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ELETTRONICA OGGI 505- OTTOBRE 2022 22 TECH INSIGHT ADAS SYSTEMS iniziato a comprendere l’utilità del radar al di fuori delle applicazioni militari e avioniche. George Rashid, che viveva nelle vicinanze del lago Michigan, dove la nebbia era un fenomeno frequente, ha inventato il primo sistema di frenatura automatizzato per veicoli controllato tramite radar. La nebbia e i relativi incidenti (avvenuti o solo sfiorati) sono stati gli elementi che hanno convinto Rashid a sviluppare questo sistema che sfrutta le caratteristiche intrinseche del radar: capacità di “vedere” attraverso la nebbia e affidabilità. Rashid aveva anche preconizzato il suo utilizzo sull’allora nascente sistema autostradale, dove i guidatori potevano affaticarsi con più facilità e prestare meno attenzione durante i lunghi viaggi. Rashid aveva anche analizzato le potenzialità di questa tecnologia nel caso di guidatori anziani che, a causa dell’età, avevano tempi di reazione più lenti. Nel momento in cui il sistema ideato da Rashid rilevava un pericolo di collisione, l’acceleratore veniva disattivato mentre venivano azionati i freni. Anche se il sistema aveva dimostrato la sua capacità di ridurre gli incidenti nel corso di collaudi condotti con esito positivo, non riscosse successo sotto il profilo commerciale. I dubbi relativi alle responsabilità e al possibile avvio di contenziosi nel caso di incidenti con reazioni a catena con altri veicoli non equipaggiati con questo sistema rappresentavano senza dubbio un ostacolo. Probabilmente, comunque, il problema principale che ne ha frenato l’adozione commerciale era rappresentato dal fatto che il sistema utilizzava tubi a vuoto abbastanza ingombranti, unitamente ai dubbi riguardanti l’affidabilità sul lungo termine. Dopo la morte di Rashid, suo figlio aveva “rivitalizzato” il sistema reperendo fondi presso alcuni investitori e promuovendo una soluzione basata su transistor, senza dubbio più allettante sotto il profilo commerciale. La commercializzazione e la miniaturizzazione dei transistor e dei circuiti integrati possono essere fatte risalire alla metà degli anni 70. Nonostante l’interesse che aveva suscitato una soluzione più piccola e robusta, il figlio di Rashid rimase “abbagliato” dalla fama (e dai soldi). Egli frodò parecchi investitori, distraendo i fondi destinati allo sviluppo della tecnologia. Fortunatamente, parecchieCase automobilistiche avevano preso in considerazione e fatto riferimento al brevetto di Rashid nel corso dello sviluppo dei loro sistemi. Una delle prime, e forse la più famosa implementazione, è stata la concept car Cadillac Cyclone (1959) di General Motors progettata da Harley Earl e Bill Mitchell (Fig. 1). Questa concept car era equipaggiata con un sistema per il rilevamento delle collisioni basato su radar. I due grossi coni sporgenti anteriori, che rispecchiavano le forme della tecnologia missilistica e aeronautica in auge a quell’epoca, ospitavano il sistema radar, ingradodi calcolare ladistanza di un oggetto posto di fronte al veicolo e di avvertire il conducente della sua presenza, fornendo anche la stima della distanza. Anche se il guidatore era responsabile dell’azione da compiere una volta ricevuta la segnalazione, questa concept car ha fatto segnare un significativo passo in avanti nella commercializzazione di veicoli dotati di sistemi radar. Negli anni 60 e 70 parecchie aziende hanno continuato a progettare diversi tipi di sistemi di prevenzioni delle collisioni. Progettisti ed Enti normatori erano comunque molto preoccupati dal fatto che i guidatori facessero un eccessivo affidamento su questi sistemi che quindi potessero potenzialmente contribuire a sortire l’effetto opposto, ovvero incrementare il numero di incidenti anziché diminuirlo. Un comportamento di questo tipo era stato osservato nel corso di test approfonditi. Per tale motivo NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) aveva suggerito che si sarebbe dovuto aspettare fino agli anni 80 prima che sistemi di questo tipo potessero ritenersi abbastanza sicuri da consentirne l’adozione (Kingston, 2018). In ogni caso, il primo sistema di questo tipo è stato introdotto sul mercato solo negli anni 90. Nel 1992 Mitsubishi aveva installato sul proprio modello Debonair un sistema basato su laser denominato “Distance Warning” in grado di avvisare il conducente nel caso in cui un oggetto si fosse trovato troppo vicino al veicolo. Poco tempo dopo, sul modello Diamante, la medesima Casa automobilistica aveva introdotto un sistema ad anello chiuso denominato “Preview Distance Control”. Questo sistema agiva sull’acceleratore per aiutare il conducente a Fig. 1 – La concept car Cadillac Cyclone di General Motor (1959) progettata da Harley Earl e Bill Mitchell (Fonte: Piston Heads)

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