EON_621

EON EWS n . 621 - LUGLIO / AGOSTO 2018 4 I l gruppo di semiconduttori Broadcom (NASDAQ:AVGO), che ha recentemente sposta- to la sua sede da Singapore a San Jose negli Stati Uniti, sta cercando di rinnovarsi tramite l’acquisizione di Com- puter Associates Techno- logies (CA). Ma l’operazione non sembra aver convinto il mercato visto che nel gior- no dell’annuncio il gruppo ha bruciato 19 miliardi di capi- talizzazione in quella che è stata la peggiore giornata di Borsa del titolo dalla sua quo- tazione (-16%). “È la più bizzarra, non foca- lizzata e non strategica ope- razione di acquisizione vista nell’ultimo decennio” ha di- chiarato Eric Schiffer, numero uno del private equity di Los Angeles, Patriarch Organiza- tion. Non a caso sul gruppo sono piovuti anche dei down- grade. Gli analisti sono scetti- ci perché non vedono possibili sinergie tra Broadcom che si occupa di semiconduttori e CA che invece opera nella vendita di software per gran- di produttori di computer. Ep- pure questo business genera un cash flow da 10 miliardi di dollari l’anno, in un contesto di fatturato sostanzialmente stabile, con un numero cre- scente di clienti che si spo- sta sui servizi cloud a danno dell’acquisto di hardware. Non è facile per gli esperti capire come farà Broadcom a cre- scere grazie a CA e a iden- tificare importanti sinergie da questa operazione, da circa 18,9 miliardi di dollari (44,5$ ad azione, con un premio del 20%). Ma i vertici di Broadcom difendono la loro scelta. Per il CEO Hock Tan, l’operazione “darà vita a uno dei leader di mercato nel segmento delle infrastrutture per la tecnolo- gia” grazie a un’aggregazione che porterà “significativi au- menti di fatturato”. “Broadcom ha tradizionalmente preso di mira aziende con un forte cash flow positivo e un eleva- to margine lordo” ha spiegato alla Computer Bu©siness Re- view l’analista della società di ricerche Gartner, Mark Hung. “Tuttavia con il consolidamen- to nel comparto dei semicon- duttori degli ultimi dieci anni, il numero di target potenziali si è significativamente ridot- to.” Broadcom è inoltre redu- ce della mancata fusione con Qualcomm, bloccata da una sempre più attenta Commis- sione per gli Investimenti stra- nieri negli Stati Uniti dell’era Trump. “Il risultato è che CA rappresenta oggi per Bro- adcom un’opportunità al di fuori del segmento chip in un segmento tecnologico vicino. Ma è difficile vedere delle si- nergie fra i due gruppi”. Sarà solo il tempo, insomma, a dire se hanno ragione i ver- tici del gruppo di Singapore o il mercato. N el periodo gennaio-giugno del 2018 gli indici azionari del setto- re hi-tech hanno portato a casa performance borsistiche deci- samente positive su entrambe le sponde dell’Atlantico e, nel complesso, migliori rispetto a quelle registrate dai panieri de- gli altri comparti merceologici. In particolare, nei primi sei mesi di quest’anno l’indice statunitense Nasdaq Composite ha registra- to un rialzo dell’8,8%, che si aggiunge al +28,2% dell’intero 2017 e al +7,5% dei 12 mesi del 2016. Leggermente inferiori, ma comunque di tutto rispetto, i guadagni dello Stoxx Europe 600 Technology in tutti gli oriz- zonti temporali sotto osserva- zione: +6,8% nella prima metà del 2018, +19,3% nell’intero 2017 e +3,4% nei dodici mesi precedenti. Da segnalare che proprio l’indice hi-tech a stel- le e strisce ha toccato il nuovo record storico a 7.806,6 punti lo scorso giugno, mentre il corri- sponde paniere europeo è an- cora ben lontano dal massimo assoluto del marzo del 2000 a quota 1.230,6 punti, anche se il mese scorso ha rivisto i livelli dell’estate del 2001 raggiun- gendo 506,7 punti. Ma cosa ci si può aspettare per le azioni del settore tecnologico nella se- conda parte del 2018? Nume- rosi esperti invitano alla cautela alla luce del rischio, sempre più forte, di inasprimento delle ten- sioni commerciali internaziona- li, accompagnato dal possibile rallentamento della crescita economica a livello mondiale. Rallentamento emerso già da alcuni mesi nell’Eurozona e in Giappone e che lascia intende- re che il picco dell’espansione globale potrebbe essere alle spalle, nonostante l’ottimo stato di salute dell’economia a stelle e strisce anche grazie al contri- buto derivante dai massicci sti- moli fiscali concessi alle impre- se dall’amministrazione Trump. In questo contesto, non proprio ideale per i mercati azionari (compresi i titoli hi-tech), non deve essere dimenticato anche il progressivo abbandono della politica monetaria ultra-espan- siva da parte della statunitense Federal Reserve, e in misura minore da parte della Banca Centrale Europea. Allo stesso tempo, non bisogna trascurare una serie di elementi che con- sentono di guardare con mag- giore ottimismo alla seconda metà del 2018. Una spinta im- portante alle quotazioni dei titoli, non soltanto tecnologici, quotati aWall Street e sulle Borse euro- pee potrebbe arrivare dalla pre- sentazione di risultati trimestrali superiori alle attese, ma anche dall’avvio di nuovi e massicci programmi di acquisto di azioni proprie. Senza poi dimenticare, con riferimento alle sole azioni di società hi-tech, della spinta alle quotazioni che può arrivare da realtà come il Vision Fund da 100 miliardi di dollari della nipponica Softbank e come il nuovo fondo sovrano cinese da 15 miliardi. Quest’ultimo, ancora in rampa di lancio, punta a far concorrenza al gigante giap- ponese guidato da Masayoshi Son nell’acquisizione di quote di capitale in aziende tecnologiche innovative in giro per il mondo. Azioni hi-tech in rialzo nei primi 6 mesi del 2018 Broadcom vuole crescere con l’acquisizione di CA Technologies Nella prima frazione di quest’anno i titoli del comparto tecnologico quotati a Wall Street e sui listini europei hanno proseguito il rialzo avviato negli anni scorsi, raggiungendo nuovi massimi. Per la seconda parte del 2018 molte nubi all’orizzonte, ma anche elementi positivi che lasciano ben sperare per un ulteriore rialzo delle quotazioni Il gruppo di semiconduttori acquisisce Computer Associates ma il mercato è scettico su un’operazione di cui non è chiaro il profilo strategico E LENA K IRIENKO F EDERICO F ILOCCA H I - TECH & FINANZA

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