EO516_marzo_2024

universale per quanto concerne l’attivazione degli airbag non rappresenta sicuramente la soluzione ottimale. In prima istanza, la possibilità di determinare quali siano i posti occupati consente di attivare solamente gli airbag interessati. Un sensore di immagine, tuttavia, potrebbe fornire informazioni circa le dimensioni fisiche del pas- seggero, utili per regolare in maniera adeguata la forza di attivazione dell’airbag. Un altro problema che può sorgere all’interno dell’abi- tacolo di una vettura e ha recentemente attirato l’atten- zione è quello dei colpi di calore e delle morti legate alle elevate temperature che si sviluppano all’interno dell’a- bitacolo stesso, che interessano soprattutto neonati che vengono lasciati, intenzionalmente o inavvertitamente, in veicoli chiusi. I sensori di immagine all’interno dell’a- bitacolo sono in grado di riconoscere le persone e distin- guere tra un peluche e un neonato ma, nel caso quest’ul- timo sia sotto una coperta, il riconoscimento potrebbe non essere possibile. Per tale motivo, la tecnologia a onde millimetriche in grado di garantire una precisione di 100 micron rappresenta la soluzione più idonea. Con un tale livello di accuratezza, è possibile rilevare esseri viventi (umani e animali domestici) dal movimento prodotto dal loro respiro, anche quando sono coperti. COVER STORY di sistemi AEB e per il rilevamento dei pedoni sulle auto- vetture e sui camioncini.[3] L’obiettivo è ridurre il numero di collisioni con i pedoni e dei tamponamenti. In una sua nota, NHTSA ha stimato che in questo modo si salverebbe una vita al giorno e si eviterebbero circa 2.000 feriti almese. Monitoraggio all’interno dell’abitacolo Sempre più spesso, le tecnologie impiegate per il moni- toraggio dell’ambiente all’esterno del veicolo vengono trasferite all’interno dell’abitacolo, soprattutto per mi- gliorare la sicurezza. Poiché come menzionato in prece- denza la disattenzione del guidatore è la principale causa di incidenti, alcuni veicoli sono ora equipaggiati con una telecamera puntata verso gli occhi del guidatore. Ciò per- mette ai sistemi di sicurezza di rilevare i primi segnali di sonnolenza del conducente, nonché di controllare se lo sguardo di quest’ultimo sia rivolto altrove nel momento in cui il veicolo si avvicina a un mezzo fermo a velocità sostenuta. In scenari di questo tipo, il sistema AEB po- trebbe intervenire prima di quanto farebbe il conducente se ricominciasse a prestare attenzione alla strada. La tecnologia viene anche utilizzata per aumentare la si- curezza dei passeggeri. Poiché le dimensioni fisiche dei passeggeri sono molto diverse tra di loro, un approccio Fig. 2 – Il modulo MM5D91-00 di Jorjin Technologies si propone come una soluzione completa per applicazioni di rilevamento della presenza in ambito automotive (Fonte: Jorjin Technologies ) ELETTRONICA OGGI 516 - MARZO 2024 14

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