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ELETTRONICA OGGI 506 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 24 TECH INSIGHT ADAS SYSTEMS Monitoraggio del conducente e rilevamento della stanchezza Come è accaduto per numerosi sistemi ADAS, il primo sistema di rilevamento della stanchezza era di natura meccanica: si trattava di strisce rumorose installate tra le corsie e ai bordi delle strade. Anche se non si tratta- va della soluzione perfetta, è stata comunque la prima a fare una differenza misurabile nelle statistiche relative agli incidenti imputabili appunto alla stanchezza (NHT- SA, 1998). La storia dei vari sistemi ADAS è stato l’oggetto dei primi due articoli di questa serie. Nel terzo e ultimo articolo verranno esaminati il monitoraggio del guidatore e il rilevamento della stanchezza, requisiti tra i più critici per consentire una guida completamente autonoma. In seguito, saranno presi in considerazione la visione dall’alto (surrounding view) e la sostituzione degli specchietti. Le future tendenze tecnologiche, compresi i veicoli definiti tramite software e l’utilizzo della realtà aumentata e virtuale completeranno la trattazione Un report pubblicato dalla statunitense NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) nel 1998 rappre- senta uno studio completo relativo alla guida in uno stato di stanchezza. Nel report in questione venivano docu- mentati gli strumenti per la misura dell’affaticamento utilizzati in laboratorio e all’interno del veicolo: a quei tempi era prassi comune misurare i segnali fisiologici per rilevare la stanchezza. Sfortunatamente si trattava di una procedura che poteva essere adottata solamente in un ambiente di laboratorio in quanto era necessario procedere allo studio di ogni singolo individuo e i dati dovevano essere calibrati su base individuale. In questo studio comunque veniva menzionato il fatto che erano in fase di studio sistemi da utilizzare all’interno del veicolo, come monitor per verificare la chiusura degli occhi, sen- sori di sterzo e dispositivi per il rilevamento della corsia (NHTSA, 1998). Dispositivi di questo tipo non erano com- mercialmente disponibili a causa delle limitazioni tecno- logiche dell’epoca (Dinges, 1995). Probabilmente il primo rilevatore elettronico per la stan- chezza conosciuto è stato il sensore dell’angolo di sterza- ta. I primi sistemi commercialmente disponibili sono ap- parsi all’inizio di questo secolo. Un sensore di questo tipo rileva velocità e ampiezza della rotazione del volante. In realtà si tratta di informazioni di per sé non partico- larmente utili ma, se abbinate a un software che utilizzi questi dati oltre a velocità, controllo della stabilità (bec- cheggio e imbardata) e persino informazioni provenienti dalle telecamere, permettono di avere una stima affida- bile del livello di stanchezza. Solitamente questi sistemi funzionano solamente a velocità tipiche autostradali e La storia dell’ADAS: dai sistemi meccanici ai veicoli “software-defined” 3 a parte Dan Clement Senior Principal Solutions Marketing Engineer onsemi

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