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EON
EWS
n.
549
-
GENNAIO
2012
A
RM
entra nel
promettente mondo dei chip a
basso consumo destinati a tablet,
smartphone e server. Una vera e pro-
pria dichiarazione di guerra nei con-
fronti di giganti come Intel
e Amd
che finora si sono spartiti il mercato.
Non a caso immediatamente dal CES
(Consumer Electronics Show -
di Las Vegas, Intel ha
annunciato due nuove partnership
con Lenovo
e Mo-
torola Mobility
la.
e). Una
notizia che tuttavia non sembra pre-
occupare Warren East, numero uno
di ARM holdings. “Intel ha preso dei
progetti e ora dovrà riuscire a farli
funzionare nello spazio ristretto di
un telefonino” ha dichiarato East evi-
denziando come si tratti di un mer-
cato in cui l’experti-
se conta molto e non ci si
può improvvisare. “La gente vuol
fare tante cose con il telefonino, ma
vuole anche che la batteria tenga - ha
poi aggiunto. “È’ come avere una
macchina con un dato ammontare
di benzina e voler guidare per più
di cento miglia”. Una sfida notevole
per l’intero mondo dei chip. Al punto
che lo stesso annuncio di partner-
ship di Intel non ha sorpreso il mer-
cato che si attende un certo dinami-
smo da parte dei big del settore. “Gli
smartphone assomigliano sempre di
più a computer pur in una dimensio-
ne assai più limitata – ha commenta-
to un analista di una banca america-
na. “Ma i chip devono essere in grado
di supportare le applicazioni”. Per
questo sono necessari anche nuovi
investimenti per non restare indietro
e offrire il meglio sul mercato. ARM
appare molto fiduciosa per il futuro.
Anche perché la compagnia britan-
nica ha di recente licenziato i suoi
chip ad oltre 250 diverse società di
hardware e software con prodotti co-
me ARM Cortex A7, che offre il 20%
di riduzione nel consumo di potenza
che rappresenta uno step più avan-
zato rispetto al precedente modello.
Anche il prossimo sistema operativo
di Microsoft
sarà supportato da un processore
ARM, aprendo un nuovo spettro di
potenziali nuovi usi di Windows 8
sulla struttura di tablet, notebook
e più in generale di computer più
efficienti.
Forse un piccolo indizio di quello
che ARM potrà fare in futuro. E del
resto le capacità del gruppo britan-
nico si vedono già nei numeri che
il mercato mostra di apprezzare. La
società guidata da East ha archiviato
il terzo quarter con un fatturato da
192 milioni di dollari, mettendo a
segno una crescita del 22 per cento.
Un giro di affari che è accompagna-
to anche da un dato molto positivo
in termini di marginalità. ARM ha
infatti concluso il trimestre con utili
ante imposte in salita del 22% a 55
milioni. “Continuiamo a vedere mol-
ta attività di sviluppo con numerosi
clienti che si avvicinano per la prima
volta ai nostri processori – ha ag-
giunto East”. Ormai la domanda per
la nostra tecnologia viene da un più
ampio range di applicazioni che van-
no dai sensori ai computer. Nell’ul-
timo anno abbiamo assistito ad una
forte crescita di consegne di chip ba-
sati sulla tecnologia ARM con un in-
cremento del 50% in nuovi mercati
come la TV digitale, i microcontrol-
lori e le applicazioni di networking.
Con un portfolio di applicazioni dei
nostri clienti sempre più vasto, ARM
continua a investire nello sviluppo
di nuovi prodotti per garantire una
crescita dei suoi numeri sul lungo
termine. Nell’arco del prossimo an-
no si vedrà se la risposta del colosso
Intel sarà sufficiente a smorzare le
ambizioni di questo competitor sem-
pre più agguerrito.
T
rimestrali a due velocità per i colos-
si statunitensi dell’hi tech che finora
hanno pubblicato i loro numeri. I
risultati economici relativi all’ultimo
scorcio del 2011 confermano che il
settore tecnologico negli Stati Uniti
segue ormai le regole dei business
maturi. Accanto a realtà aziendali che
mostrano tassi di crescita a due cifre
e prospettive di business interessanti,
grazie alla loro leadership tecnologica
e alla diversificazione dell’offerta, ci
sono altre società che, nonostante gli
sforzi fatti, rimangono su posizioni
difensive a protezione dei livelli di
fatturato raggiunti. Nella prima cate-
goria di aziende, rientra Intel
che ha chiuso il quarto tri-
mestre del 2011 con un giro d’affari
di 13,9 miliardi di dollari, mostrando
una crescita di oltre il 20% rispetto
allo stesso periodo del 2010. A soste-
nere le vendite del leader mondiale
dei chip, anche il contributo di circa
1 miliardo di dollari proveniente da
McAfee e da Intel Mobile Commu-
nications che nel quarto trimestre
dell’anno scorso non erano incluse
nel perimetro del gruppo. A livello
di profittabilità, Intel è riuscita a mi-
gliorare il margine operativo lordo,
passato al 65,5% dal già alto livello
del 64,8%, e a portare a casa un utile
netto di 3,5 miliardi rispetto ai 3,2
miliardi dell’anno prima. Inoltre, il
big di Santa Clara ha generato circa
6,6 miliardi in liquidità dalle proprie
operazioni, che sono stati impiegati
nel pagamento dei dividendi, per un
valore pari 1,1 miliardi, e nel riacqui-
sto di 174 milioni di azioni proprie,
per una spesa totale di 4,1 miliardi.
Anche le prospettive per il 2012 ri-
mangono improntate all’ottimismo.
Il management ritiene che il dispie-
gamento eccezionale di prodotti e
tecnologie messo in campo consen-
tirà di cogliere le opportunità di cre-
scita offerte dai sistemi Ultrabook, dai
data center, dalle soluzioni di sicurez-
za e dall’introduzione sul mercato di
smartphone e tablet basati su proces-
sori Intel. Meno brillante la posizione
di Microsoft
a causa della progressiva debolezza
delle vendite di Windows. Il gruppo di
Redmond ha chiuso l’ultimo scorcio
del 2011 con un lieve incremento dei
ricavi, pari a 20,9 miliardi, ma anche
con una leggera flessione dell’utile
netto. A pesare sui conti di Microsoft,
la mancanza di crescita del mercato
mondiale dei pc ma anche la pirateria
dilagante in molti Paesi emergenti
che penalizza le divisioni attive nei
software Windows e Office. Divisioni
che, da sempre, generano la parte
preponderante dei profitti del gruppo,
nonostante il crescente peso dei vide-
ogiochi, attraverso la consolle Xbox,
le cui vendite nell’ultima campagna
natalizia sono state superiori alle at-
tese di Wall Street. Più complessa,
invece, la situazione di Google
i ultimi risultati tri-
mestrali, nonostante abbiano mo-
strato una crescita delle vendite e dei
profitti rispettivamente pari al 25% e
al 16% sul quarto trimestre del 2010,
sono stati inferiori alle previsioni an-
che a causa di una struttura di costi
sempre più pesante e alla concorren-
za dei social networks come Face-
book
e Twitter
). Inoltre, il merca-
to non sembra ritenere che le recenti
iniziative di Google nella televisione
possano essere profittevoli. Non è un
caso che nell’ultimo anno, le azioni
di Intel hanno registrato la migliore
performance borsistica, segnando un
rialzo di oltre il 30% mentre quelli
di Microsoft hanno guadagnato po-
co meno del 10% e quelle di Google
hanno lasciato sul terreno circa il 5
per cento.
Tecnologia a stelle e strisce:
business ormai maturo
ARM dichiara guerra
a Intel e Amd
I conti del quarto trimestre del
2001 evidenziano che l’hi tech
statunitense segue le regole dei
settori tradizionali. La crescita
a doppia cifra del fatturato e
prospettive interessanti riguardano
soltanto alcune aziende tra le
quali Intel. Meno brillante la
situazione di Microsoft mentre per
Google l’ottimo presente rischia di
infrangersi sui social networks
E
LENA
K
IRIENKO
F
EDERICO
F
ILOCCA
Il gruppo Inglese ha
reso noto di voler
entrare nel mercato dei
chip a basso consumo
per smartphone,
tavolette e server.
Ma il leader mondiale
dei semiconduttori
contrattacca e sigla
un’intesa con Lenovo
e Motorola Mobility