EO_509
Lighting onsemi , insieme ad alcune considerazioni relative alla progettazione e all’installazione e messa in funzione. Il controllo intelligente dell’illuminazione a LED ini- zia con il controllo dell’interazione tra i LED di ciascuna stringa per ottimizzare le prestazioni dell’apparecchio. Esso include anche la conversione intelligente dell’ener- gia e si estende al controllo wireless di più apparecchi di illuminazione, tenendo in considerazione sia la compo- nente hardware sia quella software, finalizzato a otti- mizzare le prestazioni dell’illuminazione stradale e delle reti di illuminazione industriale. Un tipico apparecchio a LED comprende più LED colle- gati in serie per formare una o più stringhe. Ogni LED richiede una tensione di pilotaggio di circa 3,5 V. Una stringa contiene solitamente da 10 a 30 LED e funziona con un’alimentazione da 40 a 100 V, assorbendo da 0,35 a 1 A di corrente, a seconda della luminosità dei singoli LED (Fig. 1). La luminosità delle sorgenti luminose è espressa in lumen (lm) e indica la luminosità apparente percepi- ta dall’occhio umano tenendo conto della sensibili- tà dell’occhio stesso alle varie lunghezze d’onda della luce visibile. L’efficienza con cui una sorgente luminosa produce i lumen si misura in lumen per watt (lm/W). I LED hanno un’efficienza luminosa superiore a quella di altre comuni tecnologie di illuminazione. Tuttavia, non tutti i LED hanno la medesima efficienza, in quanto al- cuni hanno un’efficienza significativamente maggiore di altri. Inoltre, un determinato LED può produrre più luce se pilotato con una corrente maggiore. Sebbene i LED siano più affidabili rispetto ad altre tec- nologie di illuminazione, non sono certamente perfet- ti: possono guastarsi, soprattutto se utilizzati in modo intensivo in apparecchi ad alte prestazioni come quel- li destinati all’illuminazione stradale e industriale. I LED possono guastarsi a causa di un cortocircuito o un circuito aperto. Se un LED di una stringa si guasta a causa di un cortocircuito, si spegne e gli altri LED della stringa continuano a funzionare. La corrente continua a scorrere attraverso il LED in cortocircuito, riscal- dandolo al punto da trasformarlo in un circuito aperto, provocando l’oscuramento dell’intera stringa. LED in derivazione L’obiettivo dei progettisti di apparecchi di illuminazio- ne a LED è fornire più lumen in apparecchi più piccoli. Ciò spesso richiede che i LED operino a temperature più elevate per periodi prolungati e questo può causa- re guasti. Gli apparecchi per l’illuminazione stradale, in particolare, dovrebbero avere una vita utile fino a 15 anni. Gli shunt di bypass possono aiutare a conciliare le esigenze contrastanti di temperature di funziona- mento più elevate e di una maggiore durata. Quando un LED si guasta a causa di un circuito aperto, la stringa non si spegne in quanto lo shunt “bypassa” questo LED e fa sì che la stringa funzioni normalmente, spegnendo solo il LED guasto (Fig. 2). Sono disponibili shunt che possono essere utilizzati per bypassare uno o due LED, in funzione dei requi- siti progettuali dell’apparecchio (Fig. 3). Il bypass di ciascun LED comporta una minima riduzione della lu- minosità in caso di guasto di un LED, mentre il bypass di due LED dimezza il numero di shunt per soluzioni più sensibili ai costi. Ad esempio, NUD4700SNT1G di Fig. 1 – Due stringhe di 16 LED ciascuna da utilizzare negli apparecchi di illuminazione intelligenti (Fonte: onsemi) EO LIGHTING - APRILE 2023 XXVI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz