EON_621
EON EWS n . 621 - LUGLIO / AGOSTO 2018 18 Factory Console di Tecnest. “L’applicazione web e role- based di FLEX for Industry 4.0 fa da snodo di smistamento di tutte le informazioni raccolte in fabbrica e le integra con l’aspet- to umano, unendo così collabo- rative manufacturing e Internet of Things”, continua Fontanot. “L’operatore di fabbrica può, ad esempio, visualizzare la propria work list di reparto e integrare i dati raccolti dal gateway con quelli relativi allo svolgimento della propria attività in reparto (set-up della macchina, dichia- razione inizio-fine lavorazione, dichiarazione fermi con causali ecc.). Il manutentore può visua- lizzare sul suo terminale mobile l’elenco delle attività di manu- tenzione preventiva da svolgere o dei set-up di macchina previ- sti dal piano di produzione che necessitano di una sua azione oppure ricevere avvisi in tem- po reale su malfunzionamenti o condizioni di allarme per i quali è necessario intervenire. Il su- pervisore di reparto, invece, ha a disposizione tutte le informa- zioni per tenere sotto controllo lo stato della produzione sulle diverse linee e prendere deci- sioni in caso di problemi o ne- cessità”. Il nuovo paradigma dell’Industry 4.0 guarda ad un modello di or- ganizzazione basato sulle per- sone. Conclude il product ma- nager di Tecnest: “In un sistema di produzione human-centered le fasi di pianificazione e rea- lizzazione di un compito fini- scono per coincidere in quanto la persona ha il pieno controllo del processo e della tecnologia. E il fattore umano assume un ruolo chiave nell’ottimizzazio- ne delle performance produtti- ve. La Smart Factory Console rappresenta il luogo principale dove si concentrano le attività di interazione e collaborazione (uomo-macchina, uomo-uomo, macchina-uomo) tra gli operato- ri di produzione e gli elementi di sistema produttivo, integrando funzionalità di social & collabo- rative manufacturing con tecno- logie Internet of Things”. D ue elementi, un solo obietti- vo: dare corpo all’industria 4.0. Tecnest , azienda di Udine e protagonista nelle soluzioni in- formatiche e organizzative per la gestione dei processi di pro- duzione e supply chain, ribalta i paradigmi del manifatturiero con l’introduzione dell’Internet of Things e dà valore all’elemento umano. “A differenza del modello tede- sco di Industria 4.0, caratteriz- zato da elevata robotizzazione e automazione, siamo convinti che nel modello produttivo ita- liano il fattore umano giochi un ruolo determinante per garanti- re la qualità e l’eccellenza distin- tive del made in Italy. La nostra soluzione per la fabbrica 4.0 si muove dal concetto di Human- Centered Manufacturing che permette agli operatori di avere visibilità e voce in capitolo sia su quello che succede all’inter- no della fabbrica stessa sia su quanto accade nel mondo con- nesso”, spiega Paolo Fontanot, product manager di Tecnest. “Interconnessione è una delle parole d’ordine nella fabbrica digitale. E all’interconnessione guarda la nostra soluzione che di fatto cambia il paradigma di ri- ferimento e apre le porte a nuovi modelli di business”. Il modello sviluppato dall’a- zienda udinese fa leva su due elementi: da una parte la tec- nologia IoT, con il gateway svi- luppato da Eurotech , società specializzata nello sviluppo di dispositivi intelligenti e tecnolo- gie machine-to-machine; dall’al- tra le logiche di processo gestite dalla suite software FLEX for In- dustry 4.0 di Tecnest che, con la sua Smart Factory Console in- tegra l’IoT con l’aspetto umano e collaborativo. Parola d’ordine: flessibilità Per il gateway IoT la parola d’ordine è flessibilità. “Questo dispositivo supporta nativamen- te tutti i principali protocolli in- dustriali di comunicazione quali ModBus, CAN Bus, OPC UA, Siemens-S7, MQTT e questo permette di connettere facil- mente dispositivi, macchinari, sistemi di automazione, PLC e Scada”, spiega Alessandro Turchetti, responsabile sviluppo nuovi prodotti di Tecnest. “È un oggetto intelligente che acqui- sisce le informazioni dai vari di- spositivi e, applicando delle re- gole, pubblica autonomamente i risultati attraverso il protocollo di comunicazione Mqtt. Si tratta di un protocollo di tipo publish- subscribe: in pratica, il gateway ‘pubblica’ delle informazioni e un componente dell’infrastruttu- ra software che fa da broker le distribuisce via web alle appli- cazioni e ai dispositivi ‘abbonati’ al messaggio, senza dover rea- lizzare alcun tipo di integrazione fisica tra i sistemi”. I dati raccolti sul campo posso- no essere inviati anche a una piattaforma cloud dove sono a disposizione per elaborazioni successive. Tutto questo garan- tendo, da un lato, la massima sicurezza del dato grazie a un sistema di criptazione e, dall’al- tro, il salvataggio dei dati anche in caso di mancanza di connetti- vità. “All’interno del gateway IoT è, inoltre, possibile programma- re delle regole e dei modelli di comportamento in base ai quali registrare solo i dati più impor- tanti o far scaturire degli allarmi, ad esempio al superamento di certe soglie o valori”, aggiunge Fontanot. “Si tratta quindi di una vera e propria unità di edge- computing in grado di decen- tralizzare la raccolta dei dati ed elaborare in maniera distribuita ed autonoma informazioni e se- gnali provenienti dai dispositivi presenti sul campo”. Facilità di gestione, reattività immediata, sicurezza del dato e manu- tenzione da remoto fanno del gateway IoT uno elemento fon- damentale per il cambio di pa- radigma. Osserva Turchetti: “Si passa da un’architettura pirami- dale dove lo scambio di dati tra i diversi sistemi e applicazioni segue un flusso rigido e vertica- le, ad applicazioni e device che dialogano tra loro collegandosi a un’infrastruttura centrale. È l’Industrial IoT (IIOT)”. L’operatività del gateway IoT viene implementata dalla Smart La fabbrica intelligente di Tecnest L AURA G ALLI Con il gateway IoT e la Smart Factory Console l’azienda informatica udinese cambia il paradigma nella gestione della produzione. Il fattore umano è determinante per garantire qualità ed eccellenza distintive del manifatturiero italiano Da sinistra ALESSANDRO TURCHETTI e PAOLO FONTANOT A TTUALITÀ
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