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TECH INSIGHT SECOND SOURCE clienti a stare al passo con i tempi, un fenomeno analogo a quello del continuo aggiornamento dell’hardware, ne- cessario per ottimizzare l’utilizzo del software. Approcci per attenuare i rischi della supply chain Gli OEM adottano varie strategie per contrastare la ca- renza di componenti. Un approccio prevede la riproget- tazione del prodotto finale, ma ciò comporta costi signi- ficativi di progettazione, produzione e qualificazione del prodotto. Inoltre, riprogettare l’intero prodotto ogni volta che un singolo componente diventa indisponibile è ope- rativamente impraticabile, dato che i diversi componenti diventeranno inevitabilmente obsoleti in diverse fasi del ciclo di vita del prodotto. Pertanto, diventa essenziale la pianificazione proattiva per gli aggiornamenti del pro- getto dei prodotti. Un’altra opzione è quella di ottenere i componenti con un LTB (Lifetime Buy) prima che il fornitore interrompa la produzione. Tuttavia, ciò obbliga l’OEM ad acquistare e a conservare i componenti per il restante ciclo di vita del prodotto finale, il che rende difficile prevedere con precisione l’utilizzo futuro. Mentre la sovrastima porta a un eccesso di scorte, la sottostima prolunga il proble- ma. Inoltre, gli acquisti LTB contribuiscono ad aumen- tano i costi di stoccaggio ed espongono i componenti a rischi ambientali come umidità, ossidazione e sporcizia, aumentando potenzialmente i tassi di guasto una volta installati nei prodotti finali. In alternativa, gli OEM possono rivolgersi ai distributori aftermarket per reperire componenti obsoleti, anche se a un prezzo superiore rispetto al costo originale. Se il com- ponente è fornito da un intermediario non autorizzato, l’OEM rischia di esporsi alle incertezze del “mercato gri- gio”, in cui componenti contraffatti e di qualità inferiore sono comuni. Le prestazioni di tali componenti, talvolta riciclati da vecchie apparecchiature, non possono esse- re garantite, esponendo potenzialmente il produttore a controversie legali se il guasto delle apparecchiature fi- nali provoca perdite di materiali o lesioni a un cliente. Vantaggi del second sourcing come strategia di approvvigionamento Quando c’è una carenza di componenti, l’approccio otti- male consiste nell’identificare una parte alternativa con lo stesso fattore di forma (compatibilità a livello di pin) e con specifiche elettriche quasi identiche (compatibilità drop- in). Questo metodo, noto come “second-sourcing”, con- sente agli OEM di mantenere la produzione del prodotto finale con modifiche minime al progetto e, oltre a essere una misura reattiva, offre vantaggi di natura proattiva. Fig. 1 – Schema a blocchi funzionali del driver TB67H451AFNG di Toshiba per motori DC con spazzole ELETTRONICA OGGI 520 - SETTEMBRE 2024 25
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