EON_619

EON EWS n . 619 - MAGGIO 2018 3 T ERZA P AGINA mentata (AR/VR). Stando a uno studio condotto da LEDinside , gli schermi microLED genereranno un fatturato globale di 1,38 mi- liardi di dollari già nel 2022, una cifra che diventerà di 2,89 miliar- di nel 2025. Tra i diversi sbocchi applicativi di questa tecnologia entro i prossimi tre anni figura- no i pannelli di grandi dimensioni per televisori e maxi-schermi e i proiettori per i sistemi di realtà aumentata. Secondo LEDinside, nel 2025 verranno venduti quattro milioni di sistemi AR, il 18% dei quali farà uso di tecnologia micro- LED. Una recente analisi di Yole Développement che ha contato circa 1.500 brevetti su applica- zioni microLED nel campo dei di- splay, la maggior parte dei quali sono stati solo recentemente re- gistrati da 125 tra istituti di ricerca, start-up, produttori OEM, aziende di semiconduttori e fabbricanti di LED. Tra i nomi figurano le uni- versità del Kansas, di Hong Kong, dell’Illinois, l’Istituto Tyndall e nu- merose start-up come InfiniLED , Luxvue , Mikro Mesa , mLED , Playnitride e X-Celeprint . Tra i grandi produttori emergono i nomi di LG , Samsung , Sony e Sharp , ma è Apple (che ha recentemen- te acquisito LuxVue) che si sa- rebbe assicurata il portafoglio IP più completo, in grado di coprire L a tecnologia microLED non è certo una novità: introdotta nel 2000 da ricercatori della Kansas State University, è stata studiata e perfezionata in svariati altri istituti di ricerca e centri di sviluppo dei grandi produttori di display. Co- me già la tecnologia OLED, per- mette di realizzare schermi di tipo emissivo, in cui ogni pixel genera la luce del colore da mostrare. Il vantaggio di questo approccio, ri- spetto alla tecnologia trasmissiva degli LCD in cui la luce generata da lampade (CFL o LED) viene filtrata per mezzo di una matrice di transistor a film sottile (TFT), sono molteplici: minor ingombro, superiore gamma cromatica, con- trasto elevatissimo con una pro- fondità di nero senza precedenti e bassissimi consumi. Rispetto ai cugini OLED, gli schermi mi- croLED offrono ulteriori vantag- gi: maggiore rapporto luminosità/ consumo, modularità costruttiva e una lunga vita operativa esen- te dal fenomeno di burn-in tipico dei LED organici. Non solo, ma l’elevata luminosità e le velocità di commutazione dell’ordine dei nanosecondi esibite dai micro- LED ne fanno il candidato ideale per la realizzazione di schermi indossabili per realtà virtuale/au- i principali aspetti chiave della tecnologia. Altre aziende, però possono vantare brevetti meno numerosi ma incentrati su aspetti fondamentali sui cui fare leva per ostacolare la concorrenza. Alla luce di questi fatti, gli analisti di Yole anticipano lunghe battaglie legali e l’instaurazione di un com- plesso processo di conferimento delle licenze per la produzione di schermi mi- croLED, una volta che questi diventeranno ma i n s t r e am . Per il momen- to, tuttavia, ci si deve acconten- tare di prodotti dimostrativi o comunque tal- mente costosi da essere neces- sariamente relegati a nicchie di mercato. La prima dimostrazione di un prodotto microLED di ca- tegoria consumer risale addirit- tura al 2012, quando Sony ha presentato lo schermo “Crystal LED Integrated Structure” (Cle- dis) da 55 pollici realizzato con una matrice di moduli microLED con una risoluzione individuale di 320 x 360 pixel. Due anni fa il produttore giapponese ha ag- giornato l’offerta con una versio- ne da 110 pollici: con un costo di diverse centinaia di migliaia di dollari e un consumo di 1,8 kW non è propriamente un pro- dotto destinato al mercato di massa. Le coreane Samsung ed LG sono in procinto, proprio in questi mesi, di lanciare pro- dotti commerciali di fascia alta in tecnologia microLED. All’ulti- mo CES di Las Vegas Samsung ha presentato un’anteprima del suo pannello microLED da 146 pollici, “The Wall”, LG, oltre ad aver annunciato di voler esibire un pannello simile a settembre, ha recentemente registrato pres- so l’Ufficio Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea tre marchi di fabbrica specificamente rivolti ad applicazioni smartphone con nomi rivelatori: SµLED, XµLED e XlµLED. E questo ci porta ad Apple che, secondo alcune indi- screzioni, starebbe studiando il modo di applicare la tecnologia microLED agli schermi di picco- le dimensioni dell’Apple Watch e dell’iPhone, presumibilmente per non doversi più appoggiare a Samsung per la fornitura degli attuali pannelli OLED. Stando a un report di Bloomberg datato marzo 2018, Apple starebbe col- laborando con TSMC e avrebbe in California un impianto da 5.700 metri quadri con uno staff di 300 esperti impegnati a sviluppare schermi microLED per i device di prossima generazione progettati a Cupertino. Battaglie legali per- mettendo, è probabile che entro due o tre anni “microLED” sarà la nuova buzz-word nel mondo degli smartphone. La tecnologia microLED potrebbe presto competere con quella OLED tanto negli schermi di grandi dimensioni, quanto in quelli portatili M ASSIMO G IUSSANI LED “micro”, display “maxi”

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=