EO_513
DIGITAL AUTOMOTIVE aggiornamenti e nuove funzionalità software. Tuttavia, la sfida principale è preservare l’affidabilità di questo approc- cio del veicolo definito dal software, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza funzionale. Attualmente, esistono tre diverse architetture in fase di sviluppo. Coloro che scelgono un’architettura orientata al dominio mantengono le funzionalità che appartengono a uno specifico dominio, come la carrozzeria e il comfort. Va- rie ECU sono, per quanto possibile, ridotte a un’unica ECU ad alte prestazioni sulla quale le funzioni sono implemen- tate nel software. Queste sono interconnesse grazie a una ECU che funge da gateway che fornisce l’accesso a Internet per supportare gli aggiornamenti over-the-air (OTA) (Fig. 1). Il secondo approccio, quello dell’architettura zonale, è, per molti versi, più pragmatico. Le ECU ad alte prestazioni ven- gono posizionate in ogni quarto in cui è suddiviso il veicolo, nei pressi del punto in cui è necessaria la funzionalità. Ad esempio, in un quarto posteriore, il controller di dominio potrebbe essere responsabile del gruppo luci, delle teleca- mere posteriori, dei sensori di parcheggio e dell’aziona- mento elettrico del portabagagli. Ogni controller ha mol- teplici funzioni (illuminazione, apriporta) implementate in software, collegate tramite automotive Ethernet. Il con- trollo complessivo è fornito da un computer centrale ad alte prestazioni (HPC) collegato a un gateway (Fig. 2). Infine, c’è l’approccio centralizzato, usato da quelle case automobilistiche che puntano a fornire veicoli completa- mente autonomi. Gli HPC sono al centro di questo percorso e, senza l’onere legato alla presenza di sistemi legacy, assi- curano la massima flessibilità a livello software. Sfide legate all’archiviazione flash Indipendentemente dall’approccio dell’architettura E/E adottato, la memoria flash utilizzata per il codice, la dia- gnostica e altri dati deve essere idonea all’applicazione e alla sua durata prevista nel veicolo. L’hardware dell’archi- tettura orientata al dominio in fase di sviluppo oggi do- vrebbe essere rilasciato sul mercato nel 2025. Tuttavia, le decisioni hardware per queste piattaforme sono state prese diversi anni fa, il che si riflette sulla tecnologia utilizzata. Ad esempio, mentre l’industria degli smartphone è in gran parte passata alle flash UFS, il settore automobilisti- co sta ancora effettuando il passaggio dalle e-MMC. Per la telematica e i sistemi ADAS, i produttori utilizzano già le maggiori capacità disponibili, come la memoria THGAM- VT0T43BAB8 da 128 GB basata sulla tecnologia di memoria flash 3D BiCS FLASH di KIOXIA . Tuttavia, si prevede che questi sistemi richiederanno fino a 1 TB nella prossima ge- nerazione di veicoli. Fig. 1 – L’architettura di dominio riunisce le classiche funzioni del dominio in ECU ad alte prestazioni Fig. 2 – Al contrario, l’architettura zonale colloca le funzioni dei diversi domini in controller zonali situati nel punto in cui viene implementata la funzione (ad esempio, sul retro per una telecamera di backup) Fig. 3 – La UFS offre una velocità di trasferimento significativamente maggiore, con un tempo di avvio più veloce e sistemi integrati più reattivi (Fonte: https://europe.kioxia.com/en-europe/business/memory/ automotive.html) ELETTRONICA OGGI 513 - OTTOBRE 2023 56
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