EON_621

12 EON EWS n . 621 - LUGLIO / AGOSTO 2018 innovation alla converging innovation, la Fondazione U4I si propone di aprire i confini della ricerca dei sin- goli dipartimenti agli stimoli provenienti dagli altri Ate- nei, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi risultato della sinergia tra le tre Università. “Qualsia- si ambito applicativo è in- teressante, dalla semplice app, a prodotti e soluzioni più sofisticate. È fondamen- tale, però che abbia ricadu- te sul territorio”, conclude il professor Porro. Le iniziative di ricerca più promettenti verranno scelte ogni anno attraverso due call for ideas e potranno ri- cevere finanziamenti a par- tire dalla fase di sperimen- tazione. I progetti finanziati potranno contare sul supporto di un team specializzato nel ma- nagement dell’innovazione che consentirà di portare le nuove conoscenze dal laboratorio al mercato e al territorio, oltre che su una rete di collaborazioni con agenzie dedicate alla valo- rizzazione della nuova co- noscenza e della ricerca. A guidare le attività della Fondazione U4I è Enrico Albizzati. Dagli anni nel gruppo Montedison a quelli in Pirelli, Albizzati vanta una lunga esperienza nella va- lorizzazione della ricerca e nell’innovazione industriale. migliore per sottolineare il legame tra la tradizione in- dustriale di Napoli e della Campania e la nuova indu- striache si sta affermando”. Da startup a “scaleup” Il problema, dicono gli esperti di PNI, è che non si può rimanere eternamente startup. La difficoltà delle startup innovative italiane, come rilevano chiaramente due recenti studi a cura di SEP (Startup Europe Part- nership) e AIAF (Associa- zione Italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari), è il passaggio a “scaleup”, ovvero la fase di scalata del proprio mercato: in Italia, sono solo 135 quelle che ce l’hanno fatta, contro le oltre mille di Regno Unito (saldo al primo posto), Germania e Francia. Siamo undicesi- mi in Europa, meglio di noi anche Spagna e Portogallo. In pratica, dopo Yoox (fra gli 86 big scalers comunitari in grado di raccogliere oltre 100 MLN di finanziamenti), c’è il vuoto. Esperti e ana- listi sembrano concordare sulla ragione di tale divario, dovuto solo in parte al fatto che l’ecosistema startup in Italia sia nato più tardi che in altri Paesi (nel 2012): senza una politica fiscale che incentivi gli investimen- ti in imprese innovative non ci può essere una crescita adeguata al mercato e alle potenzialità delle startup italiane. Ecco perché iniziative di si- stema come il PNI possono dare un impulso concreto alla nascita di startup stabili nel tempo, capaci di resi- stere, crescere e attrarre in- vestimenti nei primi cinque anni per arrivare al gradino successivo di scaleup: la lo- gica è che i giovani impren- ditori premiati, partendo da competenze sviluppate in seno agli Atenei italiani e sostenuti. Le migliori startup Per le migliori startup c’è anche un premio, il Premio Nazionale per l’Innovazio- ne (PNI), una sorta di “cop- pa campioni” dei migliori progetti di impresa nati in ambito universitario. Obiet- tivo del PNI è sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e promuovere lo sviluppo economico dei territori delle competizioni locali. Inoltre, il PNI mira a diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico e a favorire il rapporto tra i ricercatori, il mondo dell’impresa e della finanza. “La 15ma edizione del Premio a Napoli ha dote ben 66 progetti di impre- sa selezionati attraverso il round delle Start Cup Re- gionali. Ancora una volta il sistema delle Università ita- liane – ha dichiarato il Pre- sidente di PNICube Gio- vanni Perrone – dimostra il suo impegno concreto per lo sviluppo del Paese, at- traverso progetti d’impresa che evidenziano la qualità, la creatività e la propen- sione imprenditoriale de- gli ecosistemi universitari dell’innovazione.” “La scelta di ospitare a Napoli, presso la Federico II, il Premio Nazionale per l’Innovazione è la testimo- nianza di quanto si voglia investire su economia della conoscenza e valorizzazio- ne dei giovani talenti – ha ri- cordato il Prorettore dell’A- teneo, Arturo De Vivo –, l’Università è impegnata nella promozione delle mi- gliori startup innovative, perché nella capacità di leggere e di indirizzare il cambiamento si gioca lo sviluppo del Paese”. “Ospi- tare il PNI nel nuovo com- plesso universitario di San Giovanni a Teduccio, dove prima operava la fabbrica Cirio – ha rimarcato Mario Raffa, referente nazionale PNI 2017 – è la maniera Da sinistra: Fabio Rugge, Rettore dell’Università di Pavia; Cristina Messa, Rettore dell’Università di Milano-Bicocca; Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo R EPORT

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