EON_622

EON EWS n . 622 - SETTEMBRE 2018 4 L’ azienda californiana ha deciso di rifocalizzare la sua strategia, mettendo da parte lo sviluppo della produzione di processo- ri a 7 nanometri FinFET. Lo ha annunciato il nuovo CEO, Tom Caulfield. D’ora in poi, il gruppo controllato dal fondo sovrano di Abu Dhabi, investirà soprattut- to su processi produttivi a 14/12 nanometri. Porterà inoltre avanti alcuni pro- getti specialistici come la realizzazione di chip ASIC (Application-Specific In- tegrated Circuit), gestiti all’interno di una divisio- ne indipendente. Tuttavia questa operazione, che comporterà una riduzione degli investimenti di R&D, non sarà indolore: il nuovo piano porterà infatti in dote tagli al personale e una pesante riorganizzazione. Ma soprattutto segnerà un passaggio epocale: l’addio di un cliente storico come AMD , dal cui spin-off nac- que proprio GlobalFoun- dies nel lontano 2009. Il gruppo di Santa Clara ha infatti già reso noto che produrrà i processori a 7 nanometri grazie a una partnership con la fonderia taiwanese TSMC ed even- tualmente con la coreana Samsung . In compenso, il passaggio non avverrà in maniera brusca, visto che GlobalFoundries ha con- fermato i piani per i pros- simi mesi del 2018 e per il 2019. “La domanda di semiconduttori non è mai stata così alta e i clienti ci stanno chiedendo di piani- ficare soluzioni che siano in grado di supportare le in- novazioni tecnologiche del futuro – ha spiegato Caul- field –. La maggior parte degli attuali clienti fabless, sta cercando di estrarre il maggior valore possibile da ogni nuova generazione tecnologica, per far fruttare gli importanti investimenti necessari per adattare la progettazione. La longevi- tà di ogni nodo tecnologico viene così allungata usan- do piattaforme di design che permettono più ondate successive di applicazioni”. “Ridurre il peso degli in- vestimenti necessari a rin- correre l’ultima tecnologia d’avanguardia consentirà a GlobalFoundries di ef- fettuare investimenti mirati nelle tecnologie che real- mente interessano i chip designer in segmenti a for- te crescita come RF, IoT, 5G, industria o automotive” ha spiegato Samuel Wang, esperto del settore presso Gartner . “Mentre l’avan- guardia richiede grande impegno, pochi clienti pos- sono affrontare la transi- zione ai 7 nm o meno. La tecnologia a 14 nm e più sarà un importante driver di crescita per l’industria dei chip per ancora molti anni a venire. Lo spazio per continuare a innovare su questi nodi è sufficien- te a sostenere la prossima ondata tecnologica”. D opo la debole (-9,3%) per- formance borsistica registra- ta nell’intero 2017, le azioni AMD hanno finalmente ri- preso a correre nell’anno in corso. Nei primi 8 mesi del 2018, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Lisa Su hanno portato a casa un rialzo del 144,8%, tornando così in area 25 dollari, cioè su livelli che non si vedeva- no da fine 2006. Un risultato ancora più significativo se si pensa che nello stesso periodo, l’indice azionario di riferimento per il settore dei semiconduttori, cioè il SOX di Filadelfia, ha guadagnato l’11,8%, e la storica rivale In- tel si è dovuta accontentare di un rialzo limitato a quasi il 5 per cento. A sostene- re gli acquisti delle azioni AMD, innanzitutto, gli ottimi risultati presentati nel primo semestre del 2018 che han- no mostrato una crescita del fatturato del 46,1% rispetto allo stesso periodo del 2017 e un margine lordo lievita- to addirittura del 63,5% su base annua, grazie anche al successo dei nuovi prodotti che hanno migliorato il mix di vendita. Nel dettaglio, il balzo dei ricavi del gruppo di Santa Clara è stato ali- mentato dal successo della divisione che raggruppa i chip grafici tradizionali, con in prima fila quelli impiegati nei videogiochi, i proces- sori e le soluzioni dedicate a calcoli ed elaborazioni. Divisione che nel periodo gennaio-giugno del 2018 ha mostrato un incremento del fatturato del 78,4% su base annua, arrivando così a pesare il 64,7% del totale rispetto al 53% del 1° seme- stre del 2017, mentre le altre attività sono cresciute solo del 9,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora più consistente il miglioramento del risultato dell’intera gestione operati- va di AMD nel 1° semestre del 2018, concluso con un utile di 273 milioni rispetto ai 10 milioni dei primi sei mesi del 2017. A livello di ultima riga di conto economico, il gruppo guidato da Su è poi riuscito a portare a casa un utile netto di 197 milio- ni rispetto alla perdita di 75 milioni dello stesso periodo dell’anno prima. Positive an- che le indicazioni per l’intero esercizio in corso in quanto i vertici di AMD si aspetta- no un fatturato in crescita di almeno il 25% rispetto al 2017, con l’incidenza del margine lordo sui ricavi so- pra il 37% rispetto al 36,7% del 1° semestre del 2018. Su queste previsioni non concordano tutti gli analisti che coprono le azioni AMD. In particolare, su 31 broker 14 hanno un giudizio po- sitivo, 13 hanno un rating neutrale e 4 suggeriscono di vendere, con la media dei prezzi obiettivo intorno a 18,5 dollari, cioè oltre il 25% in meno rispetto agli attuali livelli. AMD torna a brillare a Wall Street GlobalFoundries cambia strategia Da inizio anno le quotazioni dei titoli della storica rivale di Intel sono letteralmente volate (+144,8%) sulla scia di risultati semestrali che hanno mostrato una forte crescita dei ricavi e un ritorno all’utile dopo il rosso della prima parte dell’anno scorso, ma anche delle positive indicazioni del management sull’intero 2018. La maggioranza degli analisti è scettica sulla continuazione del rally in Borsa L’azienda dice addio ai 7 nanometri. La decisione è finalizzata a rafforzarsi sui business tradizionali a forte crescita ma spinge il cliente AMD a girarsi verso altri fornitori E LENA K IRIENKO F EDERICO F ILOCCA H I - TECH & FINANZA

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=