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Lighting urbana e stradale volti a migliorare la sicurezza pubblica. Research and Markets ritiene che il mercato dei LED pos- sa raggiungere nel 2028 114,04 miliardi di dollari con un Cagr del 7,4%. A tale risultato dovrebbero contribuire in modo significativo il crescente ricorso all’illuminazione intelligente e all’Internet of Things (IoT), le pratiche di bioedilizia e la crescente adozione di veicoli elettrici (EV). Più in generale, le principali tendenze riguardano l’im- plementazione di un’illuminazione incentrata sull’uomo e volta a migliorare la salute e la produttività, la minia- turizzazione delle tecnologie e la riduzione dei consumi. Il driver, un dispositivo fondamentale per i LED Come si evince dal nome, i LED sono essenzialmente dio- di che emettono luce (anche di diversi colori) quando sono attraversati da una corrente. Questo processo avviene grazie all’innesco e al rilascio di particelle luminose, i fotoni. I LED, però, operano a bassa tensione (di solito, un valore che varia da 4 V a 24 V) e con corrente conti- nua e, quindi, non possono essere collegati direttamente alla presa di rete che fornisce una tensione alternata, che può variare da 110 V a 240 V a seconda della nazione. Si deve perciò usare un driver, ovvero un dispositivo che ha il compito di fornire corrente continua alla giusta diffe- renza di potenziale. In pratica, tutti gli apparecchi che integrano un sistema di luci a LED richiedono un driver, che può essere integra- to (come nel caso delle lampadine) oppure esterno. Que- sto offre il vantaggio che se il driver si rompe può essere sostituito senza dover sostituire anche la lampadina. Va precisato che, sebbene il funzionamento di un driver LED sia simile a quello di un trasformatore, i due dispo- sitivi sono piuttosto diversi. Infatti, mentre i trasforma- tori convertono esclusivamente una tensione in ingresso in una tensione di uscita di valore differente, ma sempre con una corrente alternata, i driver convertono la corren- te alternata in corrente continua per consentire ai LED di usare un corrente con valore costante. E questo è un aspetto fondamentale per il funzionamento dei LED. Infatti, I LED sono progettati per essere utilizzati entro un intervallo di corrente rigorosamente predetermi- nato (solitamente da 350 mA a 1 A). Tuttavia, durante il funzionamento, i LED tendono a surriscaldarsi, un com- portamento che fa diminuire la tensione e aumentare il consumo di energia e quindi l’assorbimento di corrente. Se non si interviene controllando la corrente, la tempe- ratura continua a salire causando la bruciatura del LED. Questo processo, che viene chiamato thermal runaway, è impedito dal driver, che mantiene costante la corrente in uscita fornendo al LED sempre la stessa potenza. I driver sono diversi anche dagli alimentatori perché il loro compito va oltre a quello di mantenere un valore di tensione costante. I driver LED a corrente costante sono quelli più diffusi e si usano per le configurazioni di LED ad alta potenza (1 watt o superiori), come display ad alta definizione, la retroil- luminazione di cartelloni pubblicitari e l’illuminazione di interni ed esterni. I driver a corrente costante sono Lo schema di principio di un driver LED evidenzia come alla base di questo fondamentale dispositivo non ci sia un’architettura particolarmente complessa (Fonte: Researchgate) EO LIGHTING - SETTEMBRE 2024 XX

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