possono essere adattate per trasmettere un segnale a uno specifico uten- te nello spazio, mantenendo sotto controllo l’interferenza verso gli altri utenti. Un nu- mero elevato di antenne, in- sieme ad algoritmi di elabo- razione dei segnali, permette essenzialmente il riutilizzo della frequenza fino ad una scala microscopica. Questo introduce una nuova variabi- le nell’equazione del riutilizzo di frequenza, dato che ora lo spazio è usato per permettere la trasmissione simultanea di flussi di dati verso utenti diver- si nello stesso spettro. Questo si traduce in una maggiore ef- ficienza spettrale ed un au- mento del throughput di cella. La foto a lato illustra questo sistema. L’antenna appare fi- sicamente come un pannello sul quale sono montati diversi radiatori (antenne elementari). Dietro ogni radiatore c’è una singola catena del segnale”. D: Quali sono le sfide che la tecnologia massive MIMO porta con sé a livello inge- gneristico? R: “Nei sistemi massive MIMO si aggiungono molti più canali radio ai sistemi, passando da un tipico 8T8R (8 trasmettito- ri, 8 ricevitori) TDD (time divi- sion duplexing) a un sistema 64T64R. Il forte aumento della capacità delle stazioni base dato dal massive MIMO è ac- compagnato da un’alta com- plessità nell’unità radio. Le in- stallazioni classiche prevedono l’utilizzo di antenne in conteni- tori passivi, comandati da unità radio remote tramite dei cavi. La struttura fisica del massive MIMO è basata su architetture ad antenne attive, e ciascuna richiede una catena, parte del sistema d’antenna. C’è però un limite al peso e dimensioni dei sistemi d’antenne attive. Le dimensioni dell’antenna sono dettate dalla spaziatura tra i singoli elementi, ma il peso di- pende anche dalla potenza as- sorbita. La sfida per i progettisti è raggiungere le prestazioni richieste nei con i vincoli di- mensionali, di peso e potenza assorbita”. D: In che modo la tecnologia wireless RadioVerse di ADI accelera lo sviluppo del 5G? R: “La tecnologia RadioVer- se è l’applicazione pratica del nostro approccio sistemi- co per offrire valore aggiunto A CURA DELLA REDAZIONE Procedono gli esperimenti 5G che promettono nuove applicazioni, velocità di connessione e aprono la strada agli standard che ci accompagneranno nei prossimi anni. Il punto di vista di Thomas Cameron, director of wireless technology di Analog Devices Il futuro delle telecomunicazioni 5G THOMAS CAMERON , director of wireless technology di Analog Devices Il sistema nella foto include tutti i componenti radio necessari per creare una piccola cella, dall’interfaccia SERDES fino all’antenna A TTUALITÀ
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