EO 520
Per attenuare le conseguenze delle potenziali interruzio- ni della catena di fornitura, i responsabili di produzione spesso identificano fornitori alternativi durante la fase di progettazione o di pianificazione iniziale della produ- zione. Questa azione preventiva garantisce che, in caso di problemi di evasione degli ordini o di avvisi di inter- ruzione della produzione (PDN) imprevisti da parte del fornitore preferito causati da interruzioni nella propria catena di fornitura, siano disponibili fonti alternative. Inoltre, la presenza di seconde fonti concorrenti consente agli OEM di negoziare condizioni di prezzo più favorevoli con il proprio fornitore preferito. Piuttosto che ricorrere a un fornitore secondario solo in circostanze eccezionali, i professionisti dell’approvvigionamento trovano vantag- gioso effettuare piccoli ordini regolari con questi fornito- ri per coltivare un rapporto fornitore-cliente continuo e garantire l’affidabilità. Sebbene alcuni OEM possano inizialmente selezionare un fornitore preferito in base al fatto di essere il primo sul mercato (leader tecnologico) o di offrire il prezzo più basso, ciò non sempre potrebbe rappresentare la soluzio- ne tecnologica migliore. Le aziende che si posizionano come “seguaci della tecnologia” analizzano i prodot- ti della concorrenza per offrire funzionalità simili con prestazioni migliorate. Inoltre, essi continuano a offrire componenti anche dopo che l’operatore storico è uscito dal mercato, attuando una strategia reciprocamente van- taggiosa. Pertanto, un fornitore di componenti di seconda fonte non dovrebbe essere percepito solo come un’opzione se- condaria, ma piuttosto come una soluzione complemen- tare, che offre ulteriori vantaggi strategici. A cosa prestare attenzione quando si prende in considerazione una sostituzione drop-in I vantaggi dell’identificazione e dell’utilizzo di fornitori di seconda fonte sono evidenti. Tuttavia, uno svantaggio di questo approccio risiede nella sua facilità di applica- zione principalmente a componenti digitali standard (lo- gica), analogici (amplificatori) e a semplici componenti a segnale misto (convertitori dati), per i quali le seconde fonti sono facilmente accessibili. Al contrario, gli OEM possono incontrare difficoltà nell’identificare le seconde fonti per prodotti come i driver per motori DC e i motori passo-passo con spazzole. Per i professionisti dell’approvvigionamento e per i pro- gettisti di apparecchiature a motore, la gamma di driver per motori introdotti di recente da Toshiba offre un’ul- teriore garanzia sulla fornitura di questi prodotti. Questi circuiti integrati non si rivolgono solo ai nuovi progetti, ma offrono anche valide alternative alle soluzioni conso- lidate di driver per motori, spesso superandole in termini di prestazioni. Il second-sourcing non solo mitiga i rischi, ma offre an- che vantaggi strategici, tra cui la leva sui prezzi e l’in- novazione tecnologica. Riconoscendo l’importanza di questo approccio, Toshiba ha presentato una gamma di driver per motori con compatibilità drop-in che non solo garantiscono la stabilità della supply chain, ma superano anche le soluzioni esistenti. Di seguio, un approfondi- mento sulle specifiche delle offerte di Toshiba. Driver per motori DC con spazzole TB67H451AFNG (il cui schema a blocchi è riportato in fi- gura 1) è un driver a ponte H per motori DC con spazzole a modulazione di larghezza di impulso (PWM), progettato specificamente per diverse applicazioni, inclusi i dispo- sitivi alimentati a batteria o quelli che funzionano con un’alimentazione USB da 5 V. Questo versatile circuito integrato è adatto per l’uso in un’ampia gamma di dispo- sitivi, dalle apparecchiature industriali funzionanti a 12- 36 V agli elettrodomestici come le macchine da caffè e i robot aspirapolvere. Esso è in grado di fornire un pilotag- Fig. 2 – Schema a blocchi funzionale del driver TB67H480FNG di Toshiba per motori DC con spazzole TECH INSIGHT SECOND SOURCE ELETTRONICA OGGI 520 - SETTEMBRE 2024 26
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