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La guida autonoma e l’elettrificazione hanno avuto un impatto molto significativo sul settore automotive. Secondo un recente studio pubblicato da IDTechEx (Semicondutor Automotive – 2023-2033), il mercato dei semiconduttori per questo comparto è destinato a crescere con un tasso pari al 9,4% su base annua nell’arco del prossimo decennio. In particolare, il report punta l’attenzione sui semiconduttori utilizzati per conferire una sempre maggiore autonomia ai veicoli e per sistemi ADAS, per i quali l’avvenire sembra decisamente roseo: secondo la società di ricerca il tasso di incremento su base annua di questi dispositivi è stimato pari al 29%. La guida autonoma sarà dunque un volano per i semiconduttori destinati all’automotive. Le ragioni sono molteplici. In primo luogo, la guida autonoma richiede la presenza di un numero molto maggiore di sensori che devono assicurare prestazioni nettamente superiori e dovranno quindi essere realizzati utilizzando nodi tecnologici più avanzati. Un classico esempio è rappresentato dai radar solitamente realizzati sfruttando tecnologie BiCmos SiGe abbastanza mature da 90 nm. Per assicurare prestazioni superiori, i radar di nuova generazione dovranno essere realizzati mediante tecnologie CMOS da 40 nm (se non inferiori) e ciò si traduce inevitabilmente in un incremento di costi. I veicoli sempre più autonomi ovviamente richiedono risorse di calcolo significative, ovvero computer in grado di eseguire migliaia di Tops (Tera Operation per Second). D’altra parte, un sondaggio condotto recentemente da Molex e Mouser che ha coinvolto oltra 500 tra professionisti, soggetti interessati ed esperti di tecnologia di 30 Paesi operanti nel settore automotive, ha evidenziato che la progettazione dei veicoli della prossima generazione utilizzerà un approccio basato sul concetto di data center su ruote. I chip all’interno di questi computer sono realizzati mediante processi molto avanzati da fonderie all’avanguardia come TSMC e Samsung. A questo punto una considerazione: storicamente i microcontrollori, come quelli realizzati da Infineon o Nxp sfruttando nodi tecnologici maturi, sono stati i principali componenti per l’elaborazione a bordo di un veicolo. Ma lo sviluppo di dispositivi di elaborazione come quelli necessari per le auto prossime venture appare al momento al di fuori delle possibilità di queste aziende, con il pericolo di accentuare ulteriormente la dipendenza dai giganti dell’Est. Filippo Fossati Automotive: un volano per la crescita del mercato dei chip Editoriale ELETTRONICA OGGI 508 - MARZO 2023 13

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