EON_624

EON EWS n . 624 - NOVEMBRE 2018 23 sta ufficiale di due senatori degli Stati Uniti a Super- Micro per avere una serie di informazioni dettagliate sull’accaduto. Indipendentemente dalla ricostruzione di Business- Week e relative reazioni, questa notizia fa sicura- mente riflettere, e molto, sui potenziali rischi a cui attualmente si può andare incontro. I motivi sono di natura diversa: ci trovia- mo in un contesto dove c’è una guerra commerciale in atto, e in Cina sono pro- dotti almeno il 75% degli smartphone e il 90% dei PC del mondo, per non parlare delle periferiche e dei sistemi più complessi, ma anche dei componenti elettronici di base (proces- sori, microcontroller, me- morie). Sul versante della supply chain, solo pochis- simi produttori (Intel, per esempio) hanno conserva- to alcuni impianti produttivi negli Stati Uniti e in Euro- pa. L’uso di alcune tecno- logie, come per esempio quella cloud e l’IoT, espone in modo imprevedibile i dati degli utenti e coinvolge un numero molto grande di soggetti potenzialmente a rischio. L’identificazione di siste- mi di hacking hardware è sicuramente più comples- sa e difficile rispetto agli attacchi di tipo software, così come lo sono le con- tromisure da attuare. Con- trollare tutti i prodotti per prevenire questo tipo di at- tacchi non è semplicemen- te possibile. I l settimanale Business- Week , di Bloomberg, ha recentemente pubblicato un articolo secondo il qua- le alcune motherboard di SuperMicro sono state modificate per ospitare un minuscolo chip, non previ- sto dal progetto originale, utilizzabile per lo spionag- gio informatico. La scoperta, secondo la ricostruzione di Business- Week , sarebbe avvenuta già nel 2015 quando Ama- zon ha fatto analizzare da esperti esterni la sicurezza di Elemental Technolo- gies , una startup che vole- va acquisire. I server con le motherbo- ard così modificate sa- rebbero stati destinati a numerose aziende statu- nitensi, fra cui Amazon e Apple , ma sarebbero finiti anche al Dipartimento del- la Difesa degli Stati Uniti e installati su alcune navi da guerra. Gli esperti sottolineano che un attacco realizzato via hardware, in generale, è molto più pericoloso e difficile da scoprire rispet- to a quelli più tradizionali che usano soltanto mezzi software. Anche porvi ri- medio è nettamente più complesso dato che spes- so non basta una semplice patch software. Un Paese, indica l’articolo di Bloomberg, che avrebbe un interesse particolare a condurre questo tipo di at- tacco è la Cina. La notizia ha suscitato, ovviamente, molto scalpore, con pe- santi conseguenze sull’an- damento della borsa, visto che le aziende coinvolte direttamente sarebbero al- meno una trentina. Le aziende hanno smen- tito categoricamente la ricostruzione di Business- Week così come la Cina che, anzi, si è dichiarata ferma sostenitrice della si- curezza informatica. L’U.S. Department of Ho- meland Security del resto – riporta BusinessWeek – ha dichiarato di non avere motivi per dubitare delle smentite delle aziende coinvolte. Il passaggio più recente di questa storia è rappresentato dalla richie- Quando l’attacco viene dall’hardware Secondo BusinessWeek, di Bloomberg, alcune motherboard di SuperMicro sono state modificate per ospitare un minuscolo chip utilizzabile per lo spionaggio informatico F RANCESCO F ERRARI Accordo tra ERNI Electronics e Amphenol ICC per i connettori MicroSpeed ERNI e Amphenol ICC hanno annunciato di aver stipulato un accordo di sec- onda sorgente relativo alla famiglia di connettori MicroSpeed che si pro- pone quindi come una soluzione af- fidabile per la connessione tra sche- da e scheda in grado di soddisfare le esigenze di applicazioni in ambi- enti industriali e comunque gravosi che richiedono elevata velocità. “Si- amo particolarmente soddisfatti di avere Amphenol ICC come seconda sorgente per la nostra linea Micro- Speed” - ha detto Michael Singer, Vice President Marketing di ERNI Electronics. “Questa cooperazione con Amphenol ICC rappresenterà sicuramente un punto di riferimen- to nel campo delle connessioni tra scheda e scheda che richiedono una schermatura estremamente af- fidabile contro le interferenze EMI e velocità di trasferimento dati fino a 25 Gb/s. Negli ultimi anni i prodotti della linea MicroSpeed sono stati adottati su larga scala in un gran numero di applicazioni particolar- mente impegnative e questo accor- do con Amphenol ICC contribuirà ad ampliare ulteriormente la diffu- sione di questi connettori”. “Amphenol ICC è lieta di cooperare con ERNI in qualità di seconda sor- gente per l’innovativa linea di con- nettori MicroSpeed” - ha commentato Fabrizio Stango, Product Marketing Director di Amphenol ICC. “Il know how di ERNI e l’esperienza maturata da Amphenol nella tecnologia di con- nessione industriale rappresentano la combinazione ideale per rendere disponibile una soluzione standard per la connessione tra scheda e sche- da ad alta velocità che può contare su una seconda sorgente”. La famiglia di connettori MicroSpeed è caratterizza- ta da elevate velocità di trasmissione dati. Grazie all’eccellente integrità dei segnali è possibile conseguire veloc- ità di trasmissione dati fino a 25 Gb/s. Di dimensioni ridotte e a prova di interferenze, questi connettori assi- curano elevate prestazioni in termini di sicurezza e di compatibilità elettro- magnetica. L’automazione industriale è uno dei settori d’applicazione tipi- co. In particolare, i connettori Micro- Spedd rappresentano la soluzione ideale per applicazioni IoT (Internet of Things) e Industry 4.0. Comuni- cazione dati, telecomunicazioni ed elaborazione di fascia alta sono al- tri possibili impieghi. Nonostante la compattezza dimensionale, questi connettori si distinguono per le loro doti di affidabilità e robustezza. Ap- positi moduli di potenza possono es- sere utilizzati per l’alimentatore. brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi T ECNOLOGIE

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