EON_622
EON EWS n . 622 - SETTEMBRE 2018 21 alcun cambiamento in ter- mini di forma, dimensioni e funzionalità. In questo modo è stato possibile garantire la conformità con tutti i criteri di qualificazione di AMD. D: Il processore Geode di AMD ha anche tratto van- taggio dalla conversione ai processi “lead-free”. R: Esattamente. Nel 2005 si è verificato un radicale cam- biamento e il processore Geode era allora il prodotto leader nella sua categoria. Quindi vanno sommati tut- ti questi fattori, poiché chi può vantare un’ampia base installata rimarrà un punto di riferimento per il mercato negli anni a venire. Si tratta di una situazione tipica nel settore della tecnologia di elaborazione embedded. D: Qual è il mercato di questa tecnologia che a ragion veduta si può defi- nire parecchio datata? R: Il processore Geode di AMD, così come i moduli nei formati ETX e XTX sono ancora un grado di garan- tire ottimi risultati in termini di rapporto tra prestazioni e consumi (performance/W), oltre a supportare ISA e PCI. Questi due ultimi tipi di bus non sono più disponibili sulle nuove piattaforme di processori, ma erano larga- mente diffusi nel decennio scorso per implementare espansioni di tipo custom. Di conseguenza, qualun- que utente sia in grado di soddisfare i propri requisiti a livello di performance con una soluzione di questo ti- po, non ha avuto bisogno di cambiare. D: Qual è il mercato di questa tecnologia che a ragion veduta si può defi- nire parecchio datata? R: Il processore Geode di AMD, così come i moduli nei formati ETX e XTX sono ancora un grado di garan- tire ottimi risultati in termini di rapporto tra prestazioni e consumi (performance/W), oltre a supportare ISA e PCI. Questi due ultimi tipi di bus non sono più disponibili sulle nuove piattaforme di processori, ma erano larga- mente diffusi nel decennio scorso per implementare espansioni di tipo custom. Di conseguenza, qualun- que utente sia in grado di soddisfare i propri requisiti a livello di performance con una soluzione di questo ti- po, non ha avuto bisogno di cambiare. D: Ma qual è il motivo per cui i clienti non sentono l’esigenza di cambiare? Non dovrebbero mantene- re il passo con i più re- centi sviluppi? In 13 anni non si sono avuti parecchi cambiamenti, in particola- re per quel che concerne la tecnologia x86? R: La tecnologia di elabora- zione embedded da sempre prevede la disponibilità sul lungo periodo e la situazio- ne che si sta prendendo in considerazione è un ottimo esempio di ciò che questo può significare per i clienti. Essi beneficiano di un enor- me ritorno sugli investimenti effettuati e possono ora ga- rantire una disponibilità sul lungo termine che si avvici- na alla durata della vita me- dia di una macchina in Ger- mania che è considerevole visto che si aggira intorno ai 18 anni (dall’acquisto fino alla demolizione). E qui non stiamo parlando di elimina- zione, bensì di ultimi ordini dopo 16 anni. D: Quindi non sarebbe una sorpresa se venisse annunciata un’ulteriore estensione e un giorno sa- reste in grado di ottenere il processore Geode come una Youngtimer (ovvero quelle vetture comprese tra 20 e 30 anni), quindi ancora in produzione di serie come il Maggiolino della VolksWagen? R: Questo non lo sappiamo e non possiamo certamente fare promesse al riguardo. Non bisogna comunque di- menticare che nel caso del Maggiolino della VolksWa- gen sono state concepite nuove gamme di modelli mentre nel caso del pro- cessore Geode LX, esso è rimasto fondamentalmente immutato, a parte l’ovvia evoluzione del supporto software. I moduli congatec equipaggiati con i nuovi pro- cessori Geode che non con- tengono sostanze alogene sono ancora contrassegnati con il numero d’ordine del prodotto originale, un altro elemento a testimonianza del fatto che si tratta di uno dei prodotti più datati della nostra offerta. D: Esiste qualcosa di più vecchio? R: Solo accessori, come ad esempio i cablaggi. D: Analizziamo ora più da vicino i requisiti dei clien- ti. Chi richiede esattamen- te una disponibilità di 16 anni? R: Noi abbiamo clienti ope- ranti in mercati che spazia- no dall’automazione al com- parto ferroviario, che richie- de la disponibilità per pe- riodi estremamente lunghi, dal settore dell’infotainment professionale a quello dei chioschi come i termina- li per le lotterie dove oltre al prezzo, le prestazioni grafiche sono l’altro fattore chiave. Ovviamente la ten- denza è non proporre più questi moduli per la fascia alta di tali applicazioni, ma destinarli a mercati dove il prezzo, oltre a rappresen- tare un elemento importan- te, consenta di generare i volumi necessari affinché la richiesta di questo tipo di processore dopo così tan- ti anni si mantenga a livelli consistenti. D: Ci può descrivere bre- vemente l’insieme delle caratteristiche disponibili a quel tempo? R: Con un valore tipico di TDP di 5W, siamo stati in grado di equipaggiare il pro- cessore Geode LX 800 di AMD con un massimo di 1 GB di memoria DDR3. Un risultato senza dubbio note- vole. I nostri moduli, inoltre, disponevano di numerose interfacce standard, tra cui USB, COM e Ethernet per supportare svariate applica- zioni di tipo “legacy”. I mo- duli XTX inoltre supportava- no PCI Express, che era già stato progettato a 32 bit per soddisfare le esigenze delle applicazioni target. D: Se nel 2021 non sarà più disponibile il suppor- to, quale raccomandazio- ne si sente di fare ai vostri clienti? R: Esistono parecchie op- zioni. In ogni caso ora non è possibile prevedere quale sarà la soluzione migliore tra 3 anni. Quel che è cer- to è che forniremo ai clienti un’ottima soluzione. D: Il settore dell’elabora- zione embedded continue- rà a mantenersi interes- sante e contraddistinto da un alto tasso di innova- zione? R: Questo è fuori di dubbio! Tutto ciò ovviamente abbina- to alla disponibilità sul lungo termine e a un incremento della complessità. Ecco il motivo per cui il nostro ob- biettivo è rendere l’utilizzo della tecnologia di elabora- zione embedded sempre più semplice per i nostri clien- ti. Nel caso dei progetti che prevedono l’uso del proces- sore Geode di AMD, ciò si può esprimere semplicemen- te con un motto: “Squadra che vince non si cambia”. A TTUALITÀ
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