EO_509
POWER POE TECHNOLOGY elettriche e di comunicazione dati sono già presenti. Un ap- proccio di questo tipo consentirà agli apparecchi di illumi- nazione connessi di ospitare altri sensori da utilizzare in un numero praticamente illimitato di applicazioni. Mediante l’integrazione di differenti tipologie di sensori smart (tem- peratura, umidità, prossimità, qualità dell’aria e così via) un sistema di illuminazione connesso potrebbe essere utiliz- zato per acquisire simultaneamente dati circa l’occupazione da parte delle persone e altri parametri ambientali dei locali di un edificio, che potrebbero servire come input operativi per i sistemi di automazione degli edifici. Informazioni di questo tipo potrebbero essere impiegate per contribuire a ottimizzare gli spazi, migliorare l’efficienza operativa e au- mentare il comfort dell’ambiente complessivo dell’edificio per tutti gli occupanti. Le informazioni dettagliate relative al comportamento delle persone presenti in un edificio ac- quisite dal sistema potrebbero anche essere sfruttate per la gestione dell’energia. Realizzazione di un sistema di illuminazione connesso L’integrazione di una radio Wi-Fi potrebbe essere una delle modalità da utilizzare per fornire la connettività digitale a un apparecchio di illuminazione. Tuttavia, poiché i segnali RF wireless sono soggetti ad attenuazioni di vario tipo, a se- conda della loro ubicazione e del tipo di materiale presente nell’edificio che si trova tra la loro posizione e il punto di accesso più vicino, la velocità e l’affidabilità della comuni- cazione dati potrebbero venire compromesse. Un approccio migliore prevede di dotare ciascun apparecchio di illumi- nazione con un’interfaccia Ethernet, anche se ciò richiede- rebbe l’instradamento di cavi a doppino ritorto Cat5/6 fino alla postazione di ciascun apparecchio di illuminazione, con conseguente raddoppio del cablaggio (nell’ipotesi che sia già previsto quello per l’alimentazione), il che si traduce in un incremento dei costi e degli oneri di installazione. In teoria, una soluzione di illuminazione connessa dovrebbe richiedere un unico cavo in grado di trasportare sia la po- tenza (per i LED, le telecamere e i sensori smart) sia i dati inmodo bi-direzionale dai dispositivi stessi a un controllore remoto. Ciò comporterebbe un notevole vantaggio, elimi- nando la necessità di un cablaggio separato per portare l’a- limentazione di rete a ciascun dispositivo di illuminazione. La tecnologia PoE, grazie alla sua capacità di trasportare la tensioneDC (in continua) necessaria per alimentare i dispo- sitivi e i dati di rete alla velocità dello standard Ethernet che è stato implementato, si propone come la soluzione ideale a questo scopo. Una soluzione completamente integrata Gli apparecchi di illuminazione connessi tramite la tecno- logia PoE utilizzano attualmente un integrato di pilotaggio (driver) per la sorgente luminosa a LED e un integrato per l’interfaccia PoE per erogare la potenza attraverso Ethernet. Il nuovo NCL31010 di onsemi ora integra entrambi i com- ponenti in un singolo package e può essere utilizzato come elemento base per realizzare un sistema di illuminazione completamente connesso e gestito. Questo dispositivo è conforme alle specifiche PoE (consen- tendo l’erogazione di una potenza di sistema superiore a 90 W) ed è certificato secondo gli standard IEEE802.3bt/at/af. NCL31010 integra un driver per LED di tipo buck a elevata L’illuminazione intelligente svolge un ruolo chiave nell’automazione degli edifici ELETTRONICA OGGI 509 - APRILE 2023 39
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