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T&M 6G Come sempre nel mondo delle comunicazioni globali e dell’IT, mentre l’industria è alle prese con l’adozione delle ultime tecnologie, gli sviluppatori stanno già guardando oltre la prossima “ondata”, guardando a ciò che sarà necessario tra cinque o dieci anni te difficili da raggiungere. Tuttavia, è giusto dire che il passaggio al 6G non è guidato dai requisiti di copertura, quella spinta è legata ai problemi di larghezza di banda. Spettro di frequenze senza licenza In termini semplici, se cercassimo di trovare nello spet- tro di frequenze senza licenza 100 MHz di spazio utiliz- zabile, ciò risulterebbe molto impegnativo nella banda 1 GHz (si tratterebbe del 10% dell’intero spettro disponibi- le), mentre a 100 GHz sarebbe molto più facile, dato che staremmo richiedendo solo lo 0,1% dello spettro disponi- bile. Questa sembrerebbe quindi una soluzione semplice: passare a frequenze operative più elevate rende sempre più facile trovare nuova larghezza di banda? Sfortunata- mente no. Il problema è che la fisica di base in termini di propagazione delle onde radio inizia a lavorare contro di noi mentre cerchiamo di muoverci verso frequenze più alte. Questo problema non è nuovo, era noto infatti già dal 1948, quando Claude Shannon pubblicò un articolo sui principi della teoria dell’informazione e della codifica degli errori. Con il suo lavoro aveva esaminato la mas- sima capacità di dati su un mezzo di comunicazione in presenza di rumore e aveva scoperto che un aumento di 10 volte della larghezza di banda del canale aumente- rebbe la capacità del canale dello stesso rapporto, ma un Gli operatori di rete wireless – e gli utenti stessi – sono sempre stati profondamente consapevoli delle restrizio- ni nella larghezza di banda per la capacità del canale (Hz) e dello spettro radio sempre più affollato. Non è passato molto tempo da quando il 3G con la sua larghezza di banda di soli 5 MHz è stato considerato adeguato, ma che presto ha lasciato il posto al 4G (con 20 MHz). Come sappiamo, il 4G è stato sostituito dal 5G con larghezze di banda fino a 8x100 MHz e il 5G è la tecnologia di rete verso cui molti non hanno ancora fatto, o terminato, la transizione. Mentre l’industria (e il pubblico) fanno questo passaggio, è già chiaro che lo spazio dello spettro sta diventando se- riamente limitato. Quindi dobbiamo andare oltre, e dob- biamo guardare al 6G. Vale la pena notare che non è solo la larghezza di banda il problema, l’altro fattore cruciale infatti nella tecnologia di rete wireless è la copertura. Le reti sub 1 GHz fornisco- no una copertura accettabile, ma il 5G con comunicazioni satellitari (reti non terrestri) può fornire una copertura decisamente migliore, in particolare in aree notoriamen- Le sfide del passaggio alla tecnologia 6G e sub Terahertz Jonathan Borrill Head of Global Market Technology Anritsu ELETTRONICA OGGI 518 - MAGGIO 2024 62

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