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POWER POE TECHNOLOGY L’illuminazione del futuro: connessa e “intelligente” Mike Sandyck Product Marketing Manager onsemi L’illuminazione connessa sfruttando la tecnologia PoE si propone come la soluzione di illuminazione più efficiente e flessibile per tutti i tipi di futuri edifici “intelligenti”, con gli apparecchi di illuminazione a LED controllati tramite la rete dati e alimentati attraverso i cavi dati I progettisti di fabbriche, uffici e case “intelligenti” sono costantemente alla ricerca di nuove modalità per miglio- rare l’efficienza dei sistemi utilizzati per realizzare e ge- stire le infrastrutture degli edifici. Storicamente, le reti dati e quella che fornisce energia elettrica erano installate separatamente in quanto ciascuna era destinata ad assol- vere una funzione distinta, anche se ciò comportava l’uti- lizzo di due tipi di cavi completamente diversi all’interno della struttura di un edificio. Lo sviluppo della tecnologia PoE (Power over Ethernet) mette ora a disposizione una modalità per ridurre gli oneri di cablaggio relativi all’ali- mentazione di rete (in AC), consentendo ad alcuni disposi- tivi (come telecamere, telefoni e router wireless) di assor- bire potenza dai loro cavi dati. Un settore che sta attirando in misura sempre maggiore l’attenzione come potenzia- le applicazione della tecnologia PoE è quello dell’illumi- nazione. In questo articolo verrà esaminato il ruolo che i sistemi di illuminazione connessi potrebbero rivestire nella realizzazione e nella gestione di sistemi per edifici “intelligenti” e sarà presa in considerazione la potenziale relazione che intercorre tra illuminazione e automazione degli edifici. Inoltre, verrà esaminato l’approccio standard utilizzato per il loro progetto e spiegato come ampliare le potenzialità applicative dei sistemi di illuminazione con- nessi, semplificando allo stesso tempo la fase di design. Illuminazione connessa e automazione degli edifici All’interno di un edificio, sia che si tratti di una struttura domestica, commerciale o industriale, l’illuminazione è presente dovunque. Negli ultimi tempi, le lampadine alo- gene e a incandescenza sono state in gran parte sostituite dalle lampadine a LED, caratterizzate da un’efficienza de- cisamente maggiore e minori consumi. In ogni caso, la mo- dalità di alimentazione della luce non è mutata in maniera significativa, in quanto prevede l’instradamento dei cavi di rete verso le postazioni dove verranno installati gli appa- recchi di illuminazione. Poiché i LED richiedono un’alimen- tazione in continua (DC), l’apparecchio di illuminazione deve integrare un trasformatore AC/DC ed eventualmente un convertitore DC/DC per poter fornire al LED il livello di tensione richiesto e, in definitiva, la corrente di controllo. Un approccio di questo tipo, anche se permette di ottenere una soluzione di illuminazione efficiente, prevede che gli apparecchi espletino un’unica funzione, ovvero quello di fornire luce, trascurando completamente il fatto che si tro- vano in una posizione ideale per poter integrare numerose funzioni tipiche degli edifici smart. Il primo passo per sfruttare la presenza capillare degli ap- parecchi di illuminazione è integrare in essi la connettività digitale. Mediante la digitalizzazione dei singoli apparecchi di illuminazione e la loro successiva interconnessione in un ambiente unificato, essi possono venire utilizzati come dor- sale (backbone) per ospitare le applicazioni IoT nell’intero edificio. In un sistema di illuminazione connesso, ciascun apparecchio potrà avere un indirizzo IP univoco che con- senta una comunicazione dati bi-direzionale sulla rete dati presente nell’edificio. L’illuminazione connessa è dunque la candidata ideale per trasportare i dati delle applicazioni IoT nelle abitazioni, negli uffici e nelle fabbriche poiché le reti ELETTRONICA OGGI 509 - APRILE 2023 38

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