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L’anno che sta per chiudersi non è stato favorevole per il settore dei chip: le stime più recenti redatte da WSTS (World Semiconductor Trade Statistics) prevedono un fatturato globale pari a circa 515 miliardi di dollari, in calo del 10,3% rispetto al 2022. Il segmento più penalizzato è stato sicuramente quello delle memorie, diminuito in misura compresa tra il 35 e il 40%. La buona notizia è che nel 2024 il mercato dovrebbe tornare in terreno positivo, con un incremento stimato dell’11,8%. I driver di questa (auspicata) crescita, secondo gli analisti di DigiTimes, dovrebbero essere la sempre maggiore diffusione dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) e l’automotive. I semiconduttori utilizzati per l’intelligenza artificiale basata sul cloud, in particolar modo le GPU, saranno oggetto di massicci investimenti e sono già molti i fornitori di servizi cloud che hanno iniziato a personalizzare i chip utilizzati in queste applicazioni per diminuire i costi e ottimizzare il consumo di energia. Un esempio è la collaborazione tra Google e Broadcom finalizzata allo sviluppo di TPU. In generale, il mercato globale dei chip per applicazioni AI dovrebbe totalizzare 383,7 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso di aumento su base annua del 38,2% nel periodo 2023-2032 (fonte: Allied Market Research). Sul fronte automotive, lo sviluppo di sistemi Adas e di cruscotti intelligenti e il maggior interesse dei consumatori nei confronti dei veicoli elettrici dovrebbero stimolare la domanda di chip per questo tipo di applicazioni. Il segmento dei chip per automotive dovrebbe passare dai 39,1 miliardi di dollari del 2022 ai 73,5 miliardi di dollari previsti per il 2032, con un tasso di crescita su base annua superiore all’11% su base annua (Fonte: Industry Research). La crescita di questi due segmenti avrà riflessi sicuramente favorevoli su altri comparti: la crescente domanda di server per applicazioni AI (e di quelli per impieghi general purpose), farà aumentare la richiesta di memorie DDR oHBM (High BandwithMemory), mentre sistemi ADAS e cruscotti “intelligenti” avranno sempre più bisogno di memorie DRAM e Flash, oltre che di dispositivi optoelettronici per il rilevamento e processori applicativi. Per quanto concerne i semiconduttori per applicazioni industriali, anche se quest’anno non sono scivolati in terreno negativo, la loro crescita ha deluso le aspettative, a causa di un mercato IoT (Internet of Things) più “fiacco” rispetto a quanto preventivato. In ogni caso, grazie a una domanda più sostenuta di punti di ricarica per veicoli elettrici, infrastrutture per energie rinnovabili, sistemi di monitoraggio per la sicurezza e apparati per automazione di fabbrica, i semiconduttori industriali hanno tutte le potenzialità per far registrare un incremento superiore al 10% nel prossimo anno. 2024: automotive e genAI i driver della crescita Editoriale Filippo Fossati ELETTRONICA OGGI 514 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 13
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