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sa di auricolari in grado di “leggere il cervello”, si potrebbe assistere a uno spostamento dell’interesse dagli smartwa- tch agli auricolari avanzati. Pod rimovibili per un approccio più personalizzato Smartwatch e bracciali per il fitness sono le due catego- rie che dominano il mercato dei dispositivi per il moni- toraggio dell’attività fisica anche se all’orizzonte sembra profilarsi la richiesta di un approccio più personalizzato. La maggior parte del valore ottenibile dai dispositivi in- dossabili è ascrivibile al software che analizza i movimenti dell’utilizzatore. In ogni caso, i dati grezzi di movimento forniti da un orologio smart sono limitati, mentre i consu- matori potrebbero trarre vantaggio dalle piattaforme che sono state sviluppate per gli atleti. Gli smartwach non possono essere utilizzati negli sport di contatto in quanto possono risultare pericolosi. Oltre a ciò, il movimento rilevabile dal polso non permette di acquisi- re movimenti specifici di alcuni sport inmaniera accurata, come ad esempio il sollevamento pesi. Una soluzione pro- posta per il mercato degli atleti professionisti è quello dei pod rimovibili. Questi ultimi possono integrare i medesi- mi sensori per rilevare i movimenti e la frequenza cardiaca presenti negli smartwatch, ma essere posizionati in appo- site tasche presenti in fasce toraciche, biancheria intima o pantaloni. Tra i numerosi esempi le fasce toraciche di Statsport o Kinexon . Molti golfisti e ciclisti professionisti usano invece il bracciale Whoop che può essere indossato al polso o essere adattato per l’inserimento nei tessuti. Cuffie e occhiali pronti per il metaverso Quello che ci sarà dopo lo smartwatch dipende in larga misura dalle future modalità di iterazione tra le persone e tra queste e la Rete. Al giorno d’oggi è normale utilizzare un laptop, uno smartphone e anche uno smartwatch per il monitoraggio delle attività e la comunicazione a mani libe- re. Si tratta di un ecosistema oramai collaudato da svariati anni che però potrebbe in futuro potrebbe essere superato. Il design degli smartphone in stagnazione da parecchi anni abbinato alla cosiddetta “Zoom fatigue”, espressio- ne coniata per identificare quel complesso di sintomi come stanchezza, stress, ed emozioni negative anche non im- mediatamente riconoscibili, dovute ad un uso eccessivo di un’interfaccia virtuali per riunioni di lavoro e sociali/fa- miliari, ha generato nei consumatori il desiderio di poter disporre di qualcosa di più immersivo. Qui entra in gioco il concetto di metaverso. Gli sviluppi nel campo del visori per la realtà aumentata e degli “smart glass” potrebbero un giorno più o meno lontano rende- re ridondanti smartphone (e smartwatch). Il passo suc- Medical EO MEDICAL - MARZO 2023 XVIII
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