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DIGITAL MATTER zioni, è previsto anche un certificato del produttore firmato da un organismo di certificazione ufficiale. A tutto ciò si aggiungono la comunicazione a prova di intercettazione e il controllo sicuro. Matter garantisce la privacy e la sicurezza degli utenti grazie alla critto- grafia PKI e a robusti protocolli di sicurezza. Scarsità di dispositivi disponibili Oltre ai suoi numerosi punti di forza, vi è un lato ne- gativo rappresentato da una scelta ancora limitata di dispositivi. Poiché Matter è uno standard relativa- mente nuovo, la gamma di dispositivi compatibili è ancora limitata e ci vorrà del tempo prima che siano disponibili altri dispositivi o che venga effettuato un aggiornamento del software per i dispositivi esisten- ti dotati di un ricetrasmettitore compatibile con IEEE 802.15.4. L’aggiornamento del software è previsto per molti dispositivi basati su ZigBee, a condizione che la memoria interna abbia una capacità sufficientemente capiente per un aggiornamento del firmware in mo- dalità OTA (Over-The-Air). Grazie ai vantaggi del nuovo standard, si può ipotiz- zare una rapida introduzione sul mercato di dispositi- vi abilitati a Matter non appena altri fornitori operanti nel settore della smart home introdurranno i relativi prodotti. Essendo Matter uno standard tecnicamen- te sofisticato e molto facile da usare, è d’altro canto improbabile che i dispositivi per la casa intelligente con tecnologia di connettività proprietaria abbiano un futuro. E’ infatti presumibile che l’utente finale non voglia avere a che fare con border router, protocolli e profili di dispositivi, ma preferisca far funzionare il maggior numero possibile di dispositivi sfruttando la stessa interfaccia dopo una semplice configurazione. Grazie alla connettività Internet, alla funzionalità offline e alle opzioni di controllo su più dispositivi, Matter da un lato semplifica notevolmente la fase di sviluppo, mentre dall’altro riduce le opzioni di diffe- renziazione. Nel caso delle valvole per radiatori, le op- zioni potrebbero essere il volume del motore dell’at- tuatore, le dimensioni dell’accumulatore di energia e il display. Quando si riprogetta un prodotto per la conversione a Matter, è quindi consigliabile dargli una nuova veste visiva per segnalare agli acquirenti che si tratta di un prodotto realmente innovativo. Il display, in qualità di interfaccia uomo-macchina, appare la scelta più ovvia. È importante che i costruttori di prodotti abilitati a Matter che dispongono di funzionalità wireless, si connettono a Internet ed elaborano dati personali o transazioni finanziarie siano consapevoli dei nuovi requisiti di sicurezza che si applicheranno alle vendite nel mercato unico dell’UE a partire dal 1° agosto 2025. Chip e moduli in grado di supportare Matter Il portafoglio Rutronik comprende già numerose so- luzioni per lo sviluppo di dispositivi abilitati a Matter realizzati da aziende di primo piano quali Infineon , Nordic Semiconductor , Panasonic e InsightSiP . Infineon, azienda facente parte dell’associazione CSA, propone numerose soluzioni abilitate a Matter, come ad esempio la famiglia PSoC 6. I dispositivi PSoC 62 e PSoC 64 sono in grado di supportare Matter in abbinamento con un circuito integrato Wi-Fi. In linea generale, è possibile utilizzare qualsiasi circuito inte- grato Wi-Fi che supporti Matter. Nel caso venga scelto uno di Infineon, ad esempio CYW43439, CYW43012 o CYW4373, la programmazione è completamente sup- portata dall’IDE ModusToolbox. Questo può essere utilizzato anche per importare lo stack Matter e map- parlo sulla famiglia PSoC 6. Nel mese di marzo 2024, Infineon ha annunciato un I diversi strati dello standard Matter (Fonte: Nordic Semiconductor) ELETTRONICA OGGI 522 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 59

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