EO_509

ANALOG AMPLIFIERS mostrato in figura 3, elimina la necessità di diodi di protezione esterni e consente di utilizzare una tipica catena di segnale di tensione (come ±15 V). Il collegamento della messa a terra del segnale (ti- picamente isolata in moduli di ingresso analogici) all’ingresso negativo del canale attivo (CH1 in figura 3) permette di assicurare che il canale attivo effet- tui correttamente la polarizzazione della catena di segnale del modulo. Il tempo di commutazione fra i canali è limitato dal tempo di commutazione dell’am- plificatore, che è di circa 14 µs per un assestamento dello 0,001%. Il multiplexer ad alta tensione supporta differenze di tensione di modo comune nell’interval- lo compreso fra 50 e 80 V se è possibile generare un’a- limentazione ad alta tensione sulla scheda. Si noti che la corrente di alimentazione ad alta tensione neces- saria è inferiore a 0,5 mA per ciascun rail di alimen- tazione. Se occorre soltanto un’elevata tensione di bloccaggio, è possibile prendere in considerazione un interruttore ad alta tensione come il TMUX8212 con un ingresso multicanale, come mostrato in figura 4. Interruttori photoMOS È possibile disporre interruttori photoMOS unipolari a singola uscita per creare un multiplexer differen- ziale da N a 1 oppure utilizzarli come interruttori, come mostrato in figura 3 e 4. Poiché l’interruttore photoMOS presenta un’elevata tensione di bloccag- gio (tra 60 V e 300 V), il multiplexer che ne risulta è simile a un multiplexer ad alta tensione. Il vantag- gio principale degli interruttori photoMOS è che non necessitano di un’alimentazione ad alta tensione per funzionare e che presentano tipicamente una bassa impedenza pari a pochi Ω. Tuttavia, presentano an- che degli svantaggi: richiedono una corrente relati- vamente elevata sul pin di controllo (circa 7 mA per un interruttore doppio di ingresso differenziale), pre- sentano una perdita relativamente elevata da spen- ti, che può raggiungere 1 µA, e mostrano un tempo di commutazione lento pari ad alcuni millisecondi. Partitore resistivo e INA La figura 5 mostra un partitore di resistenze segui- to dall’INA INA826 . Il partitore riduce la tensione di modo comune, ma riduce anche il segnale di ingresso differenziale. Per massimizzare la gamma dinamica, l’INA può amplificare il segnale differenziale per ri- portarlo al livello del segnale originale. Fig. 5 – Un partitore di resistenze seguito da una topologia INA ELETTRONICA OGGI 509 - APRILE 2023 31

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