EON_622

11 una volta che in Italia au- mentasse vertiginosamen- te il numero delle e-car. Gli esperti di Enel, nel rapporto, sostengono che “i presunti rischi sulla tenuta del siste- ma elettrico sono un falso mito: se in Italia oggi circo- lassero un milione di e-car in più la domanda energetica aumenterebbe di appena lo 0,3%, mentre la tenuta della rete di distribuzione è assi- curata dalle tecnologie svi- luppate negli anni da Enel, che rendono la rete elet- trica italiana una tra le più innovative e avanzate nel mondo. Tecnologie che per- mettono di abilitare le auto elettriche al mercato dei servizi stabilendo un circolo virtuoso tra la connessione dell’auto elettrica e la rete di distribuzione”. Un’altra cri- ticità, almeno per alcuni di noi, è il costo delle autovet- ture. Oggi le auto elettriche Falsi miti e criticità È ovvio che vi siano ancora molte criticità. E probabil- mente falsi miti da sfatare. Per esempio c’è chi dice che le auto elettriche siano in- quinanti e che avrebbero un impatto negativo sulla rete elettrica. Francesco Ventu- rini, direttore della Business Line di Enel, cui è stato affi- dato il compito di realizzare il Piano di sviluppo per la mobilità elettrica in Italia, ha recentemente affermato in un convegno: “L’auto elettri- ca in sé non produce emis- sioni: non ha una marmitta e quindi non emette inquinanti e polveri sottili che rendono irrespirabile l’aria delle cit- tà”, oltre ad aggiungere che: “l’auto elettrica dal pozzo alla ruota produce circa il 72% in meno di CO 2 rispet- to a un’auto tradizionale”. Alcuni nutrono dubbi sulla tenuta del sistema elettrico, 14.000 nel 2022, con un in- vestimento tra i 100 e i 300 milioni di euro. La rete di ri- carica sarà composta da co- lonnine Quick (22 kW) nelle aree urbane e Fast (50 kW) e Ultra Fast (150 kW), per la ricarica veloce, in quelle ex- traurbane. La rete di ricarica urbana andrà infatti a com- pletare quella extraurbana finanziata dal progetto Eva+ (Electric Vehicles Arteries), co-finanziato dalla Commis- sione europea, che prevede l’installazione, in tre anni, di 180 punti di ricarica lungo le tratte extraurbane italiane. Dovremo dunque abituar- ci a vedere le colonnine un po’ ovunque. Un esempio? La mobilità elettrica arriva anche nei porti, grazie a un protocollo d’intesa tra Enel X, la divisione del gruppo elettrico dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali, e l’associazione Porti italiani ( Assoporti ), che riunisce le Autorità di sistema por- tuale (AdSP) Mar Adriatico Orientale (Trieste). L’accor- do prevede l’istallazione di circa 300 punti di ricarica nei porti di rilievo nazionale. Le colonnine saranno a uso pubblico e offriranno un ser- vizio di ricarica multi-ven- dor, permettendo l’utilizzo ai clienti di qualsiasi operatore. costano ancora molto, ma gli esperti di Enel sostengo- no che a partire dal 2024 si raggiungerà “la cost parity” tra auto elettriche e auto a benzina. Per accelerare l’e- Mobility Revolution bisogna soprattutto eliminare “l’ansia da autonomia”, perché non ci sono sufficienti punti di ri- carica. Il timore più grande infatti è quello di restare… a piedi. Ma quest’ansia sarà presto superata grazie al Piano nazionale per l’instal- lazione di infrastrutture di ricarica prevede la realizza- zione circa 7.000 colonnine entro il 2020 per arrivare a L’autostrada diventa elettrica Chi non sogna un futuro con meno mezzi pesanti e inquinanti sulle tangenziali e autostrade? A Brescia, lo scorso set- tembre, nel corso del convegno intitolato Il Trasporto Elettrico delle Merci su Strada è stata illustrata una interessante iniziativa che coinvolgerà la Bre.Be.Mi, mediante Concessioni Autostradali Lombarde , società che gestisce la A35, l’autostrada tra le più moderne d’Europa. Il progetto, sviluppato con il Ministero delle Infrastrutture-Trasporti e il Ministero dell’Ambiente, prevede una prima fase di elettrificazione nella tratta centrale tra Calcio e Romano di Lombardia per una lunghezza complessiva elettrificata di circa 6 km. In seguito a questo, una volta verificate efficienza, efficacia e sostenibilità economica della soluzione, si potrà procedere a una seconda fase che prevede l’elettrificazione della A35 in tutta la sua lunghezza, congiuntamente alla commercializzazione dei veicoli e dei relativi dispositivi per l’utilizzo della linea elettrificata. Elementi costitutivi del sistema e-Highway: infrastruttura di alimentazione, pantografo e il sistema di alimentazione ibrido del veicolo. Il progetto ha lo scopo di valutare l’efficacia ed efficienza ambientale della soluzione tecnologica proposta nell’ambito del contesto infrastrutturale di riferimento. I sistemi di distribuzione dell’energia elettrica verranno realizzati esternamente alla piattaforma autostradale e la linea di contatto (600-750 V in corrente continua) sarà realizzata sopra la corsia di marcia con una altezza pari a circa 5,5 m. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il gruppo svedese Scania, produttore di veicoli industriali, che già sta sperimentando questa tec- nologia in Svezia e Siemens. Va segnalato che l’energia che alimenterà i veicoli sarà generata da pannelli fotovoltaici. I mezzi che sfrutteranno questa infrastruttura non saranno, però, totalmente elettrici ma ibridi. EON EWS n . 622 - SETTEMBRE 2018 La sperimentazione delle highway, le autostrade elettrificate per il trasporto pesante, sono già in fase avanzata di sperimentazione in Svezia e in Germania grazie all’impegno di Siemens Mobility e del costruttore svedese di camion Scania (Fonte Siemens) R EPORT

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=