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EO LIGHTING - GIUGNO/LUGLIO 2022 XXII Lighting (candela standard) in una direzione specifica. Basandosi sul concetto di Cd, lemetriche importanti per confrontare gli apparecchi di illuminazione includono: • Lumen (lm) - Flusso luminoso uguale alla luce emessa in un angolo solido unitario da una sorgente puntiforme uniforme di un Cd, tenendo conto dell’emissione lumi- nosa in tutte le direzioni. • Watt (W) - Consumo di energia elettrica: per i circuiti c.c., W = V c.c. x A; per i circuiti c.a., W = V RMS x A. • Efficacia (lm/W) - Quanto efficiente è una sorgente lu- minosa a produrre luce visibile. • Lux (lm/m 2 ) - Intensità della luce che colpisce una su- perficie, percepita dall’occhio umano. • Distribuzione zonale dei lumen - Distribuzione dei lu- men emessi da un apparecchio in zone in piani verti- cali discreti. Utilizzato per determinare i requisiti di distanza di un apparecchio di illuminazione. • Temperatura di colore prossimale (CCT) – Temperatura, in gradi Kelvin (K), di un radiatore a corpo nero con una cromaticità uguale alla sorgente luminosa. Il CCT della luce bianca varia da 2.700 K a 6.500 K. • Indice di resa cromatica (CRI) - Capacità di una sorgente luminosa di rivelare fedelmente i colori di vari ogget- ti rispetto a una sorgente luminosa ideale o naturale. L’intervallo di CRI va da 0 a 100. Le lampadine a incan- descenza hanno un CRI di 100, i LED hanno CRI da 80 a oltre 90. Con l’evoluzione delle tecnologie di illuminazione, il pro- cesso di specificazione della soluzione ottimale si è fatto più complesso. Ad esempio, l’efficacia dei LED è sostan- zialmente superiore a quella delle lampade fluorescenti e a scarica di alta intensità (HID). Mentre quelle fluorescenti e HID emettono luce in tutte le direzioni, i LED sono di- rezionali. In sostanza, le metriche sono più utili per con- frontare i LED con altri LED, le lampade fluorescenti con altre dello stesso tipo e così via. Per confrontare le diverse tecnologie di illuminazione, gli utenti spesso devono va- lutare i campioni fianco a fianco per determinare il mi- gliore. Oltre alla qualità della luce prodotta, gli utenti devono es- sere consapevoli della distorsione armonica totale (THD) e del fattore di potenza (PF) del ballast o del driver che ali- menta l’apparecchio. Il THD è una misura della distorsio- ne della corrente elettrica diretta a un convertitore di po- tenza elettronico. Un THD più basso si traduce in correnti di picco più basse e una maggiore efficienza nella rete di distribuzione dell’elettricità in un edificio e una domanda ridotta sulle utenze pubbliche locali. IEEE 519-2014 è un utile riferimento per comprendere le armoniche e appli- care i limiti delle armoniche nei sistemi di alimentazio- ne. Di solito sono richiesti valori di THD pari o inferiori al 20%. La PF è un parametro altrettanto importante. Un carico (ballast o driver) con una bassa PF assorbe più cor- rente di un carico con una PF elevata a parità della poten- za di uscita. La PF è un numero adimensionale tra 0 e 1. I ballast e i driver dovrebbero avere una PF di almeno 0,9. Considerazioni sulla vita utile e sui costi I LED hanno generalmente una vita utile superiore alle 25.000 ore, ma la loro efficacia e luminosità diminuiscono Fig. 1 – Gli apparecchi a LED sono disponibili in una gamma di formati ottimizzati per un’ampia varietà di applicazioni (Fonte: Banner Engineering)

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