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LKPMG ha di recente pubblicato il suo 18imo Global Semiconductor Industry Outlook, una fotografia dell’evoluzione del settore dei chip, frutto delle interviste fatte a oltre 150 top manager delle più importanti aziende operanti nel comparto. Dall’analisi dei risultati traspare un certo ottimismo: l’81% degli intervistati si aspetta un aumento del fatturato delle loro aziende rispetto allo scorso anno, con oltre il 50% che ritiene che tale incremento possa essere superiore al 10%. I numeri sono inferiori a quelli della survey dello scorso anno (pari rispettivamente al 95 e al 68%) ma, osservano gli analisti della società, si tratta di un dato incoraggiante tenendo conto del quadro attuale, in cui si mescolano incertezza economica, inflazione e tensioni geopolitiche. Anche se l’indice di fiducia del settore ha raggiunto un punteggio pari a 56, in netto calo rispetto a quello dello scorso anno (74), vale la pena osservare che un indice superiore a 50 suggerisce un andamento positivo del mercato. Il dato confortante è che il 71% degli intervistati ha dichiarato che nel corso dell’anno vi sarà un incremento del personale. Per quanto riguarda l’approvvigionamento dei componenti, un tema che negli ultimi due anni ha tenuto banco, il 65% degli intervistati ritiene che le problematiche legate alla supply chain dovrebbero attenuarsi nel corso dell’anno, mentre per il 15% dei partecipanti domanda e offerta sono già in equilibrio per lamaggior parte dei componenti. Più pessimista il restante 20% che ipotizza il permanere della carenza di chip anche per quest’anno. Un dato emerso sicuramente interessante è il fatto che, per la prima volta, i partecipanti all’indagine hanno indicato il comparto dell’automotive come il settore più importante per la crescita del mercato dei chip, superando quello delle comunicazioni wireless, sceso di una posizione. La crescente diffusione di vetture elettriche e l’emanazione di normative sempre più severe per la tutela ambientale faranno da volano alla crescita del mercato dei chip per automotive, che dovrebbe raggiungere il traguardo dei 200 miliardi di dollari intorno al 2035 per arrivare a 250 miliardi di dollari nel 2040. Per quanto riguarda gli altri settori che faranno da driver per i chip, al terzo posto vi sono quelli del cloud computing/data center e Internet of Things. Nella classifica dei primi dieci settori trainanti per i semiconduttori (che comprende ovviamente l’intelligenza artificiale, salita in quarta posizione) fa capolino per la prima volta il metaverso, che in un prossimo futuro potrebbe scalare rapidamente la classifica grazie a una maggiore maturità tecnologia e a un utilizzo sempre più diffuso. Per quanto riguarda le strategie, invece, le tre priorità delle aziende sono il reperimento di talenti (tema già affrontato in queste pagine), l’implementazione di una supply chain più flessibile in grado di adattarsi velocemente ai mutamenti del quadro geopolitico e a interruzioni di altra natura e la trasformazione digitale. Filippo Fossati Semiconduttori: prospettive positive, nonostante gli ostacoli Editoriale ELETTRONICA OGGI 509 - APRILE 2023 11

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