EO 521
BATTERIES può essere disossidato. In questo modo, la batteria può essere ricaricata e riutilizzata. Una batteria secondaria è in genere più costosa di quella a cella primaria, e ciò di solito ne preclude l’utilizzo nei sistemi monouso. Le bat- terie a cella primaria hanno anche una durata più lunga grazie alla loro bassa corrente di autoscarica, ma quelle a cella secondaria ricaricabili possono fornire maggiore potenza, in particolare nelle applicazioni ad alto assor- bimento di corrente. L’impatto ambientale dei diversi tipi di batterie è una questione complessa. Da un lato, le batterie secondarie sono riutilizzabili e non devono essere sostituite così spesso, creando così meno rifiuti. D’altro canto, però, contengono materiali pericolosi che possono essere dannosi per l’ambiente. Anche le batterie a cella pri- maria contengono materiali pericolosi, ma in una con- centrazione molto più bassa. Se si confrontano i due tipi di batterie su base singola, le pile secondarie generano più gas serra e creano più rifiuti tossici rispetto a quel- le a cella primaria. Tuttavia, dopo venti cicli di carica, le batterie secondarie producono il 90% di rifiuti in meno rispetto alle batterie primarie usa e getta e sono quindi considerate più ecologiche. [1] Standard medici Le batterie per applicazioni mediche devono essere con- formi a rigorosi standard di sicurezza e prestazioni. Lo standard ANSI/AAMI ES 60601-1 per le apparecchiatu- re elettromedicali specifica diversi standard normativi ai quali le batterie devono essere conformi, tra cui IEC 60086-4 e IEC 60086-5 per le batterie a cella primaria e UL2054 per le batterie a uso domestico e commerciale. Esistono inoltre standard specifici per diverse applica- zioni, come l’ISO 20127 per gli spazzolini da denti elet- trici. Anche la FDA ha dei requisiti specifici per le batterie al litio, tra i quali quello che devono essere prodotte in uno stabilimento certificato UL e che ogni batteria deve es- sere tracciabile per l’analisi dei guasti. Oltre a scegliere la chimica corretta per la batteria, è importante control- larne il produttore, per assicurarsi che operi in confor- mità alle normative FDA e IEC per quanto riguarda la vo- stra applicazione. [2] Gamma di tensione Le batterie a cella primaria sono generalmente dispo- nibili in due gamme di tensione, 1,5 V e 3,3 V. La scelta di quella da utilizzare dipende dall’applicazione. I con- vertitori buck sono generalmente più efficienti dei con- vertitori boost. [3] Una strategia comune nell’uso dei re- golatori di tensione è quella di utilizzare un convertitore buck-boost per massimizzare l’intervallo operativo di tensione della batteria. Tuttavia, tali convertitori sono generalmente più voluminosi e richiedono più compo- nenti esterni rispetto ai buck, poiché hanno quattro swi- tch invece di due. Un confronto tra le varie batterie a cella primaria è ri- portato nella tabella 1. Alcaline Le alcaline sono le batterie a cella primaria di gran lunga più utilizzate, grazie anche alla loro idoneità ad alimen- tare circuiti analogici come quelli presenti nei teleco- mandi televisivi o negli orologi. Rispetto ad altri tipi di batterie, presentano un’elevata resistenza interna, che aumenta quando la batteria si scarica. A causa di questa Batteria a cella primaria V Min V Nom V Max Energia specifica Alcalina 1,1 1,5 1,65 200 Wh/kg Zinco–aria 0,9 1,4 1,68 400 Wh/kg Litio–manganese 2 3 3,4 280 Wh/kg Litio–disolfuro 0,9 1,5 1,8 300 Wh/kg Ossido di argento 1,2 1,55 1,85 130 Wh/kg Tab. 1 – Confronto tra batterie a cella primaria EO MEDICAL - OTTOBRE 2024 XVII
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